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le cose vivono. COMMEDIA, Parad. 22, 116. Quegli ch'è padre d'ogni mortal vita. Ivi, 7, 38. Perocchè si torse (nostra natura) Da via di verità e da sua vita. BIBBIA, San Giovanni, 14, 6. « Io sono via, verità e vita ». Tutte le cose sono vita in Dio. Ivi 1, 3 e 4. « Ciò ch'è stato fatto era vita in lui ». Cioè in Dio. Dio è vita dell'anima, e l'anima è vita del corpo.

Come cosa misurata dal tempo, o concepita come estesa nello spazio, cioè l'età o il tempo che una cosa vive, e specialmente la durata, il corso, il cammino, il periodo, l'arco di nostra vita. V. N. §. XIV. Io ho tenuti i piedi in quella parte della vita, di là dalla quale non si può più ire con intenzione di ritornare. CoNVITO 4, 28. Attende la fine di questa vita con molto desiderio. Ivi, 4, 23. Parve volere (Aristotile) che la nostra vita non fosse altro che uno salire e uno scendere. Ivi, 4. Canzone. Poi nella quarta parte della vita. Corso per vita. COMMEDIA, Inf. 15, 88. Ciò che narrate di mio corso scrivo.

Unione dell'anima col corpo. V. N. §. XXII. Mentre io pensava la mia frale vita. RIME, Canz. La dispietata mente, ecc. stan. 4. Chè sol per voi servir la vita bramo. CONVITO, 4, 7. Astinenza nelle cose che conservano la nostra vita.

Potenza sensitiva. V. N. §. XIV. Non mi rimase in vita più che gli spiriti del viso.

L'essere di una cosa. RIME, Canz. Amor che muovi, ecc. stan. 2. Onde ha vita un pensier che mi conduce Con sua dolce favella, ecc.

La nostra stessa persona. RIME, Canz. Tre donne intorno al cor, ecc. stanz. 1. Amore Lo quale è in signoria della mia vita V. N. §. XXXIX. Questa è una donna.... apparita forse per volontà d'Amore acciocchè la mia vita si riposi. RIME, Canz. Amor che muovi, ecc.

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stanz. 5. Conosco ben ch' io sono La, ov'io non posso difender mia vita.

Spirito celeste, ovvero beato. COMMEDIA, Parad. 12. 127. Io son la vita di Bonaventura — Di Bagnoregio Ivi, 14, 6. La gloriosa vita di Tommaso. Ivi, 25, 29. Inclita vita (di San Giacomo) per cui la larghezza Della nostra basilica si scrisse.

Biografia. COMMEDIA, Parad. 11, 95. La cui mirabil vita (di san Francesco) - Meglio in gloria del ciel si canterebbe.

Vitto, alimento, nutrimento. COMMEDIA, Parad. 6, 140 E se il mondo sapesse il cuor ch'egli ebbe

cando sua vita a frusto a frusto, ecc.

Mendi

Il mondo delle vite mortali, questa terra, quaggiù, il secolo mortale, e anche il mondo interiore dell'uomo. V. N. §. XXII. Beatrice di questa vita uscendo se ne gio alla gloria eternale veracemente. RIME, Canz. E' m' incresce di me, ecc. stanz. 3. Innamorata se ne va piangendo - Fuori di questa vita - La sconsolata (l'anima.) CONVITO, 4, 24. L'adolescente che entra nella selva erronea di questa vita V. N. §. II. Ella (Beatrice) era già in questa vita stata tanto che, ecc. CONVITO, 4, 28. La nobile anima.... quando venne a entrare nel mare di questa vita.

L'essere nostro temporale, sì come conducente all'eterno e anche il luogo di questo nostro essere; cioè la via e la patria, ossia la terra e il cielo. COMMEDIA, Purg. 8, 59. Sono in prima vita. Ancor che l'altra si andando acquisti. CONVITO, 2, 9. Intra tutte le bestialitadi quella è stoltissima, vilissima e dannosissima, chi crede, dopo questa vita, altra non essere. Ivi, Certo sono ad altra vita migliore, dopo questa, passare. V. N. §. XXXV. Questa donna era fatta de' cittadini di vita eterna.

Costume, condotta reggimento, abito intellettuale e

morale. CONVITO, 3, 15. Quella felicità la quale definisce Aristotile nel primo dell' Etica, dicendo, ch'è operazione secondo virtù in vita perfetta. Ivi 4, 17. Noi potemo avere in questa vita due felicità, secondo due diversi cammini buono e ottimo che a ciò ne menano: l'una è la vita attiva, e l'altra la contemplativa. COMMEDIA, Inf. 13, 135. Che colpa ho io della tua vita rea? Ivi Purg. 7, 130. Vedete il re della semplice vita. Convito, 4, 25. La vergogna è apertissimo segno in adolescenza di nobiltà, perchè quivi massimamente è necessaria al buon fondamento della nostra vita. COMMEDIA, Inf. 7, 110. Sanno la vita sua viziata e lorda.

sapesse:

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Modo di vivere, condizione e stato. V. N. §. VII. Amor non già per mia poca bontate, Ma per sua nobiltate Mi pose in vita si dolce e soare. COMMEDIA, Inf. 3, 47. E la lor cieca vita è tanto bassa Che invidiosi son d'ogni altra sorte. V. N. §. XXXII, Canz. stanz. 5. E qual è stata la mia vita poscia Che la mia donna andò nel secol nuovo, Lingua non è che dicer lo E però, donne mie, per ch' io volesse. Non vi saprei ben dicer quel ch' io sono; travagliar l'acerba vita,- La quale è si invilita ogni uom par che mi dica: Io t'abbandono. CONVITO 2, Can. stanz. 1. Il ciel che segue lo vostro valore, Gentili creature che voi siete, Mi tragge nello stato ov' io mi trovo; Onde il parlar della vita ch'io provo, Par che si drizzi degnamente a vui. COMMEDIA, Purg. 6, 70. Ma di nostro paese e della vita - C'inchiese, ecc.

