11). . . . . . . ricopiammo i Bruti Alludesi alla moda di pettinarsi de' giovani, chiamata in Francia à la Brutus, quantunque sia antica come il tosarsi, non che alle nuove mode femminili di acconciare il capo che, bandita la polvere di Cipro, han ridotto alla miseria un gran numero di parrucchieri. (12) Molti altresi che dai servili uffizi All'uomo indegni Libertà riscosse Alludesi al molto numero di famigli licenziati nella prima epoca della rivoluzione dai padroni esausti dalle contribuzioni. (13) Onde sani la scabbia, o il tristo autunno Quel tristo autunno, sebben s'intenda dovunque per essere quella stagion madre di molte malattie, pure è assai più appropriato alla Lombardia, dove specialmente fra' contadini sono frequentissime le febbri autunnali a cagione dell' agricol tura favorita nel paese, per la quale è necessaria l'irrigazione. (14) O il represso vagir dell'innocente Frutto non sempre di furtivo amore Lo Spedale degli esposti forma parte dello Spedale Maggiore preso di mira in questo componimento, all' epoca del quale era smisuratamente cresciuto il numero degli esposti e degli amma lati. (15) Ritrova mille ordigni ed arti mille Ne' pochi esemplari della edizione in foglio, fatta dal sig. Reina, la lezione è come siegue: Ritrova nuovi ordigni ed arti nuove; ma questa correzione fu posteriormente fatta dall'Autore, perchè si dice più sopra in un consimile verso Nuovi archi connettiamo e nuove logge. ANONIMO. SULLA CREDUTA MORTE DI SILVIO PELLICO NELLO SPIELBERG. ODE. LUNA, romito, aereo, Simile al fior di clizia (Fiso del sol nel raggio Ahi misero tra miseri, Tolto al gioir del mondo Sol quella faccia pallida a Che mi mentia nel core? Coprimi, o madre, il viso! Ma già la luna in candido E alcun nol seppe!... e Silvio GEMME, O RIME SCELTE DI POETESSE ITALIANE NINA SICILIANA. ANTICHE E MODERNE, DAL 1290 SINO A' NOSTRI TEMPI, Ricciarda DE' SELVAGGI. Giustina LEVI PEROTTI. Lucrezia TORNABUONI DE' MEDICI. Veronica GAMBARA CORREGGIO. Gaspara STAMPA. FIORENZA PIEMONTESE. Dafne DI PIAZZA. Tullia D'ARAGONA Gerolama CASTELLANI. Suor Dea DE' Bardi. Livia TORNIELLO BOROMEO. Chiara MATRAINI. Lucia BERTANI DALL'ORO. Leonora FALLETTI. Egeria DI CANOSSA. Lucia ALBANI AVOGADRO. Olimpia MALIPIEro. Laura BATTIFERRO DEGLI AMMANANTI. CIOÈ : Virginia SALVI. Dianora SANSEVERINO. Fiammetta MALASPINA SODERINI. Lucrezia MARCELLO. Modesta DAL Pozzo ZORZI. Margherita MALESCOTTI. Isabella ANDREINI. Lodovica SBARRA COLLALTO. Lucrezia MARINELLA. Veneranda BRAGANDINA CAVALLI. Francesca FARNESE. Margherita COSTA. Laura Felice GHIRARDELLI. Emilia BALLATI ORLANDINI. Faustina DEGLI AZZI FORLI. Eutropia FOSINI. Aurora SANSEVERINO GAETANI. Elena RICCOBONI. Maria BUONACCORSI. Giovanna CARRIERA. Faustina MARATTI ZAPPI. Ippolita CANTELMI CARAFFA. Maria Elisabetta SELVAGGIA BORGHINI. Luisa BERGALLI. O RIME SCELTE DI POETESSE ITALIANE ANTICHE E MODERNE. NINA SICILIANA. (1290.) RISPOSTA A DANTE DA MAJANO CHE ERA DI LEI INNAMORATO. SONETTO. Ecco, Signor, la greggia tua d'intorno Cinta di lupi a divorarla intenti; Ecco tutti gli onor d'Italia spenti, Poichè fa altrove il gran pastor soggiorno. Deh quando fia quell'aspettato giorno, Ch'ei venga per levar tanti lamenti; E riveder gli abbandonati armenti, Che attendon, sospirando, il suo ritorno? Movil tu, Signor mio, pietoso e sacro ; Ch'altri non è, che il suo bisogno intenda Meglio, o più veggia il suo dolore atroce. Eprego sol, che quello amor t'accenda, Che per farli un celeste almo lavacro Versar ti fece il proprio sangue in croce. SONETTO. Tema e speranza entro il mio cor fan guerra, E quanto innanzi lo sperar mi tira, |