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ad ora ad ora, deponendola, ripigliare un poco di lena, e ristorarsi con un gusto e quasi una particella di

morte.

Pare che l'essere delle cose abbia per suo proprio ed unico obietto il morire. Non potendo morire quel che non era, perciò dal nulla scaturirono le cose che sono. Certo l'ultima causa dell'essere non è la felicità; perocchè niuna cosa è felice. Vero è che le creature animate si propongono questo fine in ciascuna opera loro; ma da niuna l'ottengono: e in tutta la loro vita, ingegnandosi, adoperandosi e penando sempre, non patiscono veramente per altro, e non si affaticano, se non per giungere a questo solo intento della natura, che è la morte.

A ogni modo, il primo tempo del giorno suol essere ai viventi il più comportabile. Pochi in sullo svegliarsi ritrovano nella loro mente pensieri dilettosi e lieti, ma quasi tutti se ne producono e formano di presente: perocchè gli animi in quell'ora, eziandio senza materia alcuna speciale e determinata, inclinano sopra tutto alla giocondità, e sono disposti più che negli altri tempi alla pazienza dei mali. Onde se alcuno, quando fu sopraggiunto dal sonno, trovavasi occupato dalla disperazione, destandosi, accetta nuovamente nell'animo la speranza, quantunque ella in niun modo se gli convenga. Molti infortuni e travagli propri, molte cause di timore e di affanno paiono in quel tempo minori assai, che non parvero la sera innanzi. Spesso ancora, le angoscie del di passato sono vôlte in dispregio, e quasi per poco in riso, come effetto di errori e d'immaginazioni vane. La sera è comparabile alla vecchiaia, per lo contrario il principio del mattino somiglia alla giovinezza: questo per lo più racconsolato e confidente, la sera trista, scoraggiata e

inchinevole a sperar male. Ma come la gioventù della vita intera, così quella che i mortali provano in ciascun giorno, è brevissima e fuggitiva; e prestamente anche il dì si riduce per loro in età provetta.

Il fior degli anni, se bene è il meglio della vita, è cosa pur misera. Non per tanto, anche questo povero bene manca in sì piccolo tempo, che quando il vivente a più segni s'avvede della declinazione del proprio essere, appena ne ha sperimentato la perfezione, nè potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze, che già scemano: in qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire, tanto in ogni opera sua la natura è intenta e indirizzata alla morte, poichè non per altra cagione la vecchiezza prevale si manifestamente, e di sì gran lunga; nella vita e nel mondo. Ogni parte dell' universo si affretta infaticabilmente alla morte, con sollecitudine e celerità mirabile. Solo l'universo medesimo apparisce immune dallo scadere e languire: perocchè se nell'autunno e nel verno si dimostra quasi infermo e vecchio, nondimeno sempre alla stagione nuova ringiovanisce. Ma siccome i mortali, se bene in sul primo tempo di ciascun giorno racquistano alcuna parte di giovinezza, pure invecchiano tutto di, e finalmente si estinguono così l'universo, benchè nel principio degli anni ringiovanisca, nondimeno continuamente invecchia. Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima sarà spenta. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani e loro meravigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno nè fama alcuna; parimente nel mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio; ma un silenzio. nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio

immenso. Così questo arcano mirabile e spaventoso dell'esistenza universale, innanzi di essere dichiarato nè inteso, si dileguerà e perderassi. (1).

FINE.

(1). Questa è conclusione poetica, non filosofica. Parlando filosoficamente, l'esistenza, che mai non è cominciata, non avrà mai fine. (Nota dell'Autore)

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Al Dott. Francesco Puccinotti, a Macerata .
A Madama Antonietta Tommasini, a Bologna.
A Pietro Colletta, a Livorno .
Alla sorella Paolina, a Recanati.
Al cav. Giambatista Zannoni .
Alla sorella Paolina, a Recanati .
All'ab. F. Fuoco, a Napoli.
A suo padre, a Recanati

A suo padre, a Recanati

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