Sayfadaki görseller
PDF
ePub

LA

VITA NUOVA

A CORRETTA LEZIONE RIDOTTA

E CON ILLUSTRAZIONI DICHIARATA

DA P. I. FRATICELLI

La Vita Nuova di Dante Alighieri è un'in- | ri, cittadino di ottima fama, e di molte facoltà genua storia de'giovenili suoi amori con Bea- provvisto, aveva accolto nella sua casa i contrice Portinari, da lui dettata in forma di giunti e gli amici, e fra questi Allighiero AlComento sopra alcune sue poesie. In que-lighieri padre di Dante, onde, a dimostraziosto elegante Libretto, l'Autore brevemente ne del giubilo che infonde nell' animo l'anarrato il principio del suo innamoramento, spetto della ridente stagione, festeggiare il riporta, secondo l'ordine del tempo in cui primo giorno di Maggio. Dante, abbenchè furono scritti, i suoi poetici componimenti; non avesse per anco oltrepassato il nono anno e dando a conoscere in quante parti sian essi dell'età sua, era stato condotto dal padre ad divisi, dispiega ciò che ha voluto dir nella una tal festa, quando in sul finire di quella, prima, ciò che ha inteso nella seconda; e le essendosi cogli altri fanciulli tratto in discircostanze dell'un componimento facendo suc- parte a trastullarsi, s' imbattè in una piccocedere e legando a quelle dell'altro, tesse la figlia di Folco, la quale, come dice il Bocl'istoria della sua vita giovanile, dall'età cioè caccio, era assai leggiadretta secondo la sua di nove anni fino ai ventisei o ventisette. Dei fanciullezza, e ne'suoi atti gentile, e piacetratti interessanti per una graziosa sempli- vole molto, con costumi e parole assai più cità, e per un sentimento di malinconia, gravi e assennate, di quello che il suo picch'è lo stato abituale dell'anima dello Scrit- ciol tempo, d'ott'anni allora compiuti, non tore, rinvengonsi frequentemente in questo richiedesse: ed oltre a questo aveva le fatLibretto, il quale considerato anche per il tezze del volto ottimamente disposte, e piene solo lato della lingua e della elocuzione, co- di tanta onesta vaghezza, che quasi un'Anmechè nella prima apparisca una non co-gioletta rassembrava. Il nome di questa fanmune purità, nella seconda una non usitata nobiltà, non può a meno d' aversi in gran pregio. Ed essendo che l'Amore è stato sempre quello che ha inspirato i giovani poeti, non dovrà recar meraviglia se i poetici componimenti che quivi stanno inseriti, e che sono i primi parti della Musa Dantesca, ab-ne di lei con tanta affezione, che fin da quel biano Amore per argomento. Quanto possa aver sembianza di vero ciò che dice il Ginguéné, che cioè Dante scrisse il presente Libretto per aver luogo di collocarvi i suoi versi, non potrà esser men vero che egli il facesse per erigere un piccolo monumento alla memoria di colei che egli amò con un affetto si costante e sì puro.

Era in Firenze antica costumanza, che con feste e conviti si solennizzassero i primi giorni della Primavera. L'anno 1274 Folco Portina

ciulla era Beatrice, che per vezzo sincopatamente dicevasi Bice; e o fosse la conformità de'loro sentimenti, o quella violenza di simpatia che ci forza ad amar l'un oggetto piuttostochè l'altro, Dante, quantunque fanciullo, s'accolse nel cuore la bella immagi

giorno dee dirsi che incominciasse ad esser signoreggiato dalla passione d'Amore. Ma lasciando di parlare degli accidenti della puerizia, dice il Boccaccio, che coll' età moltiplicarono l'amorose fiamme cotanto, che niun' altra cosa gli era piacere, riposo o conforto, se non il vedere quel caro oggetto delle sue affezioni. Quali e quanti fossero poi i pensieri, i sospiri, le lagrime le altre passioni gravissime da lui per questo amore nella giovenile età sostenute, egli medesimo il rac

no

Libro della Vita Nuova non altro dunque significa letteralmente e naturalmente, che Libro della Vita giovanile. Novo, vello per giovanile, giovane si rinvengono di frequente negli antichi Scrittori; e i dodici esempi che qui appresso riporto, credo poter esser bastanti a far persuaso qualunque non per anco lo fosse :

Tutta l'età mia nova
Passai contento, e'l rimembrar mi giova.
Petr., Canz. XII, St. 2.

