Giacomo Leopardi (su vida y sus obras)F. Sempere, 1909 |
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... dice : « Tenía un orgullo desmedido , que habían fomentado desde mi adolescencia , y me sentía ambicioso de superar á todos en todo . » En sus polémicas parece un hombre valiente , desdeñoso , pronto á desenvainar la espada para ...
... dice : « Tenía un orgullo desmedido , que habían fomentado desde mi adolescencia , y me sentía ambicioso de superar á todos en todo . » En sus polémicas parece un hombre valiente , desdeñoso , pronto á desenvainar la espada para ...
Sayfa 31
... dice de él « que es la más antipática figura de la casa Leopardi ; que tuvo todos los defectos y ninguno de los méritos del hermano mayor . » En cambio Antona- Traversi afirma : « Carlo , más que à Monaldo y Adelai- da , se pareció á ...
... dice de él « que es la más antipática figura de la casa Leopardi ; que tuvo todos los defectos y ninguno de los méritos del hermano mayor . » En cambio Antona- Traversi afirma : « Carlo , más que à Monaldo y Adelai- da , se pareció á ...
Sayfa 32
... dice ) , mi nariz se parece à aquella de Rosse- lane en el tiempo de Solimán II . » Se nota en su rostro el prognatismo alveolar superior , lo mismo que en Giacomo . Un poco jorobada , con el cabello obscuro y corto , tenía algo de ...
... dice ) , mi nariz se parece à aquella de Rosse- lane en el tiempo de Solimán II . » Se nota en su rostro el prognatismo alveolar superior , lo mismo que en Giacomo . Un poco jorobada , con el cabello obscuro y corto , tenía algo de ...
Sayfa 34
... dice el Dante , » En otra ocasión exclama : « Venga la muerte , venga pres- tísimo , que siempre será demasiado tarde para mis deseos . > Y afirma : « No quiero que me vengas con tus reflexiones filosóficas , que yo mandaría al diablo ...
... dice el Dante , » En otra ocasión exclama : « Venga la muerte , venga pres- tísimo , que siempre será demasiado tarde para mis deseos . > Y afirma : « No quiero que me vengas con tus reflexiones filosóficas , que yo mandaría al diablo ...
Sayfa 38
... dice : « En la familia Leopardi la ciencia parece here- ditaria , como los títulos de alta nobleza . » Muerto Pier Francesco , Paolina queda sola con la ma- dre ; su vida es la de una perpetua menor ; ya cincuentona no podía salir sola ...
... dice : « En la familia Leopardi la ciencia parece here- ditaria , como los títulos de alta nobleza . » Muerto Pier Francesco , Paolina queda sola con la ma- dre ; su vida es la de una perpetua menor ; ya cincuentona no podía salir sola ...
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Sayfa 131 - Questo dì fu solenne: or da' trastulli prendi riposo; e forse ti rimembra in sogno a quanti oggi piacesti, e quanti piacquero a te: non io, non già, ch'io speri, al pensier ti ricorro.
Sayfa 444 - E nell'orror della secreta notte Per li vacui teatri, Per li templi deformi e per le rotte Case, ove i parti il pipistrello asconde, Come sinistra face Che per vóti palagi atra s'aggiri, Corre il baglior della funerea lava, Che di lontan per l'ombre Rosseggia ei lochi intorno intorno tinge.
Sayfa 352 - Vecchierel bianco, infermo, Mezzo vestito e scalzo. Con gravissimo fascio in su le spalle, Per montagna e per valle, Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta, e quando avvampa L'ora, e quando poi gela, Corre via, corre, anela, Varca torrenti e stagni, Cade, risorge, e più e più s'affretta, Senza posa o ristoro, Lacero, sanguinoso; infin ch'arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto: Abisso orrido, immenso, Ov'ei precipitando, il tutto obblia.
Sayfa 347 - II grido giornaliero. Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride Per li poggi e le ville. Apre i balconi, Apre terrazzi e logge la famiglia: E, dalla via corrente, odi lontano Tintinnio di sonagli; il carro stride Del passeggier che il suo cammin ripiglia. Si rallegra ogni core. Sì dolce, sì gradita Quand'è, com'or, la vita? Quando con tanto amore L'uomo a
Sayfa 324 - Io gli studi leggiadri Talor lasciando e le sudate carte, Ove il tempo mio primo E di me si spendea la miglior parte, D'in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce, Ed alla man veloce Che percorrea la faticosa tela.
Sayfa 442 - Così fatti pensieri quando fien, come fur, palesi al volgo, e quell'orror che primo contra l'empia natura strinse i mortali in social catena, fia ricondotto in parte da verace saper, l'onesto e il retto conversar cittadino, e giustizia e pietade, altra radice avranno allor che non superbe fole, ove fondata probità del volgo così star suole in piede quale star può quel ch'ha in error la sede.
Sayfa 235 - Né v'è chi d'onorar ti si convegna. Volgiti indietro, e guarda, o patria mia, Quella schiera infinita d'immortali, E piangi e di te stessa ti disdegna; Che senza sdegno ornai la doglia è stolta: Volgiti e ti vergogna e ti riscuoti, E ti punga una volta Pensier degli avi nostri e de
Sayfa 119 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 126 - Era il mattino, e tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il Sole Nella mia cieca stanza il primo albore; Quando in sul tempo che più leve il sonno E più soave le pupille adombra, Stettemi allato e riguardommi in viso II simulacro di colei che amore Prima insegnommi, e poi lasciommi in pianto.
Sayfa 338 - Io solitario in questa rimota parte alla campagna uscendo, ogni diletto e gioco indugio in altro tempo: e intanto il guardo steso nell'aria aprica 40 mi fere il Sol che tra lontani monti, dopo il giorno sereno, cadendo si dilegua, e par che dica che la beata gioventù vien meno.