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Sì mi fa

Che

Salute, consolazione, pace, beatitudine, bellezza, amore, e anche qualsiasi cosa che ne fa esser felici o lieti. CONVITO, 2, Canz. stanz. 2. Solea esser vita dello cor do-lente Un soave pensier che se ne gìa Molte fiate a' piè del vostro sire. Ivi, 2, 8. Dico dunque che vita del mio cuore, cioè del mio dentro, solea essere un pen

siero soave.... questo pensiero che se ne gia spesse volte a' piè del Sire di costoro, ch'è Iddio; vale a dire che io pensando contemplava lo regno de' beati.... siccome questo pensiero di sopra suole esser vita di me, così un altro apparisce, che, ecc. RIME, Canz. Poscia che Amor del tutto, ecc. stanz. 6. E questa (la leggiadria) Simili beni al cor gentile accosta; Che in donar vita è tosta Col bel solazzo e co' begli atti nuovi. COMMEDIA Parad. 7, 103. Dunque a Dio convenia con le vie sue Riparar l'uomo a sua intera vita. BIBBIA, San Giovanni Ev. 17, 2. « Or questa è la vita eterna, che conoscono te, che sei il solo vero Dio».

Quindi anche l'uso della ragione, la sapienza, e così pure il timore di Dio, la pietà, la carità è vita. CONVITO, 4, 7. Perciocchè vivere è per molti modi, siccome nelle piante vegetare; negli animali vegetare e sentire e muovere; negli uomini, vegetare, sentire, muovere, e ragionare ovvero intendere; e le cose si deono denominare dalla più nobile parte; manifesto è che vivere negli animali è sentire, dico bruti, vivere nell' uomo è ragione usare. Dunque se vivere è l'essere dell' uomo; e così da quello uso partire, è partire da essere, e così è essere morto.... Chè, siccome dice il Filosofo nel secondo dell' Anima, le potenze dell'anima stanno sopra sè, come la figura dello quadrangolo sta sopra del triangolo, e lo pentagono sta sopra lo quadrangolo; così la sensitiva sta sopra la vegetativa, e la intellettiva sta sopra la sensitiva. Dunque, come levando l'ultimo canto del pentagono, rimane quadrangolo; così levando l'ultima potenzia dell'anima, cioè la ragione, non rimane più uomo, ma cosa con anima sensitiva solamente, cioè animale bruto.

La ragione, quando sia illuminata dalla filosofia, vede cose che, senza questo lume prima le pareano

impossibili, e però, dietro tale esperienza, crede poter essere ancora cose più oltre eccedenti l'umano intelletto. CONVITO, 13, 4. Siccome per lei (la filosofia) molto di quello (di quelle cose, cioè, ch'ella dimostra, oppure persuade che siano) si vede per ragione, e per conseguente vedere per ragione senza lei pare maraviglia; così per lei si crede ogni miracolo in più alto intelletto poter avere ragione, e per conseguente poter essere. Onde la nostra buona fede ha sua origine, dalla quale viene la speranza del preveduto desiderare; e per quella nasce l'operazione della carità, per le quali tre virtù si sale a filosofare a quella Atene celestiale, dove gli stoici e peripatetici ed epicurei, per l'arte della verità eterna, in un volere concordevolmente concorrono. Ivi, 3, 15. Si dice nel libro della Sapienza: Chi gitta via la sapienza e la dottrina è infelice; ch'è privazione dell' essere felice. Per l' abito della sapienza seguita che s'acquista e felice essere e contento, secondo la sentenza del filosofo. Ivi, 4, 22. Se la mente si diletta sempre nell'uso della cosa amata, ch'è frutto d'Amore, in quella cosa che massimamente è amata è l'uso massimamente dilettoso: l'uso del nostro animo è massimamente dilettoso a noi, quello è nostra felicità e nostra beatitudine, oltre la quale nullo diletto è maggiore, nè nullo altro pare. BIBBIA, Giobbe, 28, 28. « Ecco, il timor del Signore è la stessa sapienza ». Ivi, San Giovanni Apost., Epist. 1, 1, chiama Cristo: «Parola della vita ».

Incipit Vita Nova. Vita nuova, non può voler dire l'età prima nè di Dante nè di altri; perocchè l'infanzia incomincia dalla nascita, e la puerizia dall'infanzia; e però qui non si può intendere se non di cosa, la quale principia (incipit) quando Dante ha circa nove anni; siccome vedremo sotto, al §. II. Incipit, parola usata in antico ne' titoli de' libri, per dire, che incomincia la

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