conta nel presente Libro della sua vita nuo-palmente di quelli, che dal nono trascorseva, e perciò stimo superfluo il ripeterlo. ro per infino al ventesimosesto? E come mai Laonde lasciando di narrare ciò che dall'Au- poteva l' Alighieri intitolar questo Libro la tore stesso è narrato, io dirò solo alcune pa- storia d'un secondo periodo della sua vita role sul titolo del Libro e sulle controver- quando in esso ci dà la storia del periodo sie che fino ad oggi si sono agitate intorno suo primo, della prima età di ragione, che quest'amore di Dante: nel che fare, se an- ei fa cominciare dal suo nono anno, perciocdrò ripetendo alcuni di que'fatti, ed alcuni chè davanti di quello, poco, dice, potersi di quelli argomenti che furono da me posti trovare nella sua memoria ? in campo, allorchè nel Ragionamento filologico-critico sul Canzoniere dell'Alighieri feci la storia de'di lui amori, spero mi verrà di leggieri perdonato, essendo che daranno un qualche peso alle mie asserzioni, e porranno in una qualche luce la verità del mio assunto. Alcuni Filologi non arrivando a investigar la ragione per cui Dante intitolasse Libro della Vita Nuova quest'opuscolo, se ne trasser fuori dicendo, che egli avealo così intitolato, perchè così gli era piaciuto. Altri credendo che per quel titolo avesse voluto indicare la storia d'uno stadio, o d'un periodo di vita che succede ad un altro, ne dedussero, averlo chiamato il Libro della Vita Nuova, o perchè va quivi descrivendo un periodo della sua vita nel quale parvegli di sentire un gran cambiamento, e d'incomin- Nella sua vita nova, idest, nella sua prima ciare un'esistenza novella (e quest'era l'epoca del suo innamoramento con Beatrice); o perchè va descrivendo una piccola parte di quel periodo del viver suo, che incominciò dalla morte di essa Beatrice e che fu per lui una vita diversa, una vita successiva a quella da lui già trascorsa. D'una simile opinione sembra essere stato ancora il Trivulzio, essendochè nella Prefazione alla stampa della Vita Nuova da esso procurata in Milano, disse essere indubitato, che quivi Dante tratti della rigenerazione in lui operata da Amore.

Ma i primi e i secondi andarono assai dilungi dal vero, inquantochè Dante nè pose al suo libro quel titolo a capriccio ed a caso, nè volle per esso indicare un nuovo periodo del viver suo, ovvero una rigenerazione della sua vita. Infatti come mai quello Scrittore, il quale non pubblicò mai cosa che non avesse prima in sè lungamente meditata, po

tea porre ad una sua operetta un titolo senza una giusta ragione, un titolo che non rispondesse esattamente all'argomento in quella trattato? Noi sappiamo che Dante nel suo Convito divide l'umana vita in quattro periodi, che etadi appella: della prima parlando, niuno dubita, ei dice, ma ciascun savio s'accorda in stabilire, che ella dura insino al venticinquesimo anno. Ecco pertanto che il secondo periodo, il secondo stadio dell'umana vita comincia, secondo lo stesso Scrittore, nell'anno ventesimosesto. Ma di quali anni della vita di Dante abbiamo in questo Libretto la storia, se non princi

Questi fu tal nella sua vita nova
Virtualmente, ch'ogni abito destro
Fatto averebbe in lui mirabil prova.
Dante, Purg. XXX, 115.

età. Landino, Com. alla Commedia. Nella sua vita nuova, idest in pueritia. Benvenuto da Imola.

Novo augelletto due e tre aspetta,
Ma dinanzi dagli occhi de’pennuti
Rete si spiega indarno o si saetta.

Dante, Purg. XXXI, 61.

Innocenti facea l'età novella.

Dante, Inf. XXXIII, 88. Dice l'autore che la tenera etade nella quale elli erano, li scusava ec.

lo

L'Ottimo, Com. alla Commedia. sono stato tolto da questa che voi chiamate vita, per gl'inganni della mia novella sposa. Fir. As. 60.

Bello era e fresco, e nella nuova elade.

Boccaccio, Teseide lib. X, St. 69.
Un poco pur la tua novella etade.

Boccaccio, Tes. lib. IV, St. 7.
Per la novella età che pur nove anni
Son queste ruote intorno di lui torte.

Dante, Par. XVII, 80.

E noi in donne ed in età novella
Vediam questa salute ( la gentilezza).

Dante, Canz. XVIII, St. 6.

Se per una parte può far meraviglia, come un significato sì facile e sì naturale non venisse in mente ad alcun di loro, che presero a parlare di questo Libretto Dantesco,

la Vita Nuova prendesse da quelli argomento.

