Sayfadaki görseller
PDF
ePub

1DH 573873/1

[blocks in formation]

PA

1575

IL COMPILATORE

A CHI LEGGE.

Non credo necessario discorrere dell' intento di questo libro, poich' esso da più che trent'anni va per le mani del pubblico; di quella parte del pubblico almeno che insegna o studia letteratura italiana. Ben potrebbe qualcuno domandare come sia nata questa deliberazione di ristamparlo dopo così gran tempo; massimamente considerando che in questi trent' anni, sopra questa materia medesima, in diverse parti d'Italia furono pubblicati parecchi libri assai buoni: e ch'io non dica migliori del mio n'è causa il rispetto di che son tenuto al giudizio del mio editore e di chi forse lo ha consigliato a pigliar questa impresa. Quando molti libri recenti e buoni non bastano a far che si cessi dal cercare anche i vecchi, gli è segno che il numero degli studiosi diventa di continuo maggiore, con quel desiderio tanto naturale e tanto proficuo, di conoscere l'opinione di molti intorno all'oggetto de' nostri studj, la diversa maniera nella quale può esser rappresentato, le varie considerazioni alle quali può dare origine. Questa, per quel che a me paia, è la cagione della presente ristampa; e di questa cagione, come indizio di generale e crescente amore alle lettere italiane, è lecito

rallegrarsi, senza cadere perciò in veruna illusione circa il merito reale del libro. Il quale in questa nuova edi zione ritorna dunque alla luce sotto l'antica sua forma; con quelle mutazioni per altro che la felicità del nostro tempo consente, oltre a non poche necessarie correzioni di abbagli e di errori che il compilatore ha riconosciuti, o da sè, o ammonito cortesemente da alcuni di quegli uomini valenti e modesti che insegnano coi libri altrui, ma avrebbero ingegno e dottrina per comporne di propri. Questa seconda edizione fu inoltre accresciuta di esempi tolti dalle opere d'illustri italiani di cui la morte ci ha privati in questo volger di tempo; e finalmente di alcune Considerazioni sulla nostra Letteratura. Raccomandare al benigno lettore un libro, e massimamente un libro che vorrebbe concorrere all'istruzione dei giovani, parmi cosa peggio che inutile; perchè s'egli è buono e giovevole, sarà conosciuto senza alcun dubbio, ed accolto; se per caso, contro la nostra intenzione fosse cattivo, dovremmo desiderare noi stessi che passasse inos

servato.

[ocr errors]

Milano, settembre 1863.

MANUALE

DELLA

LETTERATURA ITALIANA.

« ÖncekiDevam »