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28.

32

Che la barbagia di Sardigna assai
Che la barbagia, dov'io la lasciai.
26. 98. Mio, e degli altri miei miglior, che mai
E senza udire e dir pensoso andai
Nè per lo fuoco in là più m'appressai.
Sotto l'ombra perpetua, che mai
Co'piè ristetti, e con gli occhi passai,
La gran variazion de' freschi mai:
68. Disegnerei, com'io m'addormentai:
Però trascorro a quando mi svegliai:
Del sonno, e un chiamar, Surgi, che fai?

32.

PAR.

2. 104. La vista più lontana, lì vedrai
Or come ai colpi degli caldi rai,
E dal colore, e dal freddo primai,
3. 35. Di ragionar, drizzàmi, e cominciai,
O ben creato spirito, che a'rai
Che non gustata non s'intende mai;
2. Se gloriar di te la gente fai

16.

Mirabil cosa non mi sarà mai: Dico nel Cielo, io me ne gloriai. 18. 89. Vocali e consonanti; ed io notai Diligite Justitiam, primai

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26.

31.

INF.

7.

21.

30.

PURG.

13.

Qui Judicatis Terram, fur sezzai.
20. Ch'assai illustri spiriti vedrai,

Com'a lei piacque, gli occhi dirizzai,
Più s'abbellivan, con mutui rai.
80. E quasi stupefatto dimandai

E la mia donna: Dentro da quei rai,
Che la prima virtù creasse mai.
68. Del sommo grado, tu la rivedrai
Sanza risponder gli occhi su levai,
Riflettendo da sè gli eterni rai.

ΑΙΑ

41. Si della mente, in la vita primaia,
Assai la voce lor chiaro l'abbaia,
Ove colpa contraria gli dispaia .

56. Fanno attuffare, in mezzo la caldaia,

Lo buon maestro: Acciocchè non si paia,
Dopo uno scheggio, che alcun schermo t'haia.
50. Pur ch'egli avesse avuta l'anguinaia

La grave idropisia, che si dispaia
Che 'l viso non risponde alla ventraia.

5. Dintorno 'l poggio, come la primaia,
Ombra non gli è, nè segno, che si paia:
Col livido color della petraia.

16. 140 S'io nol togliessi da sua figlia Gaia.

25.

PAR.

Vedi l'albòr, che per lo fummo raia,
L'Angelo è ivi, prima ch' egli paia:
5. Ma vassi alla via sua, chechè gli appaia,
Così entrammo noi, per la callaia,
Che per artezza i salitor dispaia.

15. 56. Da quel ch'è primo, così come raia
E però ch' io mi sia, e perch' io paia
Che alcun altro in questa turba gaia.
17. 140. Nè ferma fede, per esemplo, ch'aia
Nè per altro argomento, che non paia.
26. 98. Si che l'affetto convien, che si paia,
E similmente l'anima primaia

Quant' ella a compiacermi venia gaia. 29. 134. Per Daniel, vedrai che 'n sue migliaia La prima luce, che tutta la raia,

INF.

5.

FURG.

Quanti son gli splendori, a che s'appaia.

AIO

1. Così discesi del cerchio primaio

E tanto più dolor, che pugne a guaio.

9. 92. Ricominciò 'l cortese portinaio:

PAR.

Là ne venimmo: e lo scaglion primaio
Ch'i' mi specchiava in esso, quale i' paio.

16. 101. Regger si vuole, ed avea Galigaio Grande era già la colonna del Vaio, E Galli, e quei ch'arrossan per lo staio.

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ALA

101. Dove l'acqua di Tevere s'insala,
A quella foce ov' egli ha dritta l'ala:
Qual, verso d'Acheronte, non si cala.
50. La più romita via, è una scala,

Or chi sa da qual man la costa cala,
Si che possa salir chi va senz'ala?
38. Tosto, si che possiate muover l'ala,
Mostrate, da qual mano, inver la scala
Quel ne 'nsegnate, che men erto cala:
1. Noi eravamo al sommo della scala,

Lo monte, che, salendo, altrui dismala :
65. Volgemmo i nostri passi ad una scala:
Sentîmi presso, quasi un muover d'ala,
Pacifici, che son sanza ira mala.
8. Uno innanzi altro, prendendo la scala,
E quale il cigognin, che leva l'ala,
D'abbandonar lo nido, e giù la cala;

РАП.

10.

86. Che ti conduce, su per quella scala,
Qual ti negasse 'l vin della sua fiala,

Se non com' acqua, ch' al mar non si cala .
22. 101. Con un sol cenno, su per quella scala,
Ne mai quaggiù, dove si monta e cala,
Ch' agguagliar si potesse alla mia ala.

PURG.

19.

PURG. 18.

PURG.

ALBA

5. Veggiono in Oriente, innanzi all' alba,
Mi venne in sogno una femmina balba,
Con le man monche, e di colore scialba.
ALCA

92. Lungo di sè di notte furia e calca,
Tale, per quel giron suo passo falca;
Cui buon volere, e giusto amor cavalca.

ALCHI

24. 95. Lo cavalier di schiera, che cavalchi, Tal si parti da noi, con maggior valchi: Che fur del Mondo si gran maliscalchi.

PURG.

ALDA

21. 134. Comprender dell' amor, ch' a te mi scalda, Trattando l'ombre, come cosa salda.

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9. 131. Ei monimenti son più, e men caldi : Passammo tra i martiri, e gli alti spaldi.

PURG.

31. 116. Posto t'avèm dinanzi agli smeraldi,
Mille disiri, più che fiamma, caldi
Che pur sovral Grifone stavan saldi.

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ALDO

50. Che m'avea generato d'un ribaldo,
Poi fu famiglio del buon re Tebaldo:
Di che i' rendo ragione in questo caldo.

44. Del colle, eletto dal Beato Ubaldo,
Onde Perugia sente freddo e caldo
Per greve giogo Nocera con Gualdo.
47. Uomini furo, accesi di quel caldo,

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2

Qui è Maccario. qui è Romoaldo:
Fermar li piedi, e tennero 'l cuor saldo.

ALE

14. Corruttibile ancora, ad immortale Però se l'avversario d'ogni male Ch' uscir dovea di lui, e 'l chi, e 'l quale, 89. Ch' hanno potenza di fare altrui male; Io son fatta da Dio, sua mercè, tale, Nè fiamma d'esto 'ncendio non m'assale. 4. 137. Diogenes, Anassagora, e Tale,

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12.

E vidi 'l buono accoglitor del quale,
Tullio, e Lino, e Seneca morale:
23. Ingiuria è il fine, e ogni fin cotale,

Ma perchè frode è dell' uom proprio male,
Gli frodolenti, e più dolor gli assale.
23. Ch' ha ricevuto già 'l colpo mortale,
Vid' io lo Minotauro far cotale:

Mentre ch'è 'n furia, è buon, che tu ti cale.
80. Già su la groppa del fiero animale,
Omai si scende per sì fatte scale:

Sì che la coda non possa far male. 34. 80. E aggrappossi al pel, com' uom che sale, Attienti ben, che per cotali scale, Conviensi dipartir da tanto male.

PURG.

4. 86. Quanto avemo ad andar, che 'l poggio sale Ed egli a me: Questa montagna è tale, E quanto uom più va sù, e men fa male. 5. Poste 'n figura del freddo animale, E la Notte de' passi, con che sale, E'l terzo già chinava 'ngiuso l'ale. 23. Appiè dell' alta ripa, che pur sale,

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10.

12.

20.

22.

E quanto l'occhio mio potea trar d'ale,
Questa cornice mi parea cotale.
89. Bianco vestita, e nella faccia, quale
Le braccia aperse, e indi aperse l'ale:
E agevolemente omai si sale.
59. La testa di mio figlio fu, dal quale
Mentre che la gran dote Provenzale
Poco valea, ma pur non facea male.
14. Nel Limbo dello 'nferno Giovenale,

Mia benvoglienza inverso te fu, quale Si ch' or mi parran corte queste scale. 29, 107. Un carro, in su duo ruote, trionfale, Ed esso tendea su l'una, e l'altr' ale, Si ch'a nulla, fendendo, facea male: 53. Per la mia morte: qual cosa mortale Ben ti dovevi, per lo primo strale,

31.

PAR.

2.

17.

21.

INF.

5.

Diretr' a me, che non era più tale.

11. Per tempo al pan degli Angeli, del quale Metter potete ben, per l'alto sale,

Dinanzi all' acqua, che ritorna eguale. 56. Più caramente e questo è quello strale, Tu proverrai sì come sa di sale

Lo scendere e 'l salir per l'altrui scale. 5. Mi cominciò, tu ti faresti quale

Che la bellezza mia, che per le scale
Com' hai veduto, quanto più si sale,

ALI

38. Eran dannati i peccator carnali,
E come gli stornei ne portan l'ali,
Cosi quel fiato gli spiriti mali

7. 47. Piloso al capo, e Papi, e Cardinali, Ed io: Maestro, tra questi cotali Che furo immondi di cotesti mali. 17. 125. Lo scendere, e 'l girar, per li gran mali, Come 'l falcon, ch'è stato assai su l'ali, Fa dire al falconiere, Oimè tu cali: 22. 113. Agli altri, disse a lui, Se tu ti cali, Ma batterò sovra la pece l' ali :

26.

A veder, se tu sol più di noi vali. 23. 107. Per conservar sua pace, e fummo tali, I' cominciai: O frati, i vostri mali: Un, crocifisso in terra, con tre pali. 2. Che per mare, e per terra batti l'ali, Tra gli ladron trovai cinque cotali E tu in grande onranza non ne sali. 29. 44. Che di pietà ferrati avean gli strali: Qual dolor fora, se degli spedali

E di Maremma, e di Sardigna, i mali 34. 44. La sinistra a vedere era tal, quali Sotto ciascuna uscivan duo grand' ali, Vele di mar non vid' io mai cotali.

TURG.

2.

26. Mentre che i primi bianchi aperser l'ali: Gridò: Fa, fa, che le ginocchia cali: Omai vedrai di sì fatti ufficiali. 8. 104. Come mosser gli astor celestiali: Sentendo fender l'aere alle verdi ali, Suso alle poste, rivolando, iguali. 41. Dell'oro, l'appetito de' mortali?

22.

Allor m'accorsi, che troppo aprir l'ali
Così di quel, come degli altri mali.
27. 116. Cercando va la cura de'mortali,
Virgilio, inverso me, queste cotali

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