LE POESIE LIRICHE DI DANTE ALIGHIERI TRATTE DALLA VITA NUOVA, DAL CONVITO, E DALLE MIGLIORI RACCOLTE DELLE SUE RIME. RIME DELLA VITA NUOVA. SONETTO PRIMO. Chiede agli amanti la spiegazione d'un sogno. A ciascun' alma presa, e gentil core, Già era quasi, ch' atterzate l'ore Allegro mi sembrava Amor, tenendo Poi la svegliava, e d'esto core ardendo Lei paventosa umilmente pascea; Appresso gir lo ne vedea piangendo. 1 Acciò che mi rispondano il loro parere. SONETTO II'. Piange la lontananza di Beatrice. O voi, che per la via d' Amor passate, S' egli è dolore alcun, quanto 'l mio grave: E poi immaginate, S'io son d'ogni dolore ostello e chiave. Amor, non già per mia poca bontate, Ma per sua nobiltate, Mi pose in vita sì dolce e soave, Ch'i' mi sentia dir dietro spesse fiate: Così leggiadro questi lo cor ave? Ora ho perduta tutta mia baldanza, Che si movea d'amoroso tesoro ; In guisa, che di dir mi vien dottanza : Sicchè, volendo far come coloro Che per vergogna celan lor mancanza, Di fuor mostro allegranza, E dentro dallo cor mi struggo, e ploro. 1 Benchè v'intrecci sei ettasillabi, Dante il chiama Sonetto. |