Dello spirito poetico de' tempi nostri: prolusione al corso di letteratura italiana letta addi 22 gennaio 1877 nella R. Università di TorinoE. Loescher, 1877 - 38 sayfa |
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... abbiamo il nostro ; e il nostro di questo presente secolo non è quello del secolo scorso , e quello non sarà del venturo ; e dentro a questo secolo medesimo , così com'è di parecchi anni ancora lontano dal compimento , si possono vedere ...
... abbiamo il nostro ; e il nostro di questo presente secolo non è quello del secolo scorso , e quello non sarà del venturo ; e dentro a questo secolo medesimo , così com'è di parecchi anni ancora lontano dal compimento , si possono vedere ...
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... abbiamo un altro spirito , e usiamo un altro linguaggio . Certo la poesia ha molto perduto della estensione antica ; ma quanto ell'ha perduto in amplitudine , tanto , per compenso , ha guadagnato in acuità ; ed egli era me- stieri che ...
... abbiamo un altro spirito , e usiamo un altro linguaggio . Certo la poesia ha molto perduto della estensione antica ; ma quanto ell'ha perduto in amplitudine , tanto , per compenso , ha guadagnato in acuità ; ed egli era me- stieri che ...
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... vizio fondamentale di quello che oggi si chiama il realismo . Quando una cosa è divenuta troppo chiara , quando la nozione che noi ne abbiamo è divenuta troppo precisa , la poesia naturalmente se ne allontana ; e poichè la 11 1.
... vizio fondamentale di quello che oggi si chiama il realismo . Quando una cosa è divenuta troppo chiara , quando la nozione che noi ne abbiamo è divenuta troppo precisa , la poesia naturalmente se ne allontana ; e poichè la 11 1.
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... abbiamo stanza , e a cui serbano i tempi la mede- sima sorte ; quando vivamente ci rappresentiamo allo spirito il contrasto di quella luce serena , di quella luce alla cui idea noi irresistibilmente colleghiamo l'idea della vita , e di ...
... abbiamo stanza , e a cui serbano i tempi la mede- sima sorte ; quando vivamente ci rappresentiamo allo spirito il contrasto di quella luce serena , di quella luce alla cui idea noi irresistibilmente colleghiamo l'idea della vita , e di ...
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... abbiamo ve- duto lo scrutatore dare indietro esterrefatto alla vista degli abissi che gli si aprivan dinanzi ; più d'una volta abbiamo veduto l'uomo farsi Gorgone a sè medesimo . E la poesia s'inspirò di queste indagini e di questi ter ...
... abbiamo ve- duto lo scrutatore dare indietro esterrefatto alla vista degli abissi che gli si aprivan dinanzi ; più d'una volta abbiamo veduto l'uomo farsi Gorgone a sè medesimo . E la poesia s'inspirò di queste indagini e di questi ter ...
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Sayfa 28 - L'INFINITO. Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità...
Sayfa 28 - Sovra un rialto, al margine d'un lago Di taciturne piante incoronato. Ivi, quando il meriggio in ciel si volve, La sua tranquilla imago il Sol dipinge, Ed erba o foglia non si crolla al vento, E non onda incresparsi, e non cicala Strider, né batter penna augello in ramo, Né farfalla ronzar, né voce o moto Da presso né da lunge odi né vedi. Tien quelle rive altissima quiete...
Sayfa 28 - Talor m'assido in solitaria parte, Sovra un rialto, al margine d'un lago Di taciturne piante incoronato. Ivi, quando il meriggio in ciel si volve, La sua tranquilla imago il Sol dipinge Ed erba...
Sayfa 35 - E dico nostro, o signori, perchè questa Italia è anche mia, ed io non avrei ardito di prendere tale ufficio, se non fossi più italiano che il mio nome non suona, se tutto anzi non fossi italiano, per lingua, per studii, per affetti.
Sayfa 6 - La lirica, come qualunque creazione artistica, non muore. [...] sono mutati i suoi intendimenti, e ha preso, per rispetto alle cose una situazione nuova in quanto rappresenta quella parte d'idealità che in un dato momento è nello spirito nostro, in quanto è con noi e con la vita nostra in immediata, facile ed intima corrispondenza
Sayfa 16 - ... è sempre l'opra di molti, sebbene un solo v'apponga il nome. Se non che mal s'avviserebbe chi dalla sconcezza e dalla ferità di una letteratura troppo corrente a questi giorni volesse trarre argomento a giudicare del costume e della pubblica morale. Il libro sconcio e il libro tristo non son fatti veramente il più delle volte per dar pascolo adatto...
Sayfa 9 - ... sopprimersi. Ora la poesia vive in gran parte di mistero, ella ha bisogno d'una certa oscurità e di una certa dubbiezza, perché la fantasia non si esercita liberamente se non sulle cose dubbie ed oscure; ell'ha bisogno del mito, perché nel mito integra idealmente e fantasticamente le cose, e perché senza integrazione ideale e fantastica non v'è poesia.