31. INF. 9. 20. INF. 13. INF. Fanno dell' orizzonte insieme zona, Da quella region, che più su tuona, 14. Perch'i' traeva la parola tronca, 26. Che tante voci uscisser tra que' bronchi ONCIA 30. 83. Ch'i' potessi in cent'anni andare un'oncia, Gercando lui tra questa gente sconcia, E più d'un mezzo di traverso non ci ha. PAR. INF. 9. 53. Dell'empio suo pastor, che sarà sconcia E stanco, chi'l pesasse ad oncia ad oncia, 16. 113. E, alquanto di lungi dalla sponda, 29. 131. Caccia d' Ascian la vigna e la gran fronda, Ma perchè sappi, chi si ti seconda Si che la faccia mia ben ti risponda: 31. 38. Più e più appressando inver la sponda, Perocchè come in su la cerchia tonda, Così la proda, che 'l pozzo circonda, PURG. 101. Laggiù colà, dove la batte l'onda, Null' altra pianta, che facesse fronda, Perocchè alle percosse non seconda. 8. 32. E l'altro scese nell'opposta sponda Ben discerneva in lor la testa bionda: Come virtù, ch'a troppo si confonda. 56. Ma per vento, che 'n terra si nasconda, Tremaci, quando alcuna anima monda 21. 23. 119. Per salir su, e tal grido seconda. Che mi va innanzi, l'altr'ier, quando tonda E' Sol mostrai. Costui per la profonda Con questa vera carne, che 'l seconda. 29. 89. A rimpetto di me, dall' altra sponda, Si come luce luce in ciel seconda, Coronato ciascun di verde fronda. 32. 86. Ed ella: Vedi lei sotto la fronda Vedi la compagnia, che la circonda : PAR. 1. 32. Delfica deità dovria la fronda Poca favilla gran fiamma seconda: Si pregherrà, perchè Cirra risponda. 4. 119. Diss' io appresso: il cui parlar m'innonda Non è l'affezion mia tanto profonda, Ma quei, che vede, e puote, a ciò risponda. 20. 116. Di vero amor, ch' alla morte seconda L'altra, per grazia, che da si profonda Non pinse l'occhio insino alla prim' onda, 24. 86. Ed io: Si ho sì lucida, e si tonda, Appresso uscì della luce profonda, Sovra la quale ogni virtù si fonda, 25. 62. Nè di jattanzia: ed elli a ciò risponda, Come discente, ch'a dottor seconda Perchè la sua bontà si disasconda: 26. 137. Che l'uso de' mortali è, come fronda Nel monte, che si leva più dall' onda, Dalla prim'ora a quella, ch'è seconda, 28. 107. Quanto la sua veduta si profonda Quinci si può veder, come si fonda Non in quel ch' ama, che poscia seconda: 30. 86. Ancor degli occhi, chinandomi all' onda, E si come di lei bevve la gronda Di sua lunghezza divenuta tonda. INF. 8. 9. PURG. ONDE 8. Dissi: Questo che dice? e che risponde 6. 134. Ma popol tuo sollecito risponde, Or ti fa lieta, che tu hai ben onde: S'i' dico ver, l'effetto nol nasconde. Ch' alla sua bocca, ch'or, per voi, risponde: 24. 107. E gridar, non so che, verso le fronde, Che pregano, e 'l pregato non risponde: Tien alto lor disio, e nol nasconde. 26. Che 'nver sinistra, con sue picciole onde, Tutte l'acque, che son di quà più monde, Verso di quella, che nulla nasconde ; 28. PAR. 2. 8. 12. 23. 86. Esser conviene un termine, da onde, Lo qual diretro a sè piombo nasconde. Non molto lungi al percuoter dell' onde, Lo Sol tal volta ad ogni uom si nasconde, 1. Come l'augello, intra l' amate fronde, La notte, che le cose ci nasconde, 27. 119. Le sue radici, e negli altri le fronde, O cupidigia, che i mortali affonde Di ritrar gli occhi fuor delle tu'onde! 71. L'alto universo seco, corrisponde Perchè se tu alla virtù circonde Delle sustanzie, che t'appaion tonde, 74. La verità, che laggiù si confondle, Queste sustanzie, poichè fur gioconde Da essa, da cui nulla si nasconde : 28. PURG. 16. INF. 4. 