Istorie italiane del secolo xiiidedication, 1854 - 253 sayfa |
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... credere la nostra presente favella sia stata volgare anche in tempo degli antichi Latini , sparsa delle parole , che ancora riceviamo nell'uso presente , ma che non ritroviamo ne ' libri ; e che con la natural mutazione delle cose e col ...
... credere la nostra presente favella sia stata volgare anche in tempo degli antichi Latini , sparsa delle parole , che ancora riceviamo nell'uso presente , ma che non ritroviamo ne ' libri ; e che con la natural mutazione delle cose e col ...
Sayfa 48
... al suo servigio , Con l'affermar che fa credere altrui . Ed egli a me : Tu lasci tal vestigio , Per quel ch'io odo , in me , e tanto chiaro , Che Lete nel può torre , nè far bigio . Ma se le tue parole or ver giuraro . Dimmi 48.
... al suo servigio , Con l'affermar che fa credere altrui . Ed egli a me : Tu lasci tal vestigio , Per quel ch'io odo , in me , e tanto chiaro , Che Lete nel può torre , nè far bigio . Ma se le tue parole or ver giuraro . Dimmi 48.
Sayfa 91
... credere fosse giunta « < opportuna alla gloria d'entrambi , e forse alla loro innocenza la morte ! Tempo era che Dante ad altro che ad amorose contempla- zioni indirizzasse l'ingegno , e per altro appren- desse a palpitare che per ...
... credere fosse giunta « < opportuna alla gloria d'entrambi , e forse alla loro innocenza la morte ! Tempo era che Dante ad altro che ad amorose contempla- zioni indirizzasse l'ingegno , e per altro appren- desse a palpitare che per ...
Sayfa 102
... credere che le fossero tutte una ben povera cosa . Venne Carlo Magno , ed alcun movimento ebbero l'arti1 ; non tanto però che non ripiombassero , come cadaveri galvanizzati , nella loro primitiva morte nel secolo decimo , nel quale anzi ...
... credere che le fossero tutte una ben povera cosa . Venne Carlo Magno , ed alcun movimento ebbero l'arti1 ; non tanto però che non ripiombassero , come cadaveri galvanizzati , nella loro primitiva morte nel secolo decimo , nel quale anzi ...
Sayfa 252
... credere che Gostanza avesse avuto mano in questa morte , e che gli avesse temperato un veleno ; ma la gran Gostanza , come l'appella l'Allighieri , tanto discosta dall'indole iniqua del marito , quanto la luce è dalle tenebre distinta ...
... credere che Gostanza avesse avuto mano in questa morte , e che gli avesse temperato un veleno ; ma la gran Gostanza , come l'appella l'Allighieri , tanto discosta dall'indole iniqua del marito , quanto la luce è dalle tenebre distinta ...
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adunque ajuti alcuno Allighieri allora amore Arrighetto Arrigo assai avesse avrebbe Barbagia Barone battaglia di Campaldino Beatrice bella Bindo Bondone buon Cacciaguida canto canzone casa ch'egli ch'io chè chiama chiesa chiostro cielo Cimabue colla Corso Donati cuore d'amore Dante decimoterzo detto dice Dino Compagni dire Divina Commedia dolore donna ebbe erano fanciullo Farinata favella figliuolo fiorentino Firenze Folco Portinari Forese Francesco gentile giorno Giotto giovinetta Gostanza greca Guido Cavalcanti Guinicelli innanzi Italia italiana l'Allighieri lasciò latino leggiadre lingua Madonna maestro mano massimamente Salerno medesimo mente messer Corso messer Folco messer Simone monistero morte Nicolò Tommaseo Nuova occhi padre Paradiso parlare parole Pelasghi pensiero perocchè Pian di Scò Piccarda Donati pittura poesia poeta popolo Portinari poscia poteva Purgatorio rime Rosellino della Tosa sagrestana Santa Chiara secolo Sicilia sonetti sorella stava storia Tancredi tosto tratto uomo vedere venne venuto versi Vespignano volgare Zanobi
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Sayfa 49 - Li dolci detti vostri Che, quanto durerà l'uso moderno, Faranno cari ancora i loro inchiostri. O frate, disse, questi ch' io ti scemo Col dito (e additò uno spirto innanzi), Fu miglior fabbro del parlar materno.
Sayfa 60 - Elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l'andai cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti, che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: « Ella non parea figliuola d'uomo mortale, ma di deo...
Sayfa 71 - Salute in lor signor, cioè Amore. Già eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella n'è lucente, Quando m'apparve Amor subitamente, Cui essenza membrar mi da orrore. Allegro mi sembrava Amor, tenendo Mio core in mano, e nelle braccia avea Madonna, involta in un drappo, dormendo.
Sayfa 59 - D'allora innanzi dico che Amore segnoreggiò la mia anima, la quale fu sì tosto a lui disponsata, e cominciò a prendere sopra me tanta sicurtade e tanta signoria per la vertù che li dava la mia imaginazione, che me convenia fare tutti li suoi piaceri compiutamente.
Sayfa 85 - E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire : « Or non sai ? la tua mirabile donna è partita di questo secolo...
Sayfa 57 - ... suoi atti gentilesca e piacevole molto, con costumi e con parole assai più gravi e modeste che il suo picciolo tempo non...
Sayfa 85 - ... errare che fece la mia fantasia apparvero a me certi visi di donne scapigliate, che mi diceano : « Tu pur morrai » . E poi dopo queste donne m'apparvero certi visi diversi e orribili a vedere, li quali mi diceano :
Sayfa 158 - Tant' è a Dio più cara e più diletta La vedovella mia, che tanto amai, Quanto in bene operare è più soletta; 32 Ché la Barbagia di Sardigna assai Nelle femmine sue è più pudica Che la Barbagia dov
Sayfa 85 - ... cominciai a piangere fra me stesso di tanta miseria. Onde, sospirando forte, dicea fra me medesimo: « Di necessitade convene che la gentilissima Beatrice alcuna volta si muoia...
Sayfa 86 - Morte, vieni a me, e non m'essere villana, però che tu dei essere gentile, in tal parte se' stata ! Or vieni a me, che molto ti desidero ; e tu...