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Che immacolati andranno
Di fredda strage i regni,
Che miti fien gl' ingegni
Come nel ciel sei tu.
Manda per l'atre carceri
Questa beata spene,
E sonno almen benefico
Fra i ceppi e le catene
Que' miseri addormenti,
Che forse dei potenti
L'asprezza traviò.
Reggi per l'onde instabili
Laffaticata prora:
D'ospizio salutevole
Il peregrin ristora;
Ogni dolor fa' stanco
In chi coll' egro fianco
Le piume travagliò.
Veglia me pur. Dell' animo,
E delle membra puro,
Per poco il sonno vincami
Nell' umile abituro:
Poscia co' nuovi albori,
Come l'odor de' fiori
Salga il mio prego a te.
Ma, se di morte l'alito

A me già spira intorno;
Se più non denno schiudersi,
Gran Dio, quest' occhi al giorno,
Succeda il riso al pianto,

Della vittoria il canto

All' inno della fè.

DI

ALESSANDRO MANZONI

IL NOME DI MARIA

Tacita un giorno a non so qual pendice
Salía d'un fabbro nazzaren la sposa ;
Salía non vista alla magion felice
D'una pregnante annosa;

E detto salve a lei, che in riverenti
Accoglienze onorò l' inaspettata,
Dio lodando sclamò: tutte le genti
Mi chiameran beata.

Deh con che scherno udito avria i lontani
Presagi allor l'età superba! Oh tardo
Nostro consiglio! oh degli intenti umani
Antiveder bugiardo!

Noi testimoni che alla tua parola
Obbediente l'avvenir rispose,

Noi serbati all' amor, nati alla scuola
Delle celesti cose,

Noi sappiamo, o Maria, ch' Ei solo attenne
L'alta promessa che da Te s'udia,

Ei che in cor la ti pose: a noi solenne
È il nome tuo, Maria.

A noi Madre di Dio quel nome suona:
Salve beata che s'agguagli ad esso
Qual fu mai nome di mortal persona,
O che gli venga appresso?

Salve beata in quale età scortese
Quel si caro a ridir nome si tacque ?
In qual dal padre il figlio non l'apprese ?
Quai monti mai, quali acque

Non l'udiro invocar? La terra antica
Non porta sola i templi tuoi, ma quella
Che il Genovese divinò, nutrica

I tuoi cultori anch' ella.

In che lande selvagge, oltre quai mari
Di si barbaro nome fior si coglie,
Che non conosca de' tuoi miti altari
Le benedette soglie ?

O Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
Che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d'un popol superbo esser si vanta
In tua gentil tutela :

Te quando sorge, e quando cade il die,
E quando il sole a mezzo corso il parte,
Saluta il bronzo, che le turbe pie
Invita ad onorarte.

Ne le paure della veglia bruna

Te noma il fanciulletto; a Te tremante, Quando ingrossa ruggendo la fortuna, Ricorre il navigante.

La femminetta nel tuo sen regale
La sua spregiata lagrima depone
E a te, beata, della sua immortale
Alma gli affanni espone ;

A Te, che i preghi ascolti e le querele
Non come suole il mondo; nè degl' imi
E dei grandi il dolor col suo crudele
Discernimento estimi.

Tu pur, beata, un dì provasti il pianto :
Ne il di verrà che di obblianza il copra ·
Anco ogni giorno se ne parla; e tanto
Secol vi corse sopra.

Anco ogni giorno se ne parla e plora
In mille parti; d'ogni tuo contento
Teco la terra si rallegra ancora,
Come il fresco evento.

Tanto d'ogni laudato esser la prima
Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea :
Tanto piacque al Signor di porre in cima
Questa fanciulla ebrea !

O prole d'Israello, o ne l'estremo
Caduta, o da sì lunga ira contrita,
Non è costei che in onor tanto avemo
Di vostra gente uscita ?

Non è Davidde il ceppo suo ? con Lei
Era il pensier de' vostri antiqui Vati,
Quando annunziaro i verginal trofei
Sovra l'inferno alzati.

Deh alfin nosco invocate il suo gran nome
Salve, dicendo, o degli afflitti scampo,
Inclita come il sol, terribil come
Oste schierata in campo.

1

IL NATALE

Qual masso, che dal vertice Di lunga erta montana, Abbandonato all' impeto Di romorosa frana, Per lo scheggiato calle, Precipitando a valle, Batte sul fondo e sta; Là dove cadde, immobile Giace in sua lenta mole, Nè per mutar di secoli Fia che rivegga il sole De la sua cima antica, Se una virtude amica In alto nol trarrà: Tal si giaceva il misero Figliuol del fallo primo, Dal dì che una ineffabile Ira promessa, all' imo D'ogni malor gravollo, Onde il superbo collo Più non potea levar. Qual mai fra i nati all' odio, Qual era mai persona Che al Santo inaccessibile Potesse dir perdona? Far nuovo patto eterno? Al vincitore inferno La preda sua strappar?

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