Sayfadaki görseller
PDF
ePub

media, una enciclopedia, ristretta alle relazioni amorose. C'è l'ars amandi del medioevo, le esigenze e le forme della società galante di allora, tutta l'esteriorità e la raffinatezza aristocratica di essa, e quindi il freddo e l'oltrepassato. E questa è la parte che non può piacere, perché, col sopraggiungere d'altri tempi, sopraggiungono sempre altri gusti, altre esigenze, altra raffinatezza; ma essa parte doveva pur piacere grandemente al tempo del Petrarca. Per noi ha un interesse storico, che può, per chi viva anche un po' nel passato, divenir un interesse vivo. C'è poi, e non è poca, la parte umana ed eterna, bella in ogni tempo. Qui la sua originalità è grande, sia nel fissare i moti dell'animo suo, di cui possiamo dire d'aver una fedele dipintura, sia nella rappresentazione del connubio tra il suo spirito, la natura e Laura. Non si metta però la grandezza sua accanto o poco di sotto alle grandezze di prim'ordine, dicendo solo che è una grandezza diversa. Egli non ebbe, come Omero, Dante, Shakespeare, il raggio divino della mente; ebbe più potenza assimilatrice che creatrice; ebbe più calore d'immaginazione che virtù fantastica, onde si dimostrò pressoché inetto nella rappresentazione di fatti epici, nel foggiar tipi e caratteri. Egli è insuperabile nel lavoro di musaico e nel quadretto. Il Manzoni, il Goethe e forse l'Ariosto somigliano assai più a quelle grandezze. Il Petrarca toccò più corde anche lui; ma una sola, e non sempre, gli diede suono immortale.

NICOLA SCARANO.

IL CONTRASTO BILINGUE

DI RAIMBAUT DE VAQUEIRAS

SECONDO UN NUOVO TESTO

Il nuovo testo è il canzoniere provenzale Campori, che ci completa fortunatamente la nota copia frammentaria dell'ampia silloge di Bernart Amoros; e potrebb'essere indicato, per la sua prima parte, secondo le sigle bartschiane ormai tradizionali, con a1, e via via, per le altre due parti, con a2, a3.

Mi viene la trascrizione scrupolosa del contrasto bilingue di Raimbaut, dalla cortesia dell'illustratore del prezioso complemento, Giulio Bertoni 1). Io trascrivo, a mia volta, così come trovo nella riproduzione diplomatica trasmessami.

(I, p. 333-34, n. 78; Giorn. st. d. lett. ital., XXXIV, 125).

REMBAUTZ DE UACHEIRAS.

P. 333. 1. Bella tan uos ai pregada. seus platz camar me uoillatz. qeu soi uostren domengatz. car es pros et enseignada. e tot bon pretz. | autreiatz. per qem plaz uostramistatz. car es en totz faitz corteza ses mos cors en uos fermatz. plus qen nulla mamatz e pois serai miels pagatz. qe sera mial cuitatz. ab lauer qes | aiostatz. dels ienoes.

genoeza. per qer merces si

1) G. BERTONI, Il complemento del canz. provenz. di Bernart Amoros,

nel Giorn. st. della lett. ital., XXXIV, 117 sgg.

2. Juiar uoi no sei cortezo. qi me plaideia dezo. qe negota non faro an ce fossi nio apessɔ. uostramia no sero. certo ia uescanero. proensal. | malaurao. tal enoio uoi diro. sezo mozo estaluao. ni za uiu nonamero qeu ai bello mario. qe uoi non si be lo so. andai uia frare meo. | en tempo mïello.

3. Bella genta eissernida. gaia e pros e conoissenz. uaillam uostren segnamenz. car iois iouenz. uos guida. cortezia e pretz e senz et totz bos captenemenz. per qieu soi fizels amaire senes totz retenemenz '). | humils franc e merceiaire. tam fort mi destreing. emuenz. uostramors qi mes plazenz. per qeus sera zo chauzimenz. sen soi uostre ben uolenz. e uostramics.

4. Juiar uos semelai mato. qi cotal razo tenei. mal uegnai e mal andei non auei sen per un gato. per qe molto mi desplazei. qe mala conza ue sei ni no uoljo qesta cossa. si fossi filhol de rei. crezi uiu. qeu sia moza. ia | mi a fe non aurei. si per mamorz uos pleuei. guan emai auerei | frei. molto son de mala lei. li proenzal.

Il nero distingue le lettere che furono corrette da mano posteriore. Al Bertoni par " di riconoscervi la scrittura di P. Simon del Nero, il quale rivide il ms. sino a pag. 589, e qua e là lo polí di sue correzioni che alcuna volta rendono impossibile discernere la prima lezione,.

2. uoi: il correttore ha voluto render più chiaro l'u della lez. antecedente. sei: non si scorge la prima lez. non: id. faro: id. fossi: ss sono ricalcati. apesso non si distingue la prima lez. certo: id. malaurao: l'a fu aggiunto dal correttore. bello: prima leggevasi -a. frare: par che il primo scriba non avesse inteso, perchè dopo f seguono alcuni puntolini; e il correttore aggiunse rare, dove il secondo r però è illeggibile.

