CantiTedeschi & Figlio, 1892 - 109 sayfa |
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Giacomo Leopardi Ferruccio Martini. Proprietà letteraria . VERONA 1892 - - STAB . G. CIVELLI . I Canti del Leopardi ànno ora mai tanti e così.
Giacomo Leopardi Ferruccio Martini. Proprietà letteraria . VERONA 1892 - - STAB . G. CIVELLI . I Canti del Leopardi ànno ora mai tanti e così.
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Giacomo Leopardi Ferruccio Martini. I Canti del Leopardi ànno ora mai tanti e così pregevoli commenti che un commento ... anno a leggere nelle scuole , è questo un ardimento necessario agl ' insegnanti , i quali debbono por- gere ai ...
Giacomo Leopardi Ferruccio Martini. I Canti del Leopardi ànno ora mai tanti e così pregevoli commenti che un commento ... anno a leggere nelle scuole , è questo un ardimento necessario agl ' insegnanti , i quali debbono por- gere ai ...
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... anno pubblicò le canzoni All ' Italia e Sopra il mo- numento di Dante , dedicandole al Monti , che già aveva impa- rato a stimare suo « principe » , tenendosene « suddito ... come amatore quale che sia delle lettere » . 4 Queste liriche ...
... anno pubblicò le canzoni All ' Italia e Sopra il mo- numento di Dante , dedicandole al Monti , che già aveva impa- rato a stimare suo « principe » , tenendosene « suddito ... come amatore quale che sia delle lettere » . 4 Queste liriche ...
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... anno di sacrificio ineffabile : stette tutto il '19 senza leggere . Riposavano gli occhi , non il pensiero , che si volse triste e profondo sugli uomini e sulle cose . Gl ' Idilli , pubblicati sol- tanto alcuni anni di poi , 2 ne sono ...
... anno di sacrificio ineffabile : stette tutto il '19 senza leggere . Riposavano gli occhi , non il pensiero , che si volse triste e profondo sugli uomini e sulle cose . Gl ' Idilli , pubblicati sol- tanto alcuni anni di poi , 2 ne sono ...
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... anno prima ( No- bili , 1824 ) le canzoni All'Italia , Sopra il monumento di Dante e Ad Angelo Mai insieme con sette di nuove : Nelle nozze della sorella Pao-- lina , A un vincitore nel pallone , Bruto minore , Alla primavera , Ul- timo ...
... anno prima ( No- bili , 1824 ) le canzoni All'Italia , Sopra il monumento di Dante e Ad Angelo Mai insieme con sette di nuove : Nelle nozze della sorella Pao-- lina , A un vincitore nel pallone , Bruto minore , Alla primavera , Ul- timo ...
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Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
affetto All'Italia allor amore Angelo Mai animo ànno antichi bella brama Bruto minore canto di Saffo Canz canzone Carducci celeste ch'è cielo conforto cuore d'amore desti diletto dolce dolore donna Emilio Costa endiadi Erebo ermo età fato festa figli figliuoli Foscolo fuggitivo furor Geltrude genti GIACOMO LEOPARDI gioia Giordani giorno giovinezza gloria Grecia Iliade intaminato Italia l'armi l'Italia lacrimoso leggiadro Leopardi lode luna mente misera mondo Monti monumento di Dante morire mortale morte natura nozze della sorella occhi padre passato passero solitario patria pensiero Petr Petrarca petto piacer pianto poeta Purg Recanati Ricorda rutene SABATO DEL VILLAGGIO selva sembianze sentimento Sepolcri sereno silenzio Silvia Simonide soave sogno sorella Paolina sovra speme speranza Spirto gentil strofe Studio su G. L. suol suono sventura terra triste Ultimo canto vampa d'amor vecchiezza Vedi versi vincitore nel pallone Virgilio virtù vivere volve
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Sayfa 60 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il...
Sayfa 88 - Tu pria che l'erbe inaridisse il verno, da chiuso morbo combattuta e vinta, perivi, o tenerella. E non vedevi il fior degli anni tuoi; non ti molceva il core la dolce lode or delle negre chiome, or degli sguardi innamorati e schivi; né teco le compagne ai dì festivi ragionavan d'amore.
Sayfa 86 - O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi?
Sayfa 32 - Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella. Chi di te parla o scrive, Che, rimembrando il tuo passato vanto, Non dica: già fu grande, or non è quella!
Sayfa 76 - Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna; e tu che spunti Fra la tacita selva in su la rupe, Nunzio del giorno; oh dilettose e care Mentre ignote mi fur l'erinni e il fato, Sembianze agli occhi miei; già non arride Spettacol molle ai disperati affetti. Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de...
Sayfa 65 - Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima, sarà spenta. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno né fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso.
Sayfa 29 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 77 - Noi l'insueto allor gaudio ravviva Quando per l'etra liquido si volve E per li campi trepidanti il flutto Polveroso de' Noti, e quando il carro, Grave carro di Giove a noi sul capo Tonando, il tenebroso aere divide. Noi per le balze e le profonde valli Natar giova tra...
Sayfa 98 - Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte Ingenerò la sorte. Cose quaggiù sì belle Altre il mondo non ha, non han le stelle. Nasce dall'uno il bene, Nasce il piacer maggiore Che per lo mar dell'essere si trova: L'altra ogni gran dolore, Ogni gran male annulla.
Sayfa 93 - Folgori, nembi e vento. O natura cortese, Son questi i doni tuoi, Questi i diletti sono Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena È diletto fra noi. Pene tu spargi a larga mano; il duolo Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto Che per mostro e miracolo talvolta Nasce d'affanno, è gran guadagno.