ADDIO. Addio per sempre, albergo avventurato, Teco abbandono il più felice stato, Quest' anima dolente: Soave albergo di gioia e di amor, Da te lontano empio destin mi mena, Mi sembrerà la vita: Soave albergo di gioia e d'amor, Da te mi parto, e poi mi volgo addietro, Tornar mi rivedrai! Soave albergo di gioia e d'amor, Intatto serba il peregrino fiore Che il ciel cortese t' elesse a serbar: E il caro aspetto non giunga a turbar. Ti resti l'amor mio. Soave albergo di gioia e d'amor, PREGHIERA. Alla mente confusa Sollevala dal peso Che la declina al fango: Mi raccomando a te. Sai che la vita mia Si strugge appoco appoco All' anima che anela Di ricovrarti in braccio, LE PIAGHE DEL GIORNO. IL PAUROSO E L'INDIFFERENTE. [1848.] TRIPPA e GANGHERO. TRIPPA. Ma sai che questi strepiti GANGHERO. Secondo orecchi. TRIPPA. E all' ultimo? GANGHERO. Indovinala grillo. TRIPPA. Si, tu la pigli, al solito, Ma io.... GANGHERO. Sentiamo. TRIPPA. A dirtela, lo la veggo imbrogliata. GANGHERO. Imbrogliata? Per gli asini; Ma non mica.... so io. TRIPPA. Come sarebbe? |