Storia della vita di Dante AlighieriBarbèra, 1861 - 371 sayfa |
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... canto dicendo : O poca nostra nobiltà di sangue , Se glorïar di te la gente fai Quaggiù dove l'affetto nostro langue , Mirabil cosa non mi sarà mai ; Chè là , dove appetito non si torce , Dico nel cielo , io me ne glorïai . Vale a dire ...
... canto dicendo : O poca nostra nobiltà di sangue , Se glorïar di te la gente fai Quaggiù dove l'affetto nostro langue , Mirabil cosa non mi sarà mai ; Chè là , dove appetito non si torce , Dico nel cielo , io me ne glorïai . Vale a dire ...
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... ( canto VI , v . 125 ) : ed un Marcel diventa Ogni villan , che parteggiando viene . E nell ' Inf . ( canto XVI , v . 73 ) : La gente nuova , e i subiti guadagni , Orgoglio e dismisura han generata , Fiorenza , in te , sì che tu già ten ...
... ( canto VI , v . 125 ) : ed un Marcel diventa Ogni villan , che parteggiando viene . E nell ' Inf . ( canto XVI , v . 73 ) : La gente nuova , e i subiti guadagni , Orgoglio e dismisura han generata , Fiorenza , in te , sì che tu già ten ...
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... Canto de ' Pazzi . L'arco della Pietà io son pres- sochè certo che restasse non già in via Por ' san Piero , ma sibbene in via degli Speziali grossi , cioè nella stessa via , ove stavano le case degli Elisei . 18 Di questo testamento è ...
... Canto de ' Pazzi . L'arco della Pietà io son pres- sochè certo che restasse non già in via Por ' san Piero , ma sibbene in via degli Speziali grossi , cioè nella stessa via , ove stavano le case degli Elisei . 18 Di questo testamento è ...
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... canto X , v . 46 ) , dice : .. Fieramente furo avversi A me ed a ' miei primi ed a mia parte , Sì che per due fiate li dispersi . Infatti Brunetto , lo zio di Dante or ora ricordato , faceva parte dell'esercito fiorentinò , che a ...
... canto X , v . 46 ) , dice : .. Fieramente furo avversi A me ed a ' miei primi ed a mia parte , Sì che per due fiate li dispersi . Infatti Brunetto , lo zio di Dante or ora ricordato , faceva parte dell'esercito fiorentinò , che a ...
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... ( canto XV , v . 87 ) : O fronda mia , in che io compiacemmi Pure aspettando , io fui la tua radice . E dopo averglì detto molte altre cose , gl ' indica l'anno della sua nascita per mezzo di questa circonlocuzione : Da quel dì che fu ...
... ( canto XV , v . 87 ) : O fronda mia , in che io compiacemmi Pure aspettando , io fui la tua radice . E dopo averglì detto molte altre cose , gl ' indica l'anno della sua nascita per mezzo di questa circonlocuzione : Da quel dì che fu ...
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Alagherii Alboino alcun Alighieri amico anco anno antichi appresso Arezzo Arrigo avea avesse Balbo Beatrice Bianchi Boccaccio Cacciaguida canto CAPITOLO cardinale Carlo casa castello chè città colla Communis conte Guido Corneto credo Dante Dante Alighieri Dantis detto dice dicti dimora Dino Dino Compagni dire Divina Commedia documenti domini dominus ebbe Elisei erano essendo eziandio Faggiuola famiglia fece Federigo figlio figliuolo Filippo Villani Fiorentini Firenze Florentia Florentiæ Francesco frate Ilario fratello furono Ghibellini ghieri Giotto Giovagallo Giovanni Giovanni Villani Guelfi Inferno Jacopo Leonardo Bruni lettera Lodovico il Bavaro Lunigiana Malaspina mandò marchese messer Moroello morte Mulazzo nemici nominato olim pace papa Paradiso parole Pelli pertanto Pistoia Poema Poeta popolo populi potea potestà potuto prædicta prese principio priori pure Purgatorio quæ quivi quod racconta Ravenna santa Scaligero scritto secolo signore storico Toscana trova Troya Uberti Uguccione Uguccione della Faggiuola veduto Verona vescovo Villani
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Sayfa 161 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 172 - Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora. Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada.
Sayfa 57 - Ed egli a me: Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m' accorsi nella vita bella : E s...
Sayfa 213 - In quel gran seggio, a che tu gli occhi tieni Per la corona, che già v...
Sayfa 145 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 161 - Restato m' era, non mutò aspetto. Nè mosse collo, nè piegò sua costa. E se, continuando al primo detto, S' egli han quell' arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna che qui regge, Che tu saprai quanto quell
Sayfa 261 - ... era alla sua maturità convenevole. Il suo volto fu lungo e '1 naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, ei capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso.
Sayfa 110 - Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente. Sicchè, se piacere sarà di Colui per cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto di alcuna.
Sayfa 278 - Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura, Color già tristi, e costor con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De...
Sayfa 187 - Poi ch' hai il sangue mio a te sì tratto Che non si cura della propria carne? Perchè men paja il mal futuro e 1 fatto, Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel vicario suo Cristo esser catto '. Veggiolo un' altra volta esser deriso : Veggio rinnovellar l' aceto e 'l fele, E tra vivi ladroni essere anciso 3.