DEL CONTE BALDESSAR CASTIGLIONE ORA PER LA PRIMA VOLTA DATE IN LUCE e con Annotazioni Storiche illuftrate PIER ANTONIO SERASSI. VOLUME PRIMO Contenente le Famigliari, e i tre primi Libri di Negozj &c. OVIDOVID SVB TERRA. ES IN APRICVM FRO CIKRET AETAS. IN PADOVA CIOCCLXIX. PRESSO GIUSEPPE COMINO. IL SIGNOR CAVALIERE GIROLAMO ASCANIO GIUSTINIANI AMBASCIATORE DELLA SERENISSIMA LA SANTA SEDE. T RA le molte e quafi infinite dedicazioni, che da' Profeffori delle buone lettere e delle fcienze fare fi fogliono tutto giorno a varj illuftri e valorofi Perfonaggi, egli non fe n'è forfe infino a quefto tempo veduta niuna, che più giufta e convenevole riputare fi poffa di quefta, ch' io fo prefentemente a V. E. in dedicando al chiarif a 2 fimo fimo di Lei Nome le Lettere non più ftampate del Conte BALDESSAR CASTIGLIONE. Perciocchè fe vogliafi aver riguardo all'Autore dell' opera, chi non vede, che effendo egli ftato uno de' più rinomati e dotti Miniftri del feliciffimo fedicefimo Secolo, non fi dovean le di lui fatiche indirizzare che ad uno ftimatiffimo e letteratiffimo Miniftro dell' età noftra? E certamente io veggo tanta convenienza tra Lei e il Conte BALDESSARE non folo in ciò che riguarda le doti, e qualità dell' animo, ma eziandio nelle operazioni della vita, e nel trattamento di grandi affari; che fi durerà non lieve fatica a trovar negli antichi, non che tra moderni, due perfone, che per tanti riguardi fieno tra loro più fomiglianti e conformi. Fu il CASTIGLIONE adoperato da' fuoi Principi in varie folenni Ambafcerie, particolarmente in quelle di Roma e di Spagna; ove colla fua fingolare virtù, con la gravità de' coftumi, e colle gentiliffime maniere feppe talmente infinuarfi nell'animo de' Sovrani e de' principali Signori della Corte, che gli venne fatto di condurre felicemente a fine preffo che tutti li negozj più ardui. Quefte medefime Ambafcerie fono ftate foftenute anche da V. E., e foftenute con tanta fama d'integrità, di deftrezza, e d'accorgimento nel maneggio degli affari più intralciati e malagevoli; che oltre al riportarne ampliffime lodi dalla SER E e , fe ne NISSIMA REPUBBLICA fi è anche acquistato la ftima de' Principi, e l'amore e gli applaufi d'ogni ordine di perfone. A quefta fomiglianza, che ella tiene col CASTIGLIONE, aggiungono altre maggiori e più rilevanti; veggendofi in V. E., come già nel Conte BALDESSARE, una eccellente dottrina accompagnata da un profondo e finiffimo giudizio, la fcienza di varj linguaggi, Fornamento delle arti e degli esercizj più nobili, e fopra tutto una moderazione, una dolcezza, un' affabilità, ed una così gentile cortefia, maffime verfo le perfone di lettere, che V. E. in quefta fua applauditiffima legazione ne ha fatto parer riforti i felici tempi degli Ermolai, de' Contarini, de' Navageri, e degli Amulj fuoi gloriofi predecessori, il cui palazzo foleva già effere la fede delle fcienze, e'l ricetto ficuriffimo delle Mufe. Doveva io dunque per quefto riguardo dedicare a V. E. i prefenti volumi; ma molto più il doveva ancora per la materia, ch' effi contengono. Perciocchè comprendendo eglino, oltre ad alquante lettere Famigliari, tutto il carteggio, che il Conte ebbe nel fuo Ministero di Roma, e nella importantiffima Nunziatura di Spagna, ci fi trovan per entro infinite notizie fingolari e recondite, non pure de' Pontificati di GIULIO II, e di LIONE X., ma dell' interregno che fu tra la morte di LIONE e la venuta di ADRIANO VI., e quel che è più,, tut to |