Canti scelti, batracomiomachia ed Estratto dal paralipomeni con commenti del Raffaello FornaciariG. Barbèra, 1895 - 240 sayfa |
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... Petr . , Rime , II , son . 29 : i begli occhi Onde useir già tante amorose punte » e I , son . 174 : Nè l'arme mia punta di sdegni spezza . » Cfr . anche le seg . frasi latine . Cic . , Arch . , 11 : animum glorice stimulis concitat ...
... Petr . , Rime , II , son . 29 : i begli occhi Onde useir già tante amorose punte » e I , son . 174 : Nè l'arme mia punta di sdegni spezza . » Cfr . anche le seg . frasi latine . Cic . , Arch . , 11 : animum glorice stimulis concitat ...
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... Petr . , Rim . , I , 25 : « Perchè cantando , il duol si di- sacerba . >> 65-66 . Sempre vivete , o care ec . Lo Straccali spiega vivete come in- dicativo siete ancora in vita . » Io inclinerei a vedervi piuttosto un imperativo ...
... Petr . , Rim . , I , 25 : « Perchè cantando , il duol si di- sacerba . >> 65-66 . Sempre vivete , o care ec . Lo Straccali spiega vivete come in- dicativo siete ancora in vita . » Io inclinerei a vedervi piuttosto un imperativo ...
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... Petr . ( Spirto gen- til , ec . ) : quell'anime leggiadre Che locata l'avean là dov'ell ' era . » 77. Qualche novella , qualche notizia ; ai vostri lidi , ai paesi oltramon- dani . Petr . , canz . cit .: Quanto v'aggrada , se gli è ...
... Petr . ( Spirto gen- til , ec . ) : quell'anime leggiadre Che locata l'avean là dov'ell ' era . » 77. Qualche novella , qualche notizia ; ai vostri lidi , ai paesi oltramon- dani . Petr . , canz . cit .: Quanto v'aggrada , se gli è ...
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... Petr . ( Canz . Spirto gentil , ec . ) : << se il popol di Marte Devesse al proprio onore alzar mai gli occhi , ec . » 92. costei , che sì meschina , ec . L'Italia , alla morte di Dante era meschina , cioè , come spiega il Castagnola ...
... Petr . ( Canz . Spirto gentil , ec . ) : << se il popol di Marte Devesse al proprio onore alzar mai gli occhi , ec . » 92. costei , che sì meschina , ec . L'Italia , alla morte di Dante era meschina , cioè , come spiega il Castagnola ...
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... Petr . Nel son . 42 , P. I : Io non credea per forza di sua lima Che punto di fermezza o di valore Man- casse mai . E l'Ariosto ( Fur . , I , 2 ) : « Che ' l poco ingegno ad or ad or mi lima . » > >> 128. la stracciava , la lacerava ...
... Petr . Nel son . 42 , P. I : Io non credea per forza di sua lima Che punto di fermezza o di valore Man- casse mai . E l'Ariosto ( Fur . , I , 2 ) : « Che ' l poco ingegno ad or ad or mi lima . » > >> 128. la stracciava , la lacerava ...
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Sayfa 77 - Incaute voci Spande il tuo labbro: i destinati eventi Move arcano consiglio. Arcano è tutto, Fuor che il nostro dolor. Negletta prole Nascemmo al pianto, e la ragione in grembo De
Sayfa 92 - Dolce e chiara è la notte e senza vento, E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti Posa la luna, e di lontan rivela Serena ogni montagna.
Sayfa 104 - Ivi, quando il meriggio in ciel si volve. La sua tranquilla imago il Sol dipinge. Ed erba o foglia non si crolla al vento, E non onda incresparsi, e non cicala Strider, né batter penna augello in ramo, Né farfalla ronzar, né voce o moto Da presso né da lunge odi né vedi.
Sayfa 109 - Cara beltà che amore lunge m'inspiri o nascondendo il viso, fuor se nel sonno il core ombra diva mi scuoti, o ne' campi ove splenda più vago il giorno e di natura il riso; forse tu l'innocente secol beasti che dall'oro ha nome, or leve intra la gente anima voli? o te la sorte avara ch'a noi t'asconde, agli avvenir prepara?
Sayfa 91 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il...
Sayfa 131 - Sonavan le quiete Stanze, e le vie dintorno, Al tuo perpetuo canto, Allor che all'opre femminili intenta Sedevi, assai contenta Di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi Così menare il giorno.
Sayfa 151 - Passata è la tempesta: Odo augelli far festa, e la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo verso. Ecco il sereno Rompe là da ponente, alla montagna; Sgombrasi la campagna, E chiaro nella valle il fiume appare.
Sayfa 141 - È deserta. Ove sei, che più non odo La tua voce sonar, siccome un giorno, Quando soleva ogni lontano accento Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri II passar per la terra oggi è sortito, E l'abitar questi odorati colli.
Sayfa 135 - Opre de' servi. E che pensieri immensi, Che dolci sogni mi spirò la vista Di quel lontano mar, quei monti^ azzurri, Che di qua scopro, e che varcare un giorno Io mi pensava, arcani mondi, arcana Felicità fingendo al viver mio!
Sayfa 3 - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria.