FRANCESCO ACCOLTI. Celebre giurisconsulto, nato in Arezzo circa il 1418, da Michele, e da Margherita Roselli. Fu eziando al servizio di Francesco Forza, duca di milano, col carattere di Segretario. Morto a' bagni di Siena nel 1483.

LUIGI PULCI. Nate nel 1432; morto nel 1487. Autore

del Morgante Maggiore. In quanto allo stile delle sue poesie liriche, la purità della lingua, in mezzo alle barbarie del suo secolo, gli meritarono l' onore di essere annoverato tra i padri della lingua italiana. LORENZO DE' MEDICI. Detto il Magnifico. Nacque nel 1448, e successe nel 1469 a suo padre Pietro nel governo della repubblica fiorentina. Avea per maestri nelle lettere: Gentile d'Urbino, Cristoforo Landino, Argiropulo e Marsilio Ficino. Sposava nell' anno suddetto Clarice figlia di Giacobbe Orsini, uno de' più potenti Signori di Roma. Oltre lo studio della filosofia platonica, coltivò la poesia italiana. Mori alla sua campagna di Carreggi agli 8 aprile 1492, tra le braccia di A. Poliziano e di Pico della Mirandola, i due più cari de' suoi amici.

MATTEO MARIA BOJARDO. Conte di Scandiano. Nacque verso il 1434 probabilmente in Scandiano nel Reggiano da nobile famiglia, la quale teneva varj feudi in questo territorio, e specialmente quello di Scandiano, ad essa ricaduta per investitura fattale da Nicolò III, duca di Ferrara, dopo averne spogliato Giberto Fogliani per esser reo di ribellione, intorno al 1423. Fu tra coloro, che nel 1469 furono destinati all' incontro di Federico III, quando questi, avviato a Roma, passò per Ferrara; ed accompagnò il duca Borso a Roma nel 1471, viaggio fatto da lui per ricevere da Paolo II l'investitura di Ferrara, e la rosa d'oro. Nel 1478 ebbe il governo di Reggio, e 1481 il capitanato di Modena, di dove torno al governo di Reggio fino al 1494, l'anno della sua morte. Oltre all' Orlondo innamorato, compose vaghissimi sonetti in lingua volgare, e belle egloghe latine, e va meritamente annoverato fra i principali letterati del suo tempo.

LODOVICO SANDEO. Ferrarese. Fratello del celebre canonista Felino Sandeo. Amato dalla casa d'Este, e principalmente dal duca Borso. Concittadino e famigliare del Tibaldeo. Morì di peste nel 1482. BERNARDO DA MONTALCINO. Maestro Bernardo Illicino, o da Montalcino nel Contado di Siena. Dottore in Medicina valentissimo, e Poeta non mediocre, il quale fiori circa il 1470.

PANDOLFO COLLENUCCI da Pesaro. Cavaliere, e Dottor di legge. Oltre all' Istoria de' Rè di Napoli,

scritta da lui per compiacere ad Ercole I. Duca di Ferrara, ed altri trattati in lingua latina e volgare, compose vaghe rime italiane. Fiori egli circa il 1480. BERNARDO ACCOLTI. Aretino. Figliuolo di Benedetto, primo Segretario della Repubblica fiorentina, e celebre Istorico. Nipote di Francesco Accolti. Uomo dottissimo e rinomato dell' età sua; appellato: l' Unico Aretino. Fiori circa il 1480; ed arrivò infino a' tempi del fiorire dell' Ariosto che nel suo Furioso l' appella: Il gran lume l'unico Aretino. ANTONIO CORNAZZANO. In tutte le antiche edizioni delle sue Rime vien chiamato Piacentino. Soltanto il Superbi, ed il Baruffaldi l' annoveranno come Ferrarese. Oltre le sue Rime liriche scrisse un Trattato in terze rima intitolato: De Re militari. Fiori circa il 1480.

