Raccolta di cento cinquanta sonetti e di altri componimenti poetici di vari autoriE. Moro, 1865 - 414 sayfa |
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Sayfa xxxi
... sangue lorda . Stende le braccia a un tronco e le ritira , Per lo timor ch ' angue crudel nol morda . Gettasi alfin per tenebrosa strada , Aspra , sassosa , dirupata e torta , Ond'è che ad ogni passo inciampi e cada : E nel girar l ...
... sangue lorda . Stende le braccia a un tronco e le ritira , Per lo timor ch ' angue crudel nol morda . Gettasi alfin per tenebrosa strada , Aspra , sassosa , dirupata e torta , Ond'è che ad ogni passo inciampi e cada : E nel girar l ...
Sayfa xlvii
... piè rizzosse La non ben doma libertà latina : E per lui sol del Gallo sangue rosse , Viste l'arena e l'onda Tiberina , La servil polve dai capei si scosse . MALLIO . SONETTO XLVI . Partenza di Eurilla . Scioglie Eurilla dal 339 53.
... piè rizzosse La non ben doma libertà latina : E per lui sol del Gallo sangue rosse , Viste l'arena e l'onda Tiberina , La servil polve dai capei si scosse . MALLIO . SONETTO XLVI . Partenza di Eurilla . Scioglie Eurilla dal 339 53.
Sayfa 53
... piè rizzosse La non ben doma libertà latina : E per lui sol del Gallo sangue rosse , - Viste l'arena e l'onda Tiberina , La servil polve dai capei si scosse . MALLIO . SONETTO XLVIII . Alle campane sonanti a morto . Cessa 33.
... piè rizzosse La non ben doma libertà latina : E per lui sol del Gallo sangue rosse , - Viste l'arena e l'onda Tiberina , La servil polve dai capei si scosse . MALLIO . SONETTO XLVIII . Alle campane sonanti a morto . Cessa 33.
Sayfa 54
... sangue de ' miei padri lorda ; E le pallide cere ardon di tetro Lume , e l'inno funebre il tempio assorda . Sola e divisa dalla spoglia algente La vedova consorte il bruno velo Geme , e il tetto , già mio , pietà ne sente . Lo spirto ...
... sangue de ' miei padri lorda ; E le pallide cere ardon di tetro Lume , e l'inno funebre il tempio assorda . Sola e divisa dalla spoglia algente La vedova consorte il bruno velo Geme , e il tetto , già mio , pietà ne sente . Lo spirto ...
Sayfa 56
... un dì mi pagherai col sangue . Tremò la terra a quei fatali accenti , . E il braccio eterno in adamante scrisse : Chi dà morte ad altrui , morte paventi . MASSUCCO . SONETTO LI . Sopra il S. Natale . Stava dubbiosa 56.
... un dì mi pagherai col sangue . Tremò la terra a quei fatali accenti , . E il braccio eterno in adamante scrisse : Chi dà morte ad altrui , morte paventi . MASSUCCO . SONETTO LI . Sopra il S. Natale . Stava dubbiosa 56.
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Acheronte affanni alfin allor alma altar Amor Angeli aquilon Aronne Assiria avea Basville beata bella bruna canto celeste Chè chiome ciel ciglio città dolente colla Corcira crin crudel crudo d'amor Dio fidando divino dolce dolor donna Druidi duol Ecco empio Epicuro Erebo eterno favella figli fior fronte fuggir furor gemito genti gentil giorno gloria gran grido guardo inferno Israel l'ali l'alma l'altro l'Eterno l'ira l'onda labbro lacrime Laocoonte Luigi XVI lume Madre Marsiglia mesta mira misero mondo monte mortal morte Mugge nembo nemico notte Nume occhi orrenda padre Parga passo pensier petto piange pianto piè pietà pietoso raggio rondinella sacro sangue santo sdegno securo serba Signor Simonide Sionne SONETTO sospiro Sovra spada spirto sponda sposo stolta suol suon superba terra terror TOMMASO GROSSI trema Trovator Uscian vede veggio Vergine vesta vinti volto
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Sayfa 328 - Nel suoi che dee la tenera Tua spoglia ricoprir, Altre infelici dormono, Che il duol consunse ; orbate Spose dal brando, e vergini Indarno fidanzate ; Madri che i nati videro Trafitti impallidir.
Sayfa 353 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 322 - Perché tutti sul pesto cammino Dalle case, dai campi accorrete? Ognun chiede con ansia al vicino, Che gioconda novella recò? Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia favelli? I fratelli hanno ucciso i fratelli; Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi; S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.
Sayfa 312 - Perché, baciando i pargoli, La schiava ancor sospira? E il sen che nutre i liberi Invidiando mira? Non sa che al regno i miseri Seco il Signor solleva? Che a tutti i figli d'Eva Nel suo dolor pensò...
Sayfa 94 - Or duro, acerbo, ora pieghevol, mite ; Irato sempre e non maligno mai ; La mente e il cor meco in perpetua lite : Per lo più mesto, e talor lieto assai : Or stimandomi Achille ed or Tersite. Uom, se...
Sayfa 316 - La procellosa e trepida gioia d'un gran disegno, l'ansia d'un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch'era follia sperar; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio: due volte nella polvere, due volte sull'altar. Ei si nomò: due secoli, l'un contro l'altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fé' silenzio, ed arbitro s'assise in mezzo a lor.
Sayfa 210 - Etna, e nell'orribil veste Delle sue fiamme ti ravvolgi e splendi. Tu del nero aquilon su le funeste Ale per l'aria alteramente vieni, E passeggi sul dorso alle tempeste: Ivi spesso d'orror gli occhi sereni Ti copri, e mille intorno al capo accenso Rugghiano i tuoni, e strisciano i baleni.
Sayfa 95 - Forse di cosa che non v1 è presente, Venite voi di sì lontana gente, Come alla vista voi ne dimostrate? Che non piangete, quando voi passate Per lo suo mezzo la città dolente, Come quelle persone, che neente Par che intendesser la sua gravitate. Se voi restate per volere udire, Certo lo core ne* sospir mi dice, Che lagrimando n
Sayfa 311 - Sparso per ogni lido, Volgi lo sguardo a Solima, Odi quel santo grido: Stanca del vile ossequio, La terra a Lui ritorni: E voi che aprite i giorni Di più felice età, Spose...
Sayfa 318 - Fede ai trionfi avvezza! scrivi ancor questo, allegrati; che più superba altezza al disonor del Golgota giammai non si chinò.