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PAR.

Che le caggion di man, quando soverchia: 1. Chi è costui, che 'l nostro monte cerchia, E apre gli occhi, a sua voglia, e coperchia?

14. 53. E per vivo candor quella soverchia, Così questo fulgòr, che già ne cerchia, Che tutto di la terra ricoperchia :

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7. 44. Quando vengono a' duo punti del cerchio, Questi fur cherci, che non han coperchio In cui usa avarizia il suo soperchio. 2. Che facevan gran pietre rotte in cerchio, E quivi, per l'orribile soperchio

II.

21.

PURG.

22.

INF.

Ci raccostammo dietro ad un coperchio
47. Ma i Demon, che del ponte avean soverchio
Qui si nuota altrimenti, che nel Serchio:
Non far sovra la pegola soverchio.

92. E questa tiepidezza il quarto cerchio.

Tu dunque, che levato hai 'l coperchio,
Mentre che del salire avèm soverchio,

ERCI

7. 38. Che gente è questa, e se tutti fur cherci, Ed egli a me: Tutti quanti fur guerci Che, con misura, nullo spendio ferci. 15. 104. De gli altri fia laudabile il tacerci,

INF.

In somma sappi, che tutti fur cherci,
D'un medesmo peccato al mondo lerci.

ERCO

18, 113. Vidi gente attuffata in uno sterco,

PAR.

18.

INF.

15.

PURG.

E mentre ch'io laggiù con l'occhio cerco,
Che non parea, s'era laico, o cherco.

ERDA

E Cesare, per soggiugare Ilerda,
Ratto ratto, che 'l tempo non si perda,
Che studio di ben far grazia rinverda.

ERDE

122. Che corrono a Verona 'l drappo verde, Quegli, che vince, e non colui, che perde.

Verde,

3. 131. Di fuor dal regno, quasi lungo Per lor maladizion si non si perde, Mentre che la speranza ha fior del verde. 1. Mentre che gli occhi, per la fronda verde,

23.

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II.

Chi dietro all'uccellin sua vita perde:

ERE

6. 83. Che gran disio mi stringe di sapere, E quegli: Ei son tra l'anime più nere: Se tanto scendi, gli potrai vedere. 35. Nel prossimo si danno, e nel suo avere Onde omicide, e ciascun, che mal fiere, Lo giron primo, per diverse schiere. 34. 86. E pose me in su l'orlo a sedere: I'levai gli occhi, e credetti vedere E vidili le gambe in su tenere.

TURG.

15. 116. Alle cose, che son, fuor di lei, vere, Lo duca mio: che mi potea vedere, Disse: Che hai, che non ti puoi tenere?

20. 146. Mi fe' desideroso di sapere,

Quanta parèmi allor, pensando, avere: Nè, per me, li potea cosa vedere : 22. 43. Fosser le nozze orrevoli ed intere, E le Romane antiche, per lor bere, Dispregiò cibo, e acquistò savere. 24. 44. Cominciò ei, che ti farà piacere

PAR

Tu te n'andrai con questo antivedere ;
Dichiareranlti ancor le cose vere.

1. 131. Talor la creatura, ch'ha podere
E si come veder si può cadere
A terra è torto da falso piacere ;
80. Nell'eclissi del Sol, per trasparere
Questo non è però è da vedere
Falsificato fia lo tuo parere.

2.

13. 140. Per vedere un furare, altro offerere,

18.

23.

25.

Che quel può surgere, e quel può cadere.
53. Per vedere in Beatrice il mio dovere,
E vidi le sue luci tanto mere,
Vinceva gli altri, e l'ultimo solere.
17. Del mio attender dico, e del vedere
E Beatrice disse: Ecco le schiere
Ricolto del girar di queste spere.
56. Vegna in Gerusalemme per vedere,
Gli altri duo punti, che non per sapere,
Quanto questa virtù t'è in piacere,
Si sotto te, che nessuno ha podere
Ben fiorisce negli uomini 'l volere:
In bozzacchioni le susine vere.

27. 122.

INF.

20.

ERGA

44. Li duo serpenti avvolti, con la verga,

PURG.

27. 80.

PURG.

26.

INF. 5.

Aronta è quei, ch'al ventre gli s'atterga,
Lo Carrarese, che di sotto alberga,

Guardate dal pastor, che 'n su la verga
E quale il mandrian, che fuori alberga,
Guardando, perchè fiera non lo sperga;

ERGHI

62. Tosto divegna, sì che 'l Ciel v' alberghi, Ditemi, acciocchè ancor carte ne verghi, Che si ne va diretro a' vostri terghi ?

ERI

71. Nomar le donne antiche e i cavalieri, I' cominciai: Poeta, volentieri E paion si al vento esser leggieri. 23. 131. Sanza costringer degli angeli neri,

Rispose adunque: Più, che tu non speri, Si muove, e varca tutti i vallon feri; 33. 14. E questi l'Arcivescovo Ruggieri:

PURG.

12.

PAR.

Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri,
E poscia morto, dir non è mestieri.

