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DELLA

POESIA IN ITALIA

3 EZ 1 OTI

DI

G. B. CERESETO

VOLUME PRIMO

MILANO

DITTA GIOVANNI SILVESTRI
Corse Francesco, Piazza S. Paolo, N. 946

1857.

278.9.16.

Gli Editori Tipografi pongono quest'opera sotto la tutela delle veglianti leggi e della convenzione 18401941, stabilita fra le Potenze Austro-Italiane.

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'Ci facciamo ad attenere fedelmente quanto promettemmo nel dar fuori il Catalogo di tutte le Opere edite dall' amatissimo nostro genitore, di sempre cara e riverita memoria.

Con la pubblicazione degli Studii teorico-pratici sull' Arte della Declamazione del Franceschi e la Storia della Poesia in Italia del Cav. Cereselo, l'elegante traduttore della Messiade di Klopstock, noi diamo principio a una nuova serie della Biblioteca sceltu di opere antiche e moderne. Gli studiosi ci vorranno certamente esser grati dell'offerta che fac ciamo doro di due opere veramente preziose per il modo magistrale con cui i chiari autori di esse si accingono a svolgere due argomenti di non lieve importanza.

Nella prima gli amatori della nobil arte della Declamazione avranno finalmente una sicura norma con cui riuscire ottimi attori, quali, a sempre maggior lustro della patria comune, se gli augurava il sommo Astigiano. Per la seconda ai.cultori zelanti,de' buoni studii non mancherà più un pronto ed efficace avviamento a rettamente sentenziare della sana poesia, genere di comporre in cui senza contrasto noi italiani vantaggiamo di tanto le altre nazioni d'Europa.

Il dottissimo autore, felice cultore anch'esso d'un' arte veramente divina, come lo mostrano le sue poesie originali e tradotte, seppe ravvisare sotto un aspetto affatto nuovo una materia già da tanti altri svolta e discussa. Senza tener conto de' poeti minori egli si trattiene a di lungo a ben caratterizzare i capiscuola e dall'attento e ponderato esame delle opere loro fa meglio spiccare l'indole e il carattere generale e particolare de' varii generi di poesia tra noi coltivati da Dante fino ai giorni nostri. Conosciuti per tal guisa i grandi su cui si modellarono gli altri che più o

meno felicemente tennero lor dietro, agevole si è il rayvisarne le varie scuole e il proferirne quindi adeguati giudizii.

A queste due opere pregevolissime e di tanto rilievo faremo tener dietro altre non meno utili per i giovani studiosi a cui vogliamo segnatamente consacrare i nostri pensieri e le nostre cure speciali. A tal ́ uopo abbiamo già contratti impegni con valenti letterati per arricchire in pari tempo di lavori magistrali le altre quattro Biblioteche scelle di Opere Greche, Latine, Francesi e Tedesche tradotte, di cui quanto prima offriremo anticipato esaltissimo Elenco. Frattanto abbiamo dato fuori il Compendio della Storia e Geografia del Medio Evo del Des Michels, opera veramente preziosissima nel suo genere e che ben meriterebbe d'essere adottata come libro di testo in tutte le scuole d'Italia, come è già con gran profitto della scolaresca in quelle di Francia.

L'autore si è studiato in essa di toglier via la confusione dell'età di mezzo e di rannodare in un semplice e chiaro sistema i principali fatti che informano codesta parte di storia pochissimo conosciuta e nondimeno tanto istruttiva e feconda di altissimi e salutari effetti. desso pertanto un libro utilissimo non solo alla gioventù, ma pur anco a tutti coloro i quali già iniziati nello studio della storia bramassero raccoglierne le sparse rimembranze e coordinarle in un tutto metodico e compito.

Nelle opere che pubblichiamo e pubblicheremo per l'avvenire nostra prima cura fu e sarà principalmente, oltre una sobria eleganza, lo studio della correttezza, da cui un tipografo onesto non può dispensarsi senza disonorare la nobile arte sua e più ancora sè stesso. Voglia il benevolo pubblico esserci cortese di sua valida assistenza e per tal maniera avvalorarci a renderci sempre più meritevoli di quella piena fiducia che non venne mai meno al nostro amatissimo genitore nella lunghissima carriera da lui corsa con tanto zelo, sapere e universale soddisfazione.

DEL

DOTT. FRANCESCO DE FILIPPI

MILANESE

N. NELL'ANNO 1825, M. NEL 1831.

CARISSIMO AMICO,

Allorchè per la prima volta un saggio di questa Istoria della poesia in Italia fu pubblicato in Genova per le stampe, piacquemi, quasi a conforto del grandissimo dolore della vostra perdita, che vi fosse intitolato. E' mi pareva che queste lezioni essendo state dettate ad una eletta di giovani a me ed a voi tanto cari, fossero, per cosi esprimermi, opera nostra comune, e però a voi più che a qualunque altro più particolarmente dovute. Quindi io le deposi sopra il mesto sepolcro dove le ceneri vostre erano ancor calde, e mentre gli occhi miei, e quelli dei molti e comuni amici non avevano ancora cessato dal piangervi.

Ora, dopo più anni, all'amarezza di quel primo dolore succede la malinconia più riposata e soave, e l'affettuoso e perpetuo, benchè vano desiderio quaggiù della presenza dell'amico perduto. Nuove cure, nuovi pensieri, nuovi avvenimenti, resero, e non sempre quietamente, operosa la mia vita; ma voi mi siete dal cielo buon testimonio che il mio animo non fu` più mai disgiunto dal vostro; voi avete udito molte volte il suono della mia voce e delle mie pre

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