15. 1. Che l'una parte, e l'altra avranno fame Faccian le bestie Fiesolane strame 27. S'alcuna surge ancor nel lor letame, 11. Si che con tutto, che e'fosse di rame, Così, per non aver via nè forame, Si convertivau le parole grame. 33. 23. La qual per me ha 'I titol della fame, M'avea mostrato, per lo suo forame, Che del futuro mi squarciò 'l velame. PURG. 22. PAR. 4. 19. 32. PURG. 38. Quand' io intesi là ove tu chiame, 2. D'un modo, prima si morria di fame, Dentro all' ampiezza di questo reame Se non come tristizia, o sete, o fame: AMI 7. 119. Jacomo, e Federigo hanno i reami: Rade volte risurge, per li rami, Quei che la dà, perchè da lui si chiami. 8. 71. Di a Giovanna mia, che per me chiami Non crede, che la sua madre più m'ami, Le quai convien, che misera ancor brami. 13. 146. Rispose, che gran segno è, che Dio t'ami: E chieggioti, per quel, che tu più brami, Ch'a' miei propinqui tu ben mi rinfami. 27. 113. El sonno mio con esse: ond'io levami, Quel dolce pome, che, per tanti rami, Oggi porrà in pace le tue fami: 29. PAR. 10. 35. Ci si fe' l'aer, sotto i verdi rami, O sacrosante Vergini, se fami, Cagion mi sprona, ch'io mercè ne chiami. 41. Quel, ch'era dentro al Sol, dov'io entrami, Perch'io lo 'ngegno, e l'arte, e l'uso chiami, Ma creder puossi, e di veder si brami. 10. 137. Che, leggendo nel vico degli strami, Indi, come orologio, che ne chiami A mattinar lo sposo, perchè l'ami: PURG. 21. 30. PAR. AMMA 95. Che mi scaldar della divina fiamma Sanz' essa non fermai peso di dramma. 23. 19. Di seguitar la coronata fiamma, E come fantolin, che 'n ver la mamma Per l'animo, che 'n fia di fuor s'infiamma, 31. 125. Che mal guidò Fetonte, più s'infiamma, Cosi quella pacifica Oriafiamma PAR. 14. INF. Per igual modo allentava la fiamma. AMME 62. E l'uno e l'altro coro a dicer, Amme, AMO 3. 113. L'una appreso dell'altra, infin che il ramo Similemente il mal seme d'Adamo: Per cenni, com'augel, per suo richiamo. 30. 59. (E non so io perchè ) nel mondo gramo, Alla miseria del maestro Adamo: PUBG. 9. E ora, lasso, un gocciol d'acqua bramo. 8. Fatti avea duo nel luogo, ov'eravamo, Quand'io, che meco avea di quel d'Adamo, Là 've già tutt'e cinque sedevamo. 14. 143. Ed ei mi disse quel fu il duro camo, Ma voi prendete l'esca, sì che l'amo E però poco val freno, o richiamo. 32. PAR. 35. Disfrenata saetta, quanto eramo lo sentî mormorare a tutti, Adamo: 24. 113. Risonò per le spere, Un Dio lodiamo, E quel baron, che sì di ramo in ramo Che all'ultime fronde appressavamo, PU RG. 8. PAR. 17. AMPA 80. La vipera che i Melanesi accampa, Che misuratamente in cuore avvampa. 5. E da Beatrice e dalla santa lampa, Perchè mia donna: Manda fuor la vampa INF. 22. PAR. 25. PURG. Segnata bene della 'nterna stampa : AMPO 1. I' vidi già cavalier muover campo, 80. Di quello 'ncendio tremolava un lampo AN 26. 140. Tan m'abbelis votre cortois deman, INF. 2. ΑΝΑ 56. E cominciommi a dir soave e piana, E durerà, quanto 'l moto lontana: 32. PURG. 6. 32. Sarebbe dunque loro speme vana? Ed egli a me: La mia scrittura è piana, Perch' io, che la ragione aperta e piana, PAR. 13. 23. Quanto, di là dal muover della Chiana 2. 128. Chinati e chiusi, poi che il Sol gl' imbianca, Tal mi fec'io, di mia virtute stanca: Ch'i' cominciai, come persona franca: 19. 41. Volgemmo, e discendemmo a mano stanca E 'I buon maestro ancor dalla sua anca Di quei, che si piangeva con la zanca. 68. Noi ci volgemmo ancor pure a man manca, Ma, per lo peso, quella gente stanca Di compagnia, ad ogni muover d'anca. 5. L'imagine di sua sorella bianca, 23. 24. PAR. INF. Lo villanello, a cui la roba manca, 7. 77. L'umana creatura, e s'una manca, Solo il peccato è quel, che la disfranca, ANCE 23. 98. Quant' i' veggio dolor, giù per le guance, FUEG. 2. PAR. 5. Uscia di Gange fuor con le bilance, 29. 110. Andate, e predicate al Mondo ciance, IMF. 7. 21. 22. ANCHE 65. O che già fu; di quest'anime stanche, Che è, che i ben del mondo ha si tra branche, 35. Carcava un peccator con ambo l'anche, Del nostro ponte, disse: O Malebranche, 86. Si com'e' dice: e negli altri ufici anche Le lingue lor non si sentono stanche. Sì che in Inferno i' credea tornar anche: ANCHI 32. Gualandi, con Sismondi e con Lanfranchi, Mi parea lor veder fender li fianchi. 3 PAR. 8. 110. Che muovon queste stelle, non son manchi, INF. 25. 31. PURG 50. E un serpente con sei piè si lancia, 7.107. 20. PAR. Prima di trista, e poi di buona mancia. L'altro vedete, ch'ha fatto alla guancia 5. 6. Per suo valor, che tragga ogni bilancia; INF. 12. 17. 27. PURG. ANCO 2. Venimmo, alpestro, e per quel ch' iv' er' anco, O per tremuoto, o per sostegno manco: E quella, a cui il Savio bagna il fianco, 4. 74. Dall' un, quando a colui dall' altro fianco, 10. 29. PAR. 65. Venire appresso, vestite di bianco: 44. Tal foce quasi, e tutto era là bianco |