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20. 140.

Come i pastor, che prima udir quel canto,
Poi ripigliammo nostro cammin santo,
Tornate già ia su l'usato pianto.

28. 101. Questo monte salio, ver lo ciel, tanto,
Or perchè in circuito tutto quanto

30,

Se non gli è rotto 'l cerchio d'alcun canto: 32. Donna m'apparve, sotto verde manto, E lo spirito mio, che già cotanto

Non era di stupor, tremando, affranto.

32. 40. E l'una e l'altra ruota, e 'l temo, in tanto, Trasformato così 'l dificio santo

PAR.

2.

3.

Tre sovra 'l temo, e una in ciascun canto.

8. Nostro intelletto si profonda tanto,
Veramente quant'io del regno santo

Sarà ora materia del mio canto.
65. Lumi, li quali nel quale, e nel quanto
Se raro e denso ciò facesser tanto,
Più e men distributa, ed altrettanto.
53. Son nel piacer dello Spirito Santo,
E questa sorte, che par giù colanto,
Li nostri voti, e voti in alcun canto.
5. 14. Per manco voto si può render tanto,
Si cominciò Beatrice questo canto:
Continuò così ' processo santo.

9.

18.

20.

22.

5. Si ch'io non posso dir, se non che pianto E già la vita di quel lume santo

Come a quel ben, ch'a ogni cosa è tanto. 23. L'affetto nella vista, s'ello è tanto,

Così nel fiammeggiar del fulgòr santo, In lui di ragionarmi ancora alquanto. 38. Fu il cantor dello Spirito Santo,

Ora conosce 'I merto del suo canto, Per lo remunerar, ch'è altrettanto. 8. E non sa'tu, che 'l Cielo è tutto santo, Come t'avrebbe trasmutato il canto; Poscia che grido t'ha mosso colanto? 26. 65. Dell'ortolano eterno, am'io cotanto, Si com'io tacqui, un dolcissimo canto Dicea, con gli altri, Santo, Santo, Santo. . Al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo Si che m'innebbriava il dolce canto. Dagli scrittor dello Spirito Santo: E anche la ragion lo vede alquanto; Sanza sua perfezion fosser cotanto.

27.

29.

INF.

41.

ANZA

4. 74. Questi chi son, ch'hanno cotanta orranza, E quegli a me: L'onrata nominanza,

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Grazia acquista nel Ciel, che si gli avanza.

3. 143. Revelando alla mia buona Gostanza,

12.

21.

PAR.

Che qui, per quei di là, molto s'avanza.
20. Per la puntura della rimembranza,

Si vid' io lì, ma di miglior sembianza,
Quanto per via di fuor dal monte avanza.
38. Del mio disio, che, pur con la speranza,
Quei cominciò: Cosa non è che sanza

Della montagna, o che sia fuor d'usanza.

3. 116. Contra suo grado e contra buona usanza
Quest' è la luce della gran Gostanza,
Generò 'l terzo, e l'ultima possanza.
7. 5. Fu viso a me cantare essa sustanza,
Ed essa e l'altre mossero a sua danza,
Mi si velar, di subita distanza.
20. Costellazione, e della doppia danza,

13.

18.

Poi ch'è tanto di là da nostra usanza, Si muove ciel, che tutti gli altri avanza. 56. Tanto gioconde, che la sua sembianza E come, per sentir più dilettanza, S'accorge, che la sua virtute avanza; 20. 95. Da caldo amore, e da viva speranza,

22.

23.

27.

INF.

25.

PURG.

6.

9.

Non a guisa che l'uomo all' uom sovranza:

E vinta vince con sua beninanza.
53. Meco parlando, e la buona sembianza,
Così m'ha dilatata mia fidanza,

Tauto divien, quant' ell' ha di possanza.
35. Ella ini disse: Quel che ti sobranza,
Quivi è la sapienza e la possanza,
Onde fu già si lunga disianza.
32. Di sè si cura, e, per l'altrui fallanza,
Cosi Beatrice trasmutò sembianza;
Quando pati la suprema Possanza:

ANZI

8. Ribadendo sè stessa, si dinanzi,

Ah Pistoia Pistoia, che non stanzi
Poi che 'n mal far lo seme tuo avanzi.

50. Che già non m'affatico, come dianzi:

Noi anderem, con questo giorno, innanzi, Ma 'l fatto è d'altra forma, che non stauzi.. 89. Rispose 'l mio maestro a lui, pur dianzi, Ed ella i passi vostri in bene avanzi, Venite dunque a' nostri gradi innanzi. 26. 116. Col dito (e additò uno spirto innanzi ) Versi d'amore, e prose di romauzi

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Che quel di Lemosì credon ch'avanzi :
31. 26. Trovasti: perchè del passare innanzi
E quali agevolezze, o quali avanzi
Perchè dovessi lor passeggiare anzi?

PURG. 18.

PAR. 23.

APE
56. Delle prime notizie, uomo non sape,
Che sono in voi, sì come studio in ape
Merto di lode, o di biasmo non cape.

41. Per dilatarsi, sì che non vi cape, Così la mente mia, tra quelle dape, E che si fece, rimembrar non sape. 28. 68. Maggior salute maggior corpo cape, Dunque costui, che tutto quanto rape Al cerchio, che più ama, e che più sape.

