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24. 11.

Come 'l tapin, che non sa che si faccia: Veggendo 1 mondo aver cangiata faccia, E fuor le pecorelle a pascer caccia. 25. 128. Di quel soverchio fe' naso alla faccia, Quel, che giaceva, il muso innanzi caccia, Come face le corna la lumaccia: 31. 44. Gli orribili giganti, cui minaccia

32.

Ed io scorgeva già d'alcun la faccia,
E per le coste giù ambo le braccia.
35. Eran l'ombre dolenti nella ghiaccia,
Ognuna in giù tenea volta la faccia:
Tra lor testimonianza si procaccia.
Da mezzo 'l petto uscìa fuor della ghiaccia :
Che i giganti non fan con le sue braccia:
Ch'a così fatta parte si confaccia.

34. 29.

PUBG.

3. 122.

6.

9.

11.

Ma la bontà 'nfinita ha si gran braccia, Se 'l pastor di Cosenza, ch'alla caccia Avesse 'n Dio ben letta questa faccia, 11. Volgendo a loro, e qua e là, la faccia, Quivi era l'Arentin, che dalle braccia E l'altro, ch'annegò correndo 'n caccia. 38. Trafugò lui dormendo, in le sue braccia, Che mi scoss' io, sì come dalla faccia Come fa l'uom, che spaventato agghiaccia. 71. Per lei, tanto che a Dio si soddisfaccia, Ascoltando chinai in giù la faccia:

13. 119.

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Si torse sotto 'l peso, che lo 'mpaccia:
Passi di fuga, e, veggendo la caccia,
Tanto, ch'i' leva 'n su l'ardita faccia,
Come fa 'l merlo per poca bonaccia.
20. Buonagiunta da Luca: e quella faccia
Ebbe la santa Chiesa in le sue braccia:
L'anguille di Bolsena e la vernaccia.

ACCIO

10. 116. Perch'i' pregai lo spirto più avaccio, Dissemi: Qui con più di mille giaccio: E 'l Cardinale, e degli altri mi taccio:

INF.

6.

28.

ACCO

50. D'invidia sì, che già trabocca il sacco,
Voi cittadini, mi chiamaste Ciacco:
Come tu vedi, alla pioggia mi fiacco:
26. La corata pareva, e 'l tristo sacco,

Mentre che tutto in lui veder m'attacco,
Dicendo, Or vedi, come i' mi dilacco:

INF.

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ACE

56. E giugnel tempo, che perder lo face,
Tal mi fece la bestia, senza pace,

Mi ripingeva là, dove 'l Sol tace.
5. 92. Noi pregheremmo lui, per la tua pace,
Di quel, ch'udire, e che parlar ti piace:
Mentrechè 'l vento, come fa, si tace.
5. Mi volvi, cominciai, com'a te piace,

10.

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13.

77.

La gente, che, per li sepolcri, giace,
Tutti i coperchi, e nessun guardia face.
110. Per sè natura, e per la sua seguace,
Ma seguimi oramai, che 'l gir mi piace:
El carro tutto sovra 'l Coro giace,
Conforti la memoria mia, che giace
Un poco attese, e poi, da ch' ei si tace,
Ma parla, e chiedi a lui, se più ti piace.
35. Laggiù, per quella ripa, che più giace,
Ed io: Tanto m'è bel, quanto a te piace:
Dal tuo volere, e sai quel, che si tace.
21. 107. Scoglio non si potrà; perocchè giace
E se l'andare avanti pur vi piace,
Presso è un altro scoglio, che via face.

19.

PURG.

2.

95. Se quei, che leva, e quando e cui li piace, Che di giusto voler lo suo si face: Chi ha voluto entrar con tutta pace. 3. 4. Virgilio incominciò, per quella pace, Ditene, dove la montagna giace,

Che perder tempo, a chi più sa, più spiace. 5. 59. Non riconosco alcun; ma s'a voi piace Voi dite, ed io farò per quella pace, Di mondo in mondo, cercar mi si face. 35. Della, molt'anni, lagrimata pace, Dinanzi a noi pareva si verace,

10.

Che non sembiava immagine che tace. 15. 131. D'aprir lo cuore all'acque della pace,

18.

21.

Non dimandai, Che hai, per quel, che face
Quando disanimato il corpo giace:

20. Ad ogni cosa è mobile, che piace,

Vostra apprensiva da esser verace Si che l'animo ad essa volger face. 11. Dappie, guardando la turba, che giace: Dicendo, Frati miei, Dio vi dea pace: Rendè lui cenno, ch'a ciò si conface: 24. 37. E giammai non si videro in fornace

Com'i' vidi un, che dicea: S'a voi piace Quinci si va, chi vuole andar per pace. 28. 89. Per sua cagion, ciò ch'ammirar ti face, Lo sommo ben, che solo esso a sè piace,

30. 5.

PAR.

Diede per arra a lui d'eterna pace.
Di suo dover, come 'l più basso face,
Fermo s'affisse; la gente verace

Al carro volse sè, come a sua pace:

2. 110. Voglio informar di luce sì vivace,
Dentro dal Ciel della divina pace

L'esser di tutto suo contento giace.

3. 83. Per questo regno, a tutto il regno piace, E la sua volontade è nostra pace:

Ciò, ch'ella cria, e che natura face. 6. So. Con costui pose 'l Mondo in tanta pace, Ma ciò, che 'l segno, che parlar mi face, Per lo regno mortal, ch' a lui soggiace, 7. 71. Libero è tutto, perchè non soggiace, Più l'è conforme, e però più le piace: Nella più simigliante è più vivace. 10. 125. L'anima santa, che 'l Mondo fallace Lo torpo, ond' ella fu cacciata, giace E da esilio, venne a questa pace. 11. So. Si scalzò prima, e dietro a tanta pace O ignota ricchezza, o ben verace! Dietro allo sposo: si la sposa piace. 15. 146. Disviluppato dal mondo fallace,

E venni dal martirio a questa pace. 24. 146. Che si dilata in fiamma poi vivace, Come 'l signor, ch' ascolta quel, che piace Per la novella, tosto ch' e' si tace: 8 O vita intera d'amore e di pace!

27,

29.

Dinanzi agli occhi miei le quattro face Incominciò a farsi più vivace : 92. Seminarla nel Mondo, e quanto piace Per apparer ciascun s' ingegna, e face Da' predicanti, e 'l Vangelio si tace. 30. 98. L'alto trionfo del regno verace, Lume è lassù, che visibile face

Che solo in lui vedere ha la sua pace: 31. 107. Signor mio GIESU' CRISTO Dio verace, Tale era io mirando la vivace

33.

INF.

10.

Contