Figure e dottrine nell'opera di DanteFratelli Treves, 1921 - 277 sayfa |
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... cielo è coronata . L'anima piange , sì ancor le n ' duole , E dice : oh lassa me , come si fugge Questo pietoso che m'ha consolata ! 2 ) Dante tratta l'immagine come cosa salda , e alcune delle sue liriche in onore della fi- losofia ...
... cielo è coronata . L'anima piange , sì ancor le n ' duole , E dice : oh lassa me , come si fugge Questo pietoso che m'ha consolata ! 2 ) Dante tratta l'immagine come cosa salda , e alcune delle sue liriche in onore della fi- losofia ...
Sayfa 12
... cielo s'intende , e non solamente sposa , ma suora e figlia dilettissima » ; 3 ) tutto ciò è ben se- condo Platone . E anche per Dante la filo- sofia è amore e sapere , anzi è amore prima che sapere , o , piuttosto , in tanto è sapere ...
... cielo s'intende , e non solamente sposa , ma suora e figlia dilettissima » ; 3 ) tutto ciò è ben se- condo Platone . E anche per Dante la filo- sofia è amore e sapere , anzi è amore prima che sapere , o , piuttosto , in tanto è sapere ...
Sayfa 15
... cielo con gli angioli , e in terra colla mia anima , quando quella gentil donna , di cui feci menzione nella fine della Vita Nuova , apparve pri- mamente accompagnata d'amore agli occhi miei , e prese alcuno luogo nella mia mente . E ...
... cielo con gli angioli , e in terra colla mia anima , quando quella gentil donna , di cui feci menzione nella fine della Vita Nuova , apparve pri- mamente accompagnata d'amore agli occhi miei , e prese alcuno luogo nella mia mente . E ...
Sayfa 18
... dalle intelligenze motrici del terzo cielo : l'amore di Beatrice che nella Vita Nuova trionfa , nel Convivio finisce col soc- 1 ) Vita Nuova , XXXVII - XL . combere ; e ben soccombe , perchè , per quanto 18 LA DONNA GENTILE »
... dalle intelligenze motrici del terzo cielo : l'amore di Beatrice che nella Vita Nuova trionfa , nel Convivio finisce col soc- 1 ) Vita Nuova , XXXVII - XL . combere ; e ben soccombe , perchè , per quanto 18 LA DONNA GENTILE »
Sayfa 27
... cielo con gli angioli e in terra colla sua anima » ! 1 ) D'altra parte , poi- chè la filosofia consolò il poeta nella morte di Beatrice , non da Beatrice stessa potea essere simboleggiata : nessun'altra più adatta a ciò della donna ...
... cielo con gli angioli e in terra colla sua anima » ! 1 ) D'altra parte , poi- chè la filosofia consolò il poeta nella morte di Beatrice , non da Beatrice stessa potea essere simboleggiata : nessun'altra più adatta a ciò della donna ...
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adunque amore appunto Aristotele attiva auctore Guillelmo avea beati beatitudine Beatrice bellezza BERN Boezio Cantico Cantico dei Cantici carità ch'io chè cielo Commedia Consid contem contemplazione Conv Convivio creatura cuore d'Aristotele d'ogni Dante dell'anima desiderio dice Dionigi Areopagita dire divina Divina Commedia donna gentile dovea ecco esso eterna felicità Figure e dottrine fiori Goffredo d'Auxerre grazia insieme l'amore l'anima l'uomo luce luogo Maria Matelda mente mistico mondo mortalità morte moto nuovo occhi opera pace Parad paradiso terrestre parole pensiero perfetta perfezione perocchè Platone poema poeta preghiera Purg quod raggio ragione rappresentare realtà san Bernardo san Pier Damiano san Tommaso Santo scienza sentimento della natura Serm soave sovrattutto spirito Summa theol super Missus suprema templativa umana vangelo di Luca veder Vedi Verbo Vergine verso Virgilio virtù morali visione viva XXXI zione ZUCCANTE καὶ
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Sayfa 94 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Sayfa 166 - Dell'universo in sin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso l'ultima salute.
Sayfa 43 - L'ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce s: Ricominciò: Noi semo usciti fuore Del maggior corpo al ciel, ch'è pura luce; Luce intellettual piena d'amore, *> Amor di vero ben pien di letizia, Letizia che trascende ogni dolzore.
Sayfa 236 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Sayfa 211 - Poi cominciò: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo, e dentro ad esso Distinse tanto occulto e manifesto, Non poteo suo valor si fare impresso in tutto l' universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Sayfa 43 - Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda, Poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo, Che solo il suo Fattor tutta la goda.
Sayfa 170 - Sì che il sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani : Vedi Beatrice con quanti Beati Per li miei preghi ti chiudon le mani." Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell' orator, ne dimostraro Quanto i devoti preghi le son grati. Indi all' eterno lume si drizzaro, Nel qual non si de' creder che s' invii Per creatura l
Sayfa 221 - Quell' esser parte, per diverse essenze Da lui distinte e da lui contenute. Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da se hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me sì com' io vado Per questo loco al ver, che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado. Lo moto e la virtù de' santi giri, Come dal fabbro 1' arte del martello , Da' beati motor...
Sayfa 45 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Sayfa 178 - L' ardor del desiderio in me finii. Bernardo m'accennava, e sorrideva, Perch' io guardassi in suso; ma io era Già per me stesso tal qual ei voleva; Chè la mia vista, venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell'alta luce, che da sé è vera. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che il parlar nostro, ch' a tal vista cede, E cede la memoria a tanto oltraggio.