non farà per l'altra meraviglia minore l'in- che egli ebbe sempre verso il buon nome tendere come i seguaci de'Filelfi e de' Bi- di questo sovrano autore, e concedendo pascioni, levando oggi molto arditi la testa, ed |rimente che la Beatrice Portinari sia stata affannandosi a comprovare lo scetticismo di in questo mondo, e potesse esser dotata di cotesti Novatori, asseriscano pertinacemente, pregevoli doti, e forse anche ben conosciuta che la Donna di Dante, come tutte quelle e praticata da Dante per la vicinanza delle degli altri suoi contemporanei, siano una sola loro abitazioni (2), pretende nulladimeno moe identica allegoria: sicchè se loro tu presti strare che la Dantesca Beatrice non sia cofede, se' costretto quasi ad inferirne, che un lei nè alcun' altra donna, ma una femmina gentile e naturale amore nel petto di quei ideale, a bello studio dal Poeta inventata. grandi uomini fosse una cosa del tutto im- Egli perciò si sdegna contro Gio. Boccaccio, possibile. Il buon Canonico Biscioni pensò Benvenuto da Imola, Leonardo Aretino, Cri(come già molto innanzi pensato aveva Ma- stoforo Landino, il Vellutello, il Daniello, rio Filelfo), che la Beatrice di Dante non e tutti gli altri biografi ed espositori di Danfosse una donna vera e reale, e quindi la te, che credettero reali gli amori di lui colla Portinari: Che la Vita Nuova fosse un trat-figlia di Folco Portinari, e pensarono che tato d'amore meramente intellettuale, senza alcun mescuglio di profano, e si raggirasse Ma dappoichè il fantastico edifizio del Bitutta quanta sopra l'allegoria, restando af- scioni incominciò a ruinare per opera del va. fatto esclusa ogni specie di vera storia: Che loroso Dionisi, e dappoichè fu per altri osl'oggetto dell'amore di Dante fosse la Sapien- servato che se un'allegoria era la donna di za, in largo significato presa, e poscia indi- Dante, avrebbonlo dovuto essere pur l'altre viduata alla suprema spezie, o vogliamo dire de'di lui contemporanei, che parlando d'a alla più alta cognizione dell'umano intendi- more tenevano tutti egualmente un mistico mento, alla quale egli pose nome Beatrice: e platonico linguaggio, surse ardito il RosChe l'amore del Poeta significhi lo studio, setti a puntellarlo, imprendendo non solo conforme egli ha di propria bocca confessato nelle Note alla Divina Commedia, ma altresì, nel Convito; la subita sollevazione de'tre spi-e più ampiamente, in un apposito libro (3) riti, vitale, animale e naturale, alla prima a dimostrare, che Beatrice si come Giovanvista della sua donna, siano i contrasti che na, Selvaggia, Laura, Fiammetta ec. altro si sentono in noi nell' accingersi a malage- non erano che una personificazione della Povole impresa, e spezialmente nell'età giova- testà Imperiale, da Dante, Cavalcanti, Cino, nile; il saluto di Beatrice mostri la capacità Petrarca, Boccaccio ec. invocata dominatrice alle Scienze, per esser quelle facilmente cor- e riformatrice d'Italia (4). E dietro alle orrispondenti a chi ha intelligenza, ed è ben me del Biscioni e del Rossetti non mancadisposto ad apprenderle: Che per le diverse rono altri che battessero la stessa via, o piutdonne, che con Beatrice s'accompagnano, si tosto professassero la stessa opinione, dacdebbano intendere le scienze tutte, le quali chè niun novello argomento riuscirono a met della medesima Beatrice sono ancelle; e che tere in campo, da quelli in fuori portati già la morte del Padre di questa donna si possa da que'due loro antesignani. Questo eco recredere essere stata la mancanza del mae-cente di un antico paradosso, rivelando una stro di Dante (1). Tutto questo però confes- frivola tendenza ad abbandonare le vie del sando il Biscioni aver detto per un certo zelo semplice e del vero per voglia di raffigurare

(1) Prefazione alle Prose di Dante , pag. minae Bici filiae suae et uxori Domini SiXXVI e XXXVII. > monis de Bardis reliquit lib. 50 ad floren. » (2) Gli Alighieri abitavano non più di cin-Qui potrebbe da alcuno farsi una domanda, quanta passi lontano da'Portinari, poichè questi avevano le loro case dov'è ora il Palazzo Ricciardi, già de' Duchi Salviati in via del Corso presso il Canto de' Pazzi, e quelli abitavano sulla Piazza di s. Martino, e precisamente in sull' angolo della via che porta a s. Margherita, e le loro case (che più d'una ne possedevano) rispondevano in sulla Piazza de'Donati, altrimenti detta della Rena.

ed è questa: come mai Dante, ch'era tanto innamorato di Beatrice non cercasse di ottenerla in isposa? Si vuol rispondere a ciò: che forse Dante non avrà omesso di tentarlo, ma che la discrepanza delle loro fortune, giacchè Folco era doviziosissimo, (come quegli che con una parte delle sue ricchezze potė fondar lo Spedale di s. Maria Nuova) ne sarà stato probabilmente l'ostacolo.

Beatrice nacque nell' Aprile del 1266, е (3) Dello Spirito Antipapale. dal Testamento di Folco rogato nel 15 Gen- (4) È cosa sicurissima che la donna di naio 1287, e pubblicato dal Richa (Vol. VII,» questo esercito d'amatori era una sola. » p. 229) s'apprende che innanzi cotesta epoca (Rossetti, Com. di Dante, vol. II. pag. 427, ella era stata maritata a Simone de' Bardi.ed altrove).

Ecco la particola del Testamento: Item Do

DANTE. Opere Minori.

70

« ÖncekiDevam »