Poesie varie

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M. Guigoni, 1873 - 392 sayfa
 

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Sayfa 205 - A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta. Io, quando il monumento vidi ove posa il corpo di quel grande che temprando lo scettro a...
Sayfa 186 - Giuste membra, vestir semplice, eletto; Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti: Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto; Avverso al mondo, avversi a me gli eventi. Talor di lingua, e spesso di man prode ; Mesto i più giorni e solo, ognor pensoso ; Pronto, iracondo, inquieto, tenace: Di vizj ricco e di virtù, do lode Alla ragion, ma corro ove al cor piace.
Sayfa 186 - Le punse il pié divino, Quel di che insana empiea II sacro Ida di gemiti, E col crine tergea E bagnava di lagrime II sanguinoso petto Al ciprio giovinetto. Or te piangon gli Amori, Te fra le dive liguri Regina e diva! e fiori Votivi all'ara portano D'onde il grand' arco suona Del figlio di Latona.
Sayfa 202 - ... suoi? Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l'amico estinto e l'estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall'insultar de...
Sayfa 192 - E Cipro, ove perpetua Odora primavera, Regnò beata, e l'isole Che col selvoso dorso Rompono agli Euri e al grande Ionio il corso. Ebbi in quel mar la culla: Ivi erra, ignudo spirito, Di Faon la fanciulla; E se il notturno zeffiro Blando sui flutti spira, Suonano i liti un lamentar di lira ! Ond...
Sayfa 184 - Perché taccia il rumor di mia catena, di lagrime, di speme, e di amor vivo, e di silenzio; ché pietà mi affrena, se con lei parlo, o di lei penso e scrivo. Tu sol mi ascolti, o solitario rivo, ove ogni notte Amor seco mi mena; qui affido il pianto, ei miei danni descrivo, qui tutta verso del dolor la piena.
Sayfa 261 - Vero è che, più che della tua lontananza, la nostra rovina è colpa degli uomini guasti dall'antico servaggio e dalla nuova licenza. Ma poiché la nostra salute sta nelle mani di un conquistatore, ed è vero pur troppo che il fondatore di una repubblica deve essere un despota...
Sayfa 189 - Numi, e le secrete cure che al viver tuo furon tempesta, e prego anch'io nel tuo porto quiete. Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l'ossa mie rendete allora al petto della madre mesta.
Sayfa 201 - Dea, fugge i sepolcri; e involve tutte cose l'obblio nella sua notte; e una forza operosa le affatica di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe e l'estreme sembianze e le reliquie della terra e del ciel traveste il tempo.

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