FRANCESCO CEI. Fiorentino. Uno de de miglioni poeti lirici del Secolo XV. Stimato in quel secol quanto Petrarca nel suo. Dal Varcchi allo stesso Petrarca antiposto. Fiori circa il 1480. ANTONIO TIBALDEO. Medico ferrarese. Poeta latino e toscano. Capo dello stile del secole XV. Fiori circa il 1480. Morì dopo il 1227. CARITEO. Secondo il Quadrio nato a Barcellona in Ispagnia, ma visse abitualmente in Napoli. Membro della celebre Academia di Pontano, e intimo amico di Sannazaro. Morì dopo il 1509. Fiori circa il 1480. CANDIDO MILANESE. Secondo il Crescimbeni: Pietro Candido Decembre da Vigerano, chiamato il Milanese, perchè abitò sempre in Milano, ove insegnò la lingua greca e latina. Oratore, Istorico e Poeta laureato. Mori ottuagenario, e fiori circa il 1480. AGOSTINO DA URBINO. Agostino Staccoli da Urbino. Figliuolo di Serafino, celebre avvocato consistoriale. Ambasciatore di Guido da Montefeltre, Duca di Urbino a Innocenzio VIII nel 1485. Uno de' migliori Rimatori del Sec. XV. Fiori circa il 1485. ANTONIO FORTEGUERRI. Figliuolo di Domenico, e Canonico della Cattedrale di Pistoja. Per le sue poesie volgari ed altre sue nobili qualità si guadagnò la stima e l'amore di molti, e particolarmente del Cardinal di Siena, suo parente, poi Papa col nome di Pio III. Morì nel 1522. Fiori nel 1490. FRANCESCO CIECO. Ferrarese. Conosciuto per questo cognome pel difetto della vista. Uomo letterato, e degno dottore nelle leggi. Poeta latino e volgare ed autore d'un Romanzo intitolato: il Mambriano. Mori in Ferrara nell' entrare del Secolo XVI. GIROLAMO BENIVIENI. Fiorentino. Amico di Giovanni Pico Mirandolino, dal cui felicissimo ingegno

egli avea un ampio comento sopra la sua Canzone del celeste Amore. Mori a Firenze nella soverchia età di anni 79. Fiori circa il 1490. SERAFINO DALL' AQUILA, detto Serafino Aquilano. Poeta lirico riputatissimo ne' tempi suoi. Emulatore e Imitatore del Tibaldeo. Nacque nel 1466 e mori in Roma nel 1500.

BERNARDO BELLINCIONI. Nacque a Firenze. Passò alla corte di Lodovico il Moro duca di Milano, da qual principe fù molto amato, e distinto in guisa, ch' ei fu da lui coronato di alloro. Prima ch' al servigio dello Sforza, fu a quello di Mons. Lodovico Gonzaga, e di Nicolò da Coreggio. Mori in Milano nel 1491.

RUSTICO ROMANO. È ignota l'epoca della nascita e della morte di questo Poeta. È certo però che visse al tempo di Ferdinando I. di Napoli, al qual principe dedicò nel 1492 un volume de' suoi scritti col titolo di: Perleone.

GIOVANNI PICO. Figliuolo di Giovanni Francesco, Conte della Mirandola. Uomo di tale bellezza del corpo, candidezza dell' animo, e nobiltà dell' intteletto, che nel breve spazio della sua vita (vivendo soli anni trentadue), acquistò egli il titolo di Fenice. Mori in Firenze nel 1494.

ANGELO POLIZIANO. Angelo Ambrogini da Monte Pulciano, detto Angelo Poliziano. Nato nel 1454. Ingegno maroviglioso. Poeta, latino e volgare. Uno de' primi Ristoratori della lingua italiana. Autore delle Stanze per la Giostra di Giulano de' Medici e della leggiadra favola d' Orfeo. Lirico stimato. Mori nel 1494. JACOPO SANNAZARO. Figliuolo di Cola Sannazaro, e di Masella Santomagno. Pavese, d'origine salernitano. A vicende Guerriere e letterato. Autore della rinomata Arcadia. Nacque nel 1458. Mori in Napoli nel 1532.

GIOVANNI BRUNO. Poeta riminese, il quale fiori al chiudersi del secolo XV.