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ILLUSTRAZIONI E DOCUMENTI

AL CAPITOLO DECIMOPRIMO.

1 Atto di procura, rogato dal notaro Parente Stupio nel 6 ottobre 1306, e riportato nel capitolo VI, nota 20. Atto di costituzion della pace, rogato dal notaro suddetto nel giorno medesimo, e riportato ivi, nota 21. Lettera di frate Ilario ad Uguccione della Faggiuola (vedi capitolo seguente). Lettera di Dante al marchese Moroello Malaspina (vedi nell' Opere minori, vol. III). — Boccaccio, Vita di Dante. Benvenuto da Imola, Commento alla Divina Commedia. Pelli, Balbo ed altri.

2 Questi documenti furono pubblicati in tutto o in parte, o citati dagli scrittori seguenti: Maccioni, Codice diplomatico della famiglia Malaspina (parte I, docum. XIV e XV) Pisa 1759. Lami, Novelle letterarie (an. 1767, num. 38, 39 e 40). Manni, Illustrazioni al Decamerone (parte II, pag. 380). Pelli, Memorie ec. pag. 119.

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Di queste particolari notizie andai debitore al mio buon amico, il sig. avv. Eugenio Branchi, già auditore nel tribunale di Pontremoli, il quale in una sua lettera del febbraio 1846 così mi scrisse: « Sembra che l' ospite di Dante » debba essere stato Franceschino di Mulazzo, il quale in» dubitatamente dimorava in Lunigiana .. E tale conncetto rimane avvalorato dalla tradizione, la quale, tacen» do affatto che Dante dimorasse a Giovagallo, o ad altri » castelli da' Malaspina dipendenti, addita Mulazzo come " l'ospizio dell' esule Poeta; ne appella tuttavia di Dante la " torre ch'è nel centro del castello, oggi pressochè demolita; e si mostra tuttavia al passeggiero la casa stata abitata dal ghibellino poeta, per tale ritenuta anche in " alcuni pubblici istrumenti nei passaggi, che la medesima » ha fatto in diversi proprietarii

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* Gli abbagli dell'Arrivabene stimo conveniente il notarli qui appresso e correggerli, sì perchè al libro di lui ricorrendo spesso gli studiosi di Dante questi potrebbon essere indotti in errore; sì perchè si veda con qual negligenza siasi trattato finora questo argomento.

"I Malaspina, marchesi di Lunigiana, appartennero » ad una delle famiglie principesche d' Italia. Son nomi chiari nella storia quelli d' Obizzo, di Moroello, d'Alberto, » di Guglielmo, di Corrado. L'antico Corrado, marchese di Lunigiana, ricordato dall' Alighieri, era figliuolo di Folco, " che viveva nel secolo XI. "

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Corrado l' Antico fu figliuolo non di Folco, ma d'Obizzone II, che viveva nel secolo XII: successe a suo padre ne' feudi di Lunigiana, unitamente ai suoi fratelli e cugini, nel 1193, e morì nel 1250. Nel 1221 si era diviso dal cugino Obizzino o Obizzone III, ritenendo per sè Mulazzo, capitale de' feudi di Lunigiana, con tutte le terre e castella, che son sulla destra della Magra fino al mare; e più Villafranca e annessi ch'è sulla sinistra: e ritenendo per sè l' arme dello spino secco (antico emblema della sua casata), mentre gli altri Malaspina, discendenti da Obizzino o Úbizzone, assunsero per emblema lo spino fiorito.

« Del marchese Moroello furono figli Guglielmo, Cor"rado ed Obizzo. Corrado, che fu lo stipite de' marchesi » di Villafranca, militava sotto le bandiere imperiali, e tro" vossi in Vittoria, quando fu sorpresa e incendiata da' Parmigiani.

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Non ritrovasi un Moroello, che abbia avuto i tre figli nominati dall' Arrivabene: onde riesce mal designato il Malaspina, che seguì le bandiere di Federigo II, e si trovò in Vittoria nel 1248. Del resto lo stipite de' marchesi di Villafranca non fu Moroello, ma Federigo, che n' ebbe il possesso nel 1250, e morì nel 1265. Villafranca, come pur Mulazzo (feudo principale de'Malaspina), Giovagallo, Valditrebbia e altri erano i feudi del marchese Corrado l'Antico, che i suoi quattro figli (uno de' quali Federigo I di Villafranca) si divisero.

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« Un altro Corrado chiede a Dante in Purgatorio no"velle della Lunigiana; e Dante gli risponde: . Io non » fui mai pei vostri paesi; ma dov'è luogo in tutta Europa, " in cui non sia pervenuta di essi gran rinomanza? qui le lodi della famiglia.

n

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E

Questo Corrado, con cui parla Dante nel Purgatorio, morì nel 1294. Era de' marchesi di Villafranca. Egli ebbe in moglie madonna Orietta; ed ebbe una figlia chiamata Spina, maritata in prima a Niccolò di Grignano, poi a Giuffredi Capece di questi personaggi parla il Boccaccio nella sua

novella 16.

Il perchè Corrado gli promette, che questa opinione tanto cortese, che egli ha della famiglia Malaspina gli sarà

» infra sette anni ribadita in capo da troppo meglio che » da parole, cioè dalla generosa accoglienza che farà a lui » medesimo, cacciato di patria, Maroello Malaspina, suo figlio. »

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Maroello, o meglio Moroello, Malaspina de' marchesi di Villafranca, uno degli amici di Dante, era nipote e non figlio di questo Corrado, che parla col Poeta. Questo Corrado non ebbe che una sola figlia, quella nominata qui

sopra.

.

"Dante ci fa conoscere che prima del 1300 non era " mai stato in Lunigiana, ma che così scriveva dopo aver > ricevuto molte buone accoglienze da Franceschino Malaspina nel tempo del suo esilio, e precisamente dopo scorsi » da quello cinque anni. Ebbe egli allora in sorte di essere » procuratore a Serazzana della concordia tra la casa Malaspina e il vescovo Antonio. »

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Franceschino Malaspina era marchese di Mulazzo, e cugino di quel Corrado, che parla con Dante: successe a suo padre Moroello I nel 1285, e morì nel 1319.

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"Per manifestare la sua riconoscenza a madonna Alagia, moglie di Moroello, e madre del detto Franceschino, " fa che papa Adriano V, zio di lei, gli dica: Se tu vuoi " raccomandarmi ad alcuno perchè preghi a mio pro, sappi » ch'io non ho al mondo altra persona amorevole, presso " cui tu possa fare un tal ufficio, che una mia nipote: è » dessa Alagia.

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Alagia de' Fieschi era moglie di Moroello marchese di Giovagallo, e non di Moroello marchese di Mulazzo, come dice l' Arrivabene. La madre di Franceschino fu donna Berlenda, e non Alagia. I figli d' Alagia furono Manfredi, Luchino e Fiesca.

"Nel 1301 Moroello Malaspina di Mulazzo, figlio del "marchese Manfredi, alla testa de' Neri scacciati di Pistoia, » con impetuosa battaglia ruppe i Bianchi in Campo pi

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" ceno. "

Questo Moroello, figlio di Manfredi, e capitano de'Neri, era marchese di Giovagallo, e non già di Mulazzo: successe a suo padre nel 1282, e morì circa il 1315.

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