Opere poetiche, con note di diversi, 1. ciltBaudry, 1836 |
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Sayfa 11
... quei tempi di turbolenze e di dissensioni fosse assai frequente l'apporre falsi delitti , e che et Curie nostre factam super eo et ex eo quod ad aures nostras et ipsius Curie nostre pervenerit fama publica precedente , quod cum ipsi et ...
... quei tempi di turbolenze e di dissensioni fosse assai frequente l'apporre falsi delitti , e che et Curie nostre factam super eo et ex eo quod ad aures nostras et ipsius Curie nostre pervenerit fama publica precedente , quod cum ipsi et ...
Sayfa 25
... quei tempi vastissima , che vi s'incontra , per cui Dante è stato detto a ragione profondo teologo non meno che filosofo ingegnoso , poichè egli mostra di aver appreso quanto in quelle scienze poteasi allora apprendere , e con ...
... quei tempi vastissima , che vi s'incontra , per cui Dante è stato detto a ragione profondo teologo non meno che filosofo ingegnoso , poichè egli mostra di aver appreso quanto in quelle scienze poteasi allora apprendere , e con ...
Sayfa 54
... quei prova sua virtute ; 1 Parla il Poeta . 2 Parla Iddio . 3 Si vede qui che Dante sin dall ' età giovanile aveva con- cepito l'idea del suo gran poema . 4 Torna a parlare il Poeta . Che gli avvien ciò , che gli dona salute ; 54 LE POESIE.
... quei prova sua virtute ; 1 Parla il Poeta . 2 Parla Iddio . 3 Si vede qui che Dante sin dall ' età giovanile aveva con- cepito l'idea del suo gran poema . 4 Torna a parlare il Poeta . Che gli avvien ciò , che gli dona salute ; 54 LE POESIE.
Sayfa 120
... quei che dal ciel quarto non si parte , Le dà l'effetto della mia desira ; Ancor quel bel pianeta di Mercuro Di sua vertute sua loquela tinge ; E'l primo ciel di se già non l ' è duro . Colei che ' l terzo ciel di se costringe , Il cor ...
... quei che dal ciel quarto non si parte , Le dà l'effetto della mia desira ; Ancor quel bel pianeta di Mercuro Di sua vertute sua loquela tinge ; E'l primo ciel di se già non l ' è duro . Colei che ' l terzo ciel di se costringe , Il cor ...
Sayfa 121
... dopo Beatrice , egli non amò che una giovane Lucchese , nominata Gentucca . Qui parla Bologna , e in quei tempi le donne non soleano viaggiare . di SONETTO XLI . Per malattia della sua donna : dialogo AMOROSE E MORALI . 121.
... dopo Beatrice , egli non amò che una giovane Lucchese , nominata Gentucca . Qui parla Bologna , e in quei tempi le donne non soleano viaggiare . di SONETTO XLI . Per malattia della sua donna : dialogo AMOROSE E MORALI . 121.
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alcun Allor altra altrui Amor anima appresso Arno assai avea Barbariccia Beatrice bella Benvenuto da Imola Bertramo dal Bornio biltà Boccaccio bolgia CANTO Canz Canzone cerchio ch'è ch'ei ch'io chiama ciascun cielo collo colui comentatori CONV convien cotal cotanto d'Amore d'ogni Dante DANTE ALIGHIERI dice dinanzi dissi dolce dolente dolor donna duca duol Eneide fece figliuolo Firenze Flegiàs fugge gente gentil gran gridò guarda Inferno intelletto l'anima lasso latino luogo maestro medesimo mente Michel Zanche mira mondo morte mostra occhi omai onore ottavo cerchio parea parlar parole passo paura pensier Perocchè piangendo pianto piè pietà pietosa poco POESIE LIRICHE Poeta porta Poscia quivi ragione Rime rispose sento settimo cerchio sì ch Sicchè signore SONETTO sospiri sovra spirto terra tosto trista vede veder veggio vertù vidi Villani Virgilio virtù viso volse volte
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Sayfa 274 - Vuolsi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare. Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d' ogni luce muto, Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto.
Sayfa 332 - Non era ancor di là Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato. Non frondi verdi, ma di color fosco ; Non rami schietti, ma nodosi e involti ; Non pomi v
Sayfa 248 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...
Sayfa 61 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Sayfa 280 - Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 420 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Sayfa 293 - Quest' è colei, eh' è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto e mala voce. Ma ella s' è beata, e ciò non ode : Con 1' altre prime creature lieta Volve sua spera, e beata si gode.
Sayfa 396 - Bolle 1' inverno la tenace pece A rimpalmar li legni lor non sani, Che navicar non ponno, e in quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece; Chi ribatte da proda, e chi da poppa; Altri fa remi, ed altri volge sarte; Chi terzeruolo, ed artimon rintoppa: Tal, non per fuoco, ma per divina arte Boi Ila laggiù so una pegola spessa Che inviscava la ripa da ogni parte. I' vedea lei, ma non vedeva in essa Ma' che le bolle che il bollor levava, E gonfiar tutta,...
Sayfa 279 - Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e ciò sa il tuo dottore!
Sayfa 352 - Faccian le bestie Fiesolane strame Di lor medesme, e non tocchin la pianta, S...