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rinunzio interamente per mio. Tanta è la varietà e la complicazione delle idee che ci si spiegheranno innanzi, tante sono le cose da dirsi tutt' insieme, e le pruove da schierarsi quasi in una vista, che mi è paruto talvolta al di sopra di ogni umano potere, non che del mio sì scarso, il chiaramente esporre ciò che chiaramente vedeva. L'aver sentita tutta la forza di questa difficoltà mi ha fatto studiar l'ordine più che qualunque parte del mio lavoro. Per render meno interrotto il corso delle idee, avrei voluto rinunziare al sussidio delle note, ma esse erano indispensabili; avrei voluto farne almeno pochissime, ma la materia ne esigeva molte; in tal caso ho cercato nella loro disposizione il rimedio. Ho perciò diviso le note che assistono il discorso in due classi: quelle che sono più collegate col testo si avranno sempre a piè di pagina; le altre che ne sono come le appendici si ritroveranno al termine del volume; ma verranno indicate ai luoghi da cui dipendono, affinchè considerate una col ragionamento contribuiscano a renderne più profittevole la lettura. Tra le note di questa seconda classe saran poste ancora le autorità che dan sostegno a cose di rilievo, nel discorso indicate.

Calunnierei la mia opera se dicessi che tutt'i difetti qui sopra enumerati macchiano l'intera tela del mio lavoro. Tali di essi predominano qua e tai colà, secondo che l'uopo gli ha menati. E posso anche dire che per lunghissimi tratti non compajono affatto, dove s'intrusero forse altre macchie ch'io non giungo a vedere.

La libertà storica e critica, con cui qui si parla della Chiesa Romana e de' suoi gerarchi, potrà per avventura esser giudicata da taluni un altro peccato, e il più

capitale, da sigillare il numero de' sette. Ma questo, che mi verrà di leggieri imputato dallo zelo di alcuno, mi sarà volentieri assoluto dalla perspicacia di altri, al solo riflettere che questo è più difetto della materia che dello scrittore; essendo impossibile chiamare a disamina un argomento pari a quello che ci è innanzi, senza usare franchezza di linguaggio. E quantunque, ben lungi dall' essere irriverente per la Cattolica Chiesa, io sia anzi desideroso di onorarla, nondimeno mi è convenuto spessissimo, a far sentire la forza degli argomenti de' nemici suoi, pormi al luogo di costoro, e adottarne lo spirito e la favella. Senza ciò, sarebbesi di assai minuita l'evidenza delle cose che considereremo, a discapito del trattato e del trattatista, il quale, quando non avesse provato appieno, ma solo allegato a metà, avrebbe corso il pericolo di esser chiamato audace assertore, e calunniator maligno, da que'medesimi a cui per eccesso di rispetto avesse voluto risparmiare il rammarico di sentir rammentar le colpe che lor furono apposte.

Il mettere in vista le opinioni esagerate e i tentativi arditi a cui la Chiesa Latina dovè far petto, farà in certo modo la scusa di quel rigore soverchio che la spinse a prolungata crudeltà. Posta nell'alternativa o di cedere o di assaltare, questo le parve miglior rimedio di quello....rimedio peggior del male! Infierì per non perdere la sua autorità, e la perdè appunto perchè infieri. Il suo potere derivava dal suo credito, e quel ch' ella fece per accrescere il potere le scemò il credito.

Ho volentieri posto fuori di mia competenza le discussioni intorno al dogma; e quando di esse fo motto, non intendo ragionare de' veri falli di chi è tenuto in

fallibile, ma di quelli bensì che gli furono attribuiti, o da' suoi oppositori o da' suoi fautori medesimi. Il lume in cui presenterò le loro opinioni sarà qual deve attendersi dal mio assunto, il quale mi porta a mettere in veduta le forze segrete che, preparando una caduta strepitosa, ivan rodendo a poco a poco la base su cui parea star sì fermo il gigantesco colosso del poter papale. A far sorgere fuori delle ombre la principal lima sorda che l'andò, non avvertita, attenuando, bisognava non farsi rattenere da que' riguardi che, facendo dire e non dire le cose, sceman loro luce ed evidenza.

Dal nostro argomento sorgerà una scuola a coloro che presiedono a' popoli, la quale gli avvertirà di far più caso della pubblica opinione. Quando questa dall' armata violenza è repressa, par che si ammuti....silenzio tremendo! allora appunto favella di più: finge sonno ma vigila, simula riposo ma lavora; e non mai si arresta finchè, sentendo la maturità del preparato momento, rovescia gli ultimi ostacoli, e, con un salto impetuoso, tocca la desiderata meta.

Nel porre in aperto le occulte cagioni che prepararono quel grande evento il quale distrasse dal romano ovile una buona metà della santa greggia, ognun sentirà che quel dominatore il quale, obbliando la sua verace missione, in vece di stender la mano ai figli che gemono, preferisce calcare il piede sui servi che reclamano, sebbene possa ottenere un trionfo temporaneo, si prepara in quello una lunghissima serie di rovine nella sua discendenza, ad evitar la quale ogni rimedio divien poi vano.

Chi nel passato sa leggere l'avvenire, allo scorgere

che la disumana Polizia di San Domenico, e l'attivissima Gendarmeria di Sant' Ignazio, e l'esercito sanguinario de' crocesegnati spediti a danno degli stessi fedeli, e i fratelli attizzati contro i fratelli da chi si diceva lor padre, e le giornate orrende di Tolosa, e la tremenda notte di San Bartolomeo, e le carceri e le torture e le mannaje e i roghi, furono i veri produttori di quel cambiamento di cose che tanto a Roma tolse di quel che avea, e sì poco le lascia di quel che ha, vedrà assai chiaro che le stesse cagioni debbon produrre gli stessi effetti.

Specchio assai luminoso ci sarà dalle seguenti Disquisizioni posto dinanzi ; specchio che, offuscato dalla polvere dell'età e coperto dal velo del mistero, celò, per parecchi secoli, arcani di gran momento, di cui il mondo vide gli effetti e ignorò in gran parte l'origine; specchio che, per mano della Storia e della Critica, tratto dal velo e terso dalla polvere, uscirà come un magico riverbero a presentare, nelle successive scene di una novella Apocalisse, la soluzione de' più difficili e più importanti problemi, che la ragion politica, la dommatica, la storica e la letteraria di tutt'i paesi europei, possano mai all'altrui considerazione proporre.

Errori di stampa più notabili, che s'incontrano in questo volume.

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