6. 11. ONDI 29. Onde 'l maestro mi disse: Rispondi, ONDO Qualunque priva sè del vostro mondo, 12. E piange là, dove esser dee giocondo. 14. 122. Si deriva così dal nostro mondo, Ed egli a me Tu sai, che 'l luogo è tondo, 18. 5. Vaneggia un pozzo assai largo e profondo, Quel cinghio, che rimane adunque è tondo, E ha distinto in dieci valli il fondo. 19. 20. 5 11. Che mostri in cielo, in terra, e nel mal mondo, I' vidi, per le coste, e per lo fondo, D'un largo tutti, e ciascuno era tondo. A risguardar nello scoverto fondo, E vidi gente, per lo vallon tondo, Che fanno le letàne in questo mondo. 62. A persona, che mai tornasse al mondo, Ma perciocchè giammai di questo fondo Senza tema d'infamia ti rispondo. 34. 34. Entrammo a ritornar nel chiaro mondo: Salimmo su, ei primo, ed io secondo, Che portal ciel, per un pertugio tondo: 27. FURG. 5. 128. Voltommi per le ripe, e per lo fondo, Deh quando tu sarai tornato al mondo, Seguitò 'l terzo spirito al secondo, 26. Quell'ombre, orando, andavan sotto 'l pondo, Disparmente angosciate tutte a tondo, Purgando le caligini del mondo. 18. 65. Cagion di meritare in voi, secondo Color, che ragionando andaro al fondo, 26. 131. Quanto bisogna a noi di questo mondo, PAR. 10. 110. Spira di tale amor, che tutto 'l Mondo 11. Ora apri gli occhi a quel, ch'io ti rispondo, Nel vero farsi, come centro in tondo. 14. 98. Lumi biancheggia tra i poli del Mondo Si costellati facèn nel profondo Che fan giunture di quadranti in tondo. 15. 35. Tal, ch'io pensai co' miei toccar lo fondo Indi a udire e a veder giocondo Ch'io non intesi, si parló profondo: 59. La vista, che riceve il vostro Mondo, Che benchè dalla proda veggia il fondo, Egli è, ma cela lui l'esser profondo. 68. Che Rifèo Troiano in questo tondo 19. 20. Ora conosce assai di quel, che 'l Mondo Benchè sua vista non discerna il fondo. 22. 128. Rimira in giuso, e vedi quanto Mondo Sì che 'l tuo cuor, quantunque può giocondo, Che lieta vien per questo etera tondo. 35. Che ciò, che vien quassù dal mortal Mondo, Questo conforto del fuoco secondo 25. 27. 30. Che gl' incurvaron pria, col troppo pondo. 62. Difese a Roma la gloria del Mondo, E tu, figliuol, che per lo mortal pondo E non nasconder quel, ch'io non nascondo. 2. Ci ferve l'ora sesta, e questo Mondo Quando 'l mezzo del cielo, a noi profondo, Perde parere, infino a questo fondo: 31. 110. Carità di colui, che 'n questo Mondo, Figliuol di grazia, questo esser giocondo, Tenendo gli occhi pur quaggiuso al fondo: INF. I. 2. II. ONE 41. Si ch'a bene sperar m'era cagione Andovvi poi lo vas d'elezione, Ch'è principio alla via di salvazione. 4. 134. Quivi vid' io e Socrate, e Platone, Democrito, che 'l mondo a caso pone, Empedocles, Eraclito, e Zenone: 6. 62 S'alcun v'è giusto e dimmi la cagione, Ed egli a me: Dopo lunga tenzone, Caccerà l'altra, con molta offensione. 29. Ma perchè si fa forza a tre persone, A Dio, a sè, al prossimo si puone Com' udirai, con aperta ragione. 13. 17. Sappi, che se' nel secondo girone, Che tu verrai nell' orribil Sabbione. Cose, che torrien fede al mio sermone. 15. 113. Fu trasmutato d'Arno in Bacchiglione, Di più direi ma 'l venir, e 'l sermone Là surger nuovo fummo dal sabbione. |