DEL DIPARTIMENTO DELL' ADIGE TOMO I. VERONA DALLA TIPOGRAFIA GAMBARETTI MDCCCVI. - AL PREFETTO DEL DIPARTIMENTO DELL' ADIGE PI 0 M A G E N T A CAVALIERE DELL'ORDINE DELLA CORONA DI FERRO GIAN-JACOPO DIONISI CANONICO DELLA CATTEDRALE DI VERONA Bella ella ventura per me, che di due Opere mie, forse l'ultime della mia vita, stante la grave mia età, ľuna del Focale di Dante, e ďaltre materie da quel derivate, a questi di tolta alle tenebre, dove, già da moli anni stampata, giaceasi occulta; l'altra da anni molti preparata, e omai già presso a compiersene la stamp per una Edizion novella dell Opere tutte del divino Poeta; bella ventura, io dissi, per me: che sì come nuovo argomento mi s'aggiunse d'intitolar quella al sempre onorato mio Confratello Monsign. Gualfardo Ridolfi nella seconda Elezione di Lui a Vicario Capitolare, vacando la Vescovil nostra Sede; così nella Elezione di Voi ! ! a nostro Prefetto, Ufficio con sommo vostro ono- Le ragioni dell offerir io la prima a Lui Lui, o conoscendoli, per lo amor proprio paventano farli conoscere altrui , credendo amare se stessi in farsi ad altrui nelle cose poetiche maestri e guida. Miseri che sono! Quanto più questo Autore dispregiano, tanto più glorioso e' risorge dai colpi ciechi di loro invidia. Sol idem, et alius nasceris. Sempre lo stesso, ed altro sempre; cioè sempre conforme alla sua gran mente, ed eguale; e sempre nelle singolari sue virtudi, e sublimi, vario e diverso; perchè della stessa e medesima fonte sempre più se ne attigne a chi sappia in esso dirittamente studiare. E Voi, Signore, per verisimili ragioni che ho, Voi siete di questi; e se non foste, ch' io non credo io, a' miei conforti vi priego, ( che alla molta età mia il consigliare condonerete, e'l pregare ) io vi priego a' miei conforti volgervi ad esso, ad esso applicare lo studio della nobilissima vostra mente, e del diritto cuor vostro i purissimi affetti donare; e vi so dire io che sempre più vi confermerete in riconoscere quan. to sia vera la sentenza ďun venerando personaggio, per , per indole, per dottrina , per autorità da non paragonarsi a nessuno de' dispregiatori di Dante, dico il Morgagni: che la divina Commedia essere tale da sentirsene crescere l'intelligenza, l'ammirazione, l'amore col crescer degli anni. |