Dante vicino: contributi e letture

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S. Sciascia, 1966 - 420 sayfa
Questi scritti danteschi di Umberto Bosco, nonostante la diversità delle occasioni da cui nacquero lungo trent'anni, hanno una unità di sostanza, di visione, di metodo critico così rigorosa, che ne deriva al volume una organicità quale pochi altri del genere possono vantare. Quanto al metodo, che si riallaccia, con caratteristiche proprie, a quelli di insigni maestri come Cesare de Lollis e Vittorio Rossi, Bosco stesso nella prefazione - che è anche una esemplare testimonianza di probità intellettuale - rivendica, di contro ai burbanzosi atteggiamenti di certi odierni «superatori», la profonda ragion d'essere di una critica che, dopo avere indagato su ogni elemento storico e linguistico, sappia «sentire e illustrare la perennità della poesia; con riferimento, dunque, al tempo in cui il singolo critico vive». La «vicinanza» di Dante viene cosi ricercata, in queste pagine, non attraverso anacronistiche attribuzioni, a lui, di idee e affetti nostri, ma nella umanità delle sue esperienze, resa attuale, appunto, dalla vibrazione poetica della parola: al cui accertamento - che e poi giudizio di valore - felicemente concorrono tutte le qualità, di lettore e di esegeta, di Bosco. [Fonti: 1. risv di cop. (aletta) ; http://www.coliseum.it/mostra-libri (...)].

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