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to popolo d'Alagna seguì le bandiere alla rubellatione: et giunto al palagio Papale, sanza riparo vi salirono e presono il Palazzo, perochè il presente assalto fu improviso al Papa, e a'suoi, e non prendevano guardia

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Papa Bonifatio sentendo il romore, et veggendosi abbandonato (1) da tutti i Cardinali fuggiti, et nascosi per paura, o chi (2) da mala parte, e quasi da'più de' suoi famigliari, e udendo, e veggendo chi e' suoi nimici haveano presa la terra, e'l palazzo ove egli era, sì si accusò morto; ma come magnanimo e valente disse: Da che per tradimento, come Gesù Cristo, voglio esser preso, et conviemmi morire, almeno voglio morire come Papa; et di presente si fece parare dell'ammanto di San Piero, et con la corona di Gostantino in capo, et con le chiavi, et croce in mano; et posesi a sedere in su la Sedia Papale. Et giunto a lui Sciarra, et altri suoi nimici, con villane parole lo schernirono, e arrestarono lui, et la sua famiglia, che con lui era rimasa, et intra li altri lo scherni Messer Guiglielmo di Lunghereto, che per lo Re di Francia avea menato il trattato ond' era preso, et minacciollo di menarlo legato a Leone sopra Rodano, et quivi in generale Concilio il farebbe deporre, et con

Chimento, che troverai in questi due Capitoli, per contrasto, deporre, deposto, valente, valenti, punir, punì, Clemente, sono idiotismi, parole corrotte dal volgo, delle quali abbonda pur il nostro contado.

(1) Non lo abbandonò già il buon Cardinale, che gli successe nella dignità col nome di Benedetto Undecimo, di cui si legge nel Breviario: Bonifacio Anagniæ circumvento inter hostium minas et invasiones fortiter adstitit, hæsitque indivulse, reliquis ferme omnibus ab eo fugientibus.

(2) Dal partito, cioè, de' nemici.

dannare. Il magnanimo Papa li rispose, ch'era contento d'essere condennato e disposto per li paterini, com'era egli, e la madre, e'l padre arsi per paterini; onde Messer Guielmo rimase confuso et vergognossi, ma poi come piacque a Dio, per conservare la santa dignità Papale, neuno ebbe ardire di toccarlo, ma lasciarlo parato sotto cortese guardia, et intesono (1) a rubare il Tesoro del Papa, e della Chiesa. Et in questo tormento, et vergogna, et dolore stette il valente Papa Bonifatio, preso per li suoi nimici per tre dì; ma come Cristo al terzo dì resuscitò, così piacque a lui, che Papa Bonifatio fosse diliberato, che sanza priego, o altro procaccio, se non per opera divina, il popolo d'Alagna ravveduto del loro errore, et usciti della loro cieca ingratitudine, subitamente si levaro a l'arme gridando: Viva il Papa e sua famiglia, e muojano i traditori; et correndo la Terra, ne cacciarono Sciarra et suoi seguaci, con danno di loro, di presi e di morti, e diliberarono il Papa, e' suoi ».

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Papa Bonifatio veggendosi libero, et cacciati suoi nimici, perciò non si rallegrò niente, però ch'avea conceputo et indurato nell'animo il dolore della sua adversità, incontanente si partì d'Alagna con tutta la Corte, et venne a Roma a Santo Pietro, per fare Concilio; con intendimento di sua offesa et di Santa Chiesa far grandissima vendetta contra al Re di Francia, et chi offeso l'avea. Ma come piacque a Dio, il dolore (2) penetrato nel cuo

(1) In certi fatti questo vocabolo di rubare è ito in disuso; e pur è bello, espressivo.

(2) In altri testi si legge impietrato ».

re di Papa Bonifatio per la ingiuria ricevuta, li produsse giunto in Roma (1) diversa malattia, che tutto si rodea (2) come rabbioso, et in questo stato passò di questa vita a dì 12. d'Ottobre, li anni di Cristo 1303. et nella Chiesa di San Piero all'entrare della porta in una ricca cappella fattasi fare a sua vita, honorevolmente fu seppellito» (3).

CAPO XXI.

» De' morali ch'ebbe in se Papa Bonifatio

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Questo Papa Bonifatio fu savissimo di scrittura, et di senno naturale, et uomo molto avveduto, et pratico. et di gran conoscenza, et memoria; ma fu altiero,

(1) Cioè, strana.

(2) Dino Compagni 1. c. » Il Papa era preso in Alagna; e sanza fare alcuna difesa o scusa, fu menato a Roma, ove fu ferito nella testa, e dopo alcun dì arrabbiato si morì». Ed aggiugne:

>> Della sua morte molti ne furono contenti ed allegri, perchè crudelmente reggea, e accendea guerre, disfacendo molta gente, e raunando assai tesoro; e spezialmente se ne rallegrarono i Bianchi e Ghibellini, perchè era loro cordiale nimico. Ma i Neri se ne contristarono assai ».

(3) Anche quì, tosto al mal giunse lo'mpiastro, ma poco unse, perchè durò poco; essendo che Benedetto Undecimo, Pontefice dispregiatore della gloria mondana, e studiosissimo della pace, nella Santa Sede non compì i nove mesi. Sanò però molte piaghe, e di molte altre promosse la guarigione. Di lui non fe motto il Poeta nè in bene, nè in male, o perchè fu qual iride passeggiera, o perchè fu mal servito dal Cardinal di Prato in pacificar la Toscana, o perchè tra la gravissima censura dell'antecessor Bonifazio, e del successore Clemente, credette il Poeta, che fosse una spezie d'elogio il trapassarlo in silenzio.

(4) Gio: Villani 1. 8. c. 64.

crudele, et superbo contra a' suoi nimici, et aversarii; et fu di gran cuore, molto temuto da tutta gente; alzò, et aggrandi molto lo stato, et ragioni di Santa Chiesa, et fece fare a Messere Guglielmo da Bergamo, et a Messere Ricciardo da Siena Cardinali, et a Messere Dino Rosoni di Mugello sommi maestri in legge, et decretali, et egli con loro insieme, ch'era grande Maestro in divinità, e'n decreto, il sesto libro delle Decretali, il quale è quasi lume di tutte le leggi, et Decretali. Magnanimo, et largo fu a gente valorosa, et che li piacesse; vago fu molto della pompa mondana, secondo suo stato, et fu molto pecunioso, non guardando, nè facendosi grande nè stretta conscienza d'ogni guadagno, per aggrandire la Chiesa, et suoi nepoti».

» Al suo tempo fece più Cardinali suoi amici e confidenti, et intra li altri duo suoi nepoti molto giovani, et un suo zio fratello che fu della madre, et venti tra Vescovi, et Arcivescovi suoi parenti, et amici della piccola città d'Alagna di ricchi Vescovadi, et l'altro suo nepote, et figliuoli ch'erano Conti, come adrieto è fatta mentione, lasciò loro quasi infinito tesoro; et dopo la morte di Papa Bonifatio loro zio, furono franchi et valenti in guerra, facendo vendetta di tutti i loro vicini nemici, ch'aveano tradito, et offeso Papa Bonifatio, spendendo largamente, et tegnendo a loro soldo 300. Cavalieri Catalani, per la cui forza domaron quasi tutta Campagna, et Terra di Roma. Et se Papa Bonifatio vivendo avesse creduto, che fossino suti sì pro in arme, e valorosi in guerra, di certo gli harebbe fatti Re, o gran Signori ». » Et nota, che quando Papa Bonifatio fu preso, la

novella fu mandata al Re di Francia per più corrieri in pochi giorni per grande allegrezza, et capitando i primi corrieri ad Ansiona di là dalla montagna di Bria, il Vescovo d'Ansiona, il quale hallora era huomo di santa et honesta vita, stette un poco contemplando in silentio, et contemplando per la ammiratione, che li parve della presura del Papa, et tornato in se disse palese dinanzi a più buona gente: Il Re di Francia farà di questa novella grande allegrezza; ma io ho per ispiratione divina, che per questo peccato n'è condennato da Dio; e grandi, et diversi pericoli et adversità con vergogna di lui et di suo lignaggio, li avveranno assai tosto; et egli et suoi figliuoli rimarranno diredati del Reame. Et questo sapemo poco tempo appresso, passando per Ansiona per uomini degni di fede, che furo presenti ad udire. La quale sententia fu profetia in tutte le sue parti, come appresso raccontando de' fatti del detto Re, et de' figliuoli si potrà vedere. Et non è da maravigliare della sententia d'Iddio, che con tutto che Papa Beuifatio fosse più mondano, che non richiedesse la sua dignitade, et havesse fatte assai delle cose a dispiacere di Dio, Iddio fece punire lui per lo modo ch'è detto, et poi l'offenditore di lui punì non tanto per la offesa della persona di Papa Bonifatio, ma per lo peccato commesso contra alla maestà divina, il cui cospetto rappresenta in terra ».

Di questo Pontefice scrive nel suo Cronico F. Francesco Pipino (1), ch'egli è figurato nel libro, che ha per titolo Initium malorum, in questo modo ». Mithram

(1) Rer. Italic. T. IX. pag. 741.

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