8. Con la persona, avvegna che i pensieri
I'm'era mosso, e seguìa volentieri
Già mostravam, com'eravam leggieri,

10. 134. È il lume d'uno spirto che 'n pensieri
Essa è la luce eterna di Sigieri,
Sillogizzò invidiosi veri.

PURG.

20.

PURG.

INF.

ERLI

2. Onde contra 'l piacer mio, per piacerli,
Mossimi; e 'l duca mio si mosse, per li
Come si va, per muro stretto, a'merli:

ERMA

6. 149. Vedrai te simigliante a quella 'nferma, Ma con dar volta suo dolore scherma.

ERMI

21. 77. Perch'un si mosse, e gli altri stetter fermi, Credi tu, Malacoda, qui vedermi Securo già da tutti i vostri schermi,

PURG.

10. 122. Che della vista della mente infermi,

Non v'accorgete voi, che noi siam vermi,
Che vola alla giustizia senza schermi?

PAR.

9.

INF.

14. Ver me si fece, e 'l suo voler piacermi
Gli occhi di Beatrice, ch' eran fermi
Al mio desio certificato fermi:

ERMO

6. 20. Dell' un de' lati fanno all'altro schermo: Quando ci scorse Cerbero il gran vermo, Non avea membro, che tenesse fermo. 13. 134. Che t'è giovato di me fare schermo? Quando 'I maestro fu sovr' esso fermo, Soffi, col sangue, doloroso sermo? 29. 59. Fosse in Egina il popol tutto infermo, Che gli animali, infino al picciol vermo, Secondo che i poeti hanno per fermo,

PAR.

21.

INF.

110. Disotto al quale è consecrato un ermo,
Cosi ricominciommi 'l terzo sermo:
Al servigio di Dio mi fei sì fermo,

ERNA

15. 83. La cara buona imagine paterna

Mi 'nsegnavate, come l'uom s'eterna : Convien, che nella mia lingua si scerna. 28. 122. Pesol con mano, a guisa di lanterna, Di se faceva a sè stesso lucerna :

Com' esser può, quei sa, che si governa. 33. 131. Da un Dimonio, che poscia il governa, Ella ruina in sì fatta cisterna:

PURG.

1.

Dell'ombra, che di qua dietro mi verna:

41. Fuggito avete la prigione eterna ?

Chi v' ha guidati? o chi vi fa lucerna,
Che sempre nera fa la valle inferna?
30. 14. Surgeran presti, oguun di sua caverna,
Cotali, in su la divina basterna,

Ministri e messaggier di vita eterna. 31. 137. A lui la bocca tua, si che discerna O isplendor di viva luce eterna,

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Si di Parnaso, o bevve in sua citerna,

20. Si riguardando nella luce eterna

Tu dubbi, ed hai voler, che si ricerna, Lo dicer mio, ch' al tuo sentir si sternas 56. Tanto che suo principio non discerna Però nella giustizia sempiterna

71.

Com' occhio per lo mare, entro s'interna:
Pronte al consiglio, che 'l Mondo governa,
Io veggio ben, diss' io, sacra lucerna,

Basta a seguir la providenza eterna. 28. 116. In questa Primavera sempiterna, Perpetualemente Osanna sverna,

Ordini di letizia, onde s'interna. 30. 122. Che dove Dio, sauza mezzo, governa, Nel giallo della rosa sempiterna,

33.

PURG.

12.

Odor di lode al Sol, che sempre verna, $3. Ficcar lo viso per la luce eterna

Nel suo profondo vidi, che s'interna,
Ciò, che per l'universo si squaderna:

ERNE

59. Gli Assiri, poi che fu morto Oloferne, Vedova Troia in cenere e 'n caverne : Mostrava 'l segno, che li si discerne ! 14. 149. Mostrandovi le sue bellezze eterne: Onde vi batte, chi tutto discerne.

PAR.

3. 71.

Virtù di carità, che fa volerne
Se disiassimo esser più superne,
Dal voler di colui, che qui ne cerne.
7. 62. Molto si mira, e poco si discerne,
La divina bontà, che da sè sperne
Si che dispiega le bellezze eterne.
E come in voce voce si discerne,
Vid' io, in essa luce, altre lucerne
Al modo, credo, di lor viste eterne.
23. 26. Trivia ride tra le Ninfe eterne,
Vid' io, sopra migliaia di lucerne,
Come fa 'l nostro le viste superne:

8.

17.

26. 35. La mente, amando, di ciascun, che cerne Tal vero allo 'ntelletto mio sterne Di tutte le sustanzie sempiterne.

INF.

34.

PAR.

1.

ERNI

1. Vexilla regis prodeunt inferni,

Disse'l maestro mio, se tu 'l discerni.

74. Novellamente, Amor, che 'l Ciel governi, Quando la ruota, che tu sempiterni

Con l'armonia, che temperi, e discerni, 27. 140. Pensa che 'n terra non è chi governi : Ma prima, che gennaio tutto sverni, Ruggeran si questi cerchi superni,

INF.

1.

ERNO

110. Fin che l'avrà rimessa nello 'nferno,
Ond' io, per lo tuo me', penso e discerno,
E trarrotti di qui, per luogo eterno,

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