3. ensegnamenz: in luogo di n prima si leggeva s.

si distingue la lez. precedente.

4. filhol: in luogo di h si leggeva prima i.

di z leggevasi c. guan: in luogo di g leggevasi q.

soi: non

moza in luogo

1) Giacché me ne capita l'occasione, accennerò che questa frase presa dall'uso giuridico. PAPON, Hist. de Prov.,

senes totz retenemenz

4

[ocr errors]

II, p. xlv (Preuves): omnes alii Judaei jurent obedientiam ad eorum intellectum sine omni retenemento E cfr. anche meglio

Dr CANGE, s. v. retenementum.

[ocr errors]
[ocr errors]

P. 334. 5. Domna non siatz. tan fera. qe non coue ni seschai. anz tang si a | a uos plai qe de mon sen uos enqeira. e qeus am ab cor uerai. e uos megetetz desmai. qieu uos sui hom e seruire. car ue e conosc e sai. qan uostra beutatz remire. fresches con roza de mai. qel mon plus bella non sai per qieus am eus amarai e si bona fes mi trai. sera pechatz. |

6. Juiar to proensalesco seu aia gauzo de mi no presio un ienoi uo tentend plus dun todesco. sardesco o barbari ne no no de ti. uoitacaueilar co mego sel saueia me mario nal plai aurai consego. belo meser uer ue di no uolo questo lati fraello zo ue asi. proenzal son lait uesti. largai mestar.

7. Bella en estraing cossire. maues mes et en esmai. mas ancar uos prei arai qe uoillatz qeu uos essai. si com proenzal o fai cant es poiatz. |

8. Juiar no serei contego. possa se tecal de mi. miels ualra per saint | martin. sandai a ser opezin. qi ue dara un roncin. car sei iujar.

5. uos: la lez. preced. era rics, di cui furono espunte le quattro lettere: sopra si legge la correz. notata.

6. sardesco: il primo amanuense aveva scritto cardesco, poi mutò in fardesco; il correttore espunse f e sopra scrisse s. aurai: una correzione più recente guasta in auriai. fraello: prima s'aveva fraelo. Quanto ad asi, va proprio letto così: s è chiara, e non si scambia con f.

7. cant: prima tant.

8. tecal: prima recal.

Ognuno rammenta la particolare importanza di codesto cimelio, e non m'accusa di inutile pedanteria se, essendosene trovata una nuova lezione, l'ho voluta porre sotto gli occhi de' compagni di studio con rigore diplomatico. Il contrasto si conosceva per mezzo di soli tre codici: D I K; sui quali ne ho costituito, parecchi anni sono, il testo

critico 1): anzi, i tre codici riducevansi a due, per la notissima identità di I K; sì che dobbiamo esser ben lieti che si sia scoperta quest'altra copia. La quale, come tosto vedremo, non riesce per null'affatto superflua.

Raffrontando a1 con DIK, non si tarda a persuadersi della sua indipendenza. Eccone le varianti rispetto al mio testo critico, tra le quali non trascuro neppur le grafiche, per la parte genovese.

1. 1. Domna] Bella.

2.

cortezo.

n. id.).

-

5. tot bon. 12. cuitatz.

15. sei (ma vedi n. relativa, nella riproduzione diplomatica). 16. Qi. plaideia dezo. 17. niente] negota. non (ma vedi 18. fossi (vedi n. id.). voi] nio. apesso. 19. no. 20. sca21. Proensal malaurao (ma vedi, per la seconda parola, n. id.). 23. Sezo. estaluao. 24. ja] za. voi] uiu. non amero. 25. Qeu ai bello (ma vedi n. id.) mario. 26. non si be.

nero.
22. uoi.

[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]

27. frare

[blocks in formation]

41. Sen.

45. uegnai. parei] ue sei.

4. 42. uos semelai. 46. auei. 47. trop] molto. 49. Ni no uoljo qesta cossa. 51. Crezi uiu qeu. moza. uos pleuei. 54. Guan (vedi n. id.) emai auerei | frei. Molto. 56. proenzal.

44. Qi. razo tenei. mi desplazei. 48. conza. 50. sia'] fossi. filhol (vedi n. id.) de 2). 52. Ja mi a fe non aurei.

53. amorz

55. Tropo]

1) V. CRESCINI, Il contrasto bilingue di R. di Vaqu., Padova, Randi, 1891 (dagli Atti e Memorie della R. Accad. di Padova, VII, 2); e Per gli studi romanzi, Saggi ed appunti, Padova, Draghi, 1892, pp. 33 sgg. Cfr. pure mio Manualetto provenz., 24, III (pp. 77-80); e APPEL, Provenz. Chrest., pp. 131-32.

2) Nella mia ediz. corse un errore. Correggi nel testo: de; e in nota: del D.

« ÖncekiDevam »