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16. 134. Talora a solver ancora, ch'aggrappa Che 'n su si stende, e da piè si rattrappa. 29. Dicendo, Sovra quella poi t'aggrappa. Non era via da vestito di cappa,

24.

PURG.

21.

INT. 26.

Potavam su montar di chiappa in chiappa.

ΑΡΡΙΑ

7. Che qui vi piglia, e come si scalappia,
Ora chi fosti, piacciati ch'io sappia,
Qui se', nelle parole tue mi cappia.

ARA

26. Nel tempo, che colui, che 'l mondo schiara, Come la mosca cede alla zanzara, Forse colà, dove vendemmia, ed ara; 28. 89. Poi farà si, ch' al vento di Focara, Ed io a lui: Dimostrami, e dichiara, Chi è colui dalla veduta amara.

PUBG.

1.

6.

71. Libertà va cercando, ch'è sì cara,

Tu'l sai: che non ti fu per lei amara La veste, ch' al gran di sarà sì chiara. 1. Quando si parte 1 giuoco della zara, Ripetendo le volte, e tristo impara: 19. 113. Da Dio anima fui, del tutto avara: Quel, ch' avarizia fa, qui si dichiara, E nulla pena il monte ha più amara.

PAR.

11. 113. Raccomandò la sua donna più cara,
E del suo grembo l'anima preclara
E al suo corpo non volle altra bara,

21.

23.

PURG.

31.

INF.

8.

PORG.

12.

89. Perchè alla vista mia, quant'ella è chiara,

Ma quell' alma nel Ciel, che più si schiara,
Allà dimanda tua non soddisfara:

32. La lucente sustanzia tanto chiara,

O Beatrice dolce guida e cara!
È virtù, da cui nulla si ripara.

ARBA

68. Per udir sè dolente, alza la barba,
Con men di resistenza si dibarba
O vero a quel della terra di Iarba,

ARCA

23. Che gli sia fatto, e poi se ne rammarca, Lo duca mio discese nella barca,

E sol, quand' ' fui dentro, parve carca.

2. M'andava io con quella anima carca,

Ma quando disse, Lascia lui, e varca, Quantunque può ciascun, pinger sua barca: 19, 41. Come colui, che l'ha di pensier carca, Quando i'udi: Venite, qui si varca;

Qual non si sente in questa mortal marca. 32. 125. L'aguglia vidi scender giù nell' arca

PAR.

2.

8.

16.

E qual esce di cuor, che si rammarca,
O navicella mia, com' mal se' carca!

1. O voi, che siete in piccioletta barca,

Dietro al mio legno, che cantando varca, 80. Per lui, o per altrui, si ch' a sua barca La sua natura, che di larga Parca Che non curasse di mettere in arca. 11. 119. Collega fu, e mantener la barca E questi fu il nostro patriarca: Discerner puoi, che buona merce carca 92. Con quel della Sannella quel dell'Arca, Sovra la porta, che al presente è carca Che tosto fia jattura della barca, 68. E nostra scala infino ad essa varca: Infin lassù la vide il Patriarca Quando gli apparve d'Angeli si carca. 65. E l'omero mortal, che se ne carca, Non è poleggio da piccola barca

22.

23.

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Nè da nocchier, ch'a sè medesmo parca.

ARCHE

9. 125. Che seppellite dentro da quell'arche, Ed egli a me: Qui sou gli eresiarche Più, che non credi, son le tombe carche."

PURG.

26.

INF.

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ARCIA

30. 122. Disse 'l Greco, la lingua, e l'acqua marcia, Allora il monetier: Così si squarcia

INF.

12.

Che s'io ho sete, e umor mi rinfarcia,

ARCO

26. E quegli accorto, gridò, Corri al varco: Cosi prendemmo via giù per lo scarco Sotto i mic' piedi, per lo nuovo carco. 19. 128. Sin men portò sovra 'I colmo dell'arco, Quivi soavemente spose il carco,

Che sarebbe aile capre duro varco: 27. 134. Su per lo scoglio, infino in su l'altr'arco, A quei, che, scommettendo, acquistan carco. 8. La lionessa, e i lioncini al varco;

30.

PURG.

Prendendo l'un ch'avea nome Learco,
E quella s'annegò con l'altro incarco:

6. 131. Per non venir, sanza consiglio, all'arco:
Molti rifiutan lo comune incarco:

Senza chiamare, e grida, I'mi sobbarco.
11. 41. Si va più corto, e se c'è più d'un varco,
Che questi, che vien meco, per lo 'ncarco
Al montar su, contra sua voglia, è parco.
16. 44. Ma dilmi, e dimmi, s'io vo bene al varco:
Lombardo fui, e fu' chiamato Marco:
Al quale ha or ciascun disteso l'arco:
Da troppa tesa la sua corda e l'arco,
Si scoppia' io sott'esso grave carco,
E la voce allentò, per lo suo varco.
26. El Grifon mosse benedetto carco,
La bella donna, che mi trasse al varco,
Che fe'l'orbita sua con minore arco.

31.

32.

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17.

62. Col cielo 'nsieme, avea cresciuto l'arco,
E quale è il trasmutare in picciol varco
Suo si discarchi di vergogna il carco;
80. I'vidi mosso me, per tutto l'arco,

Si ch'io vedea di là da Gade il varco
Nel qual si fece Europa dolce carco:

ARDA

23. Lo duca mio, dicendo, Guarda guarda,
Allor mi volsi, come l'uom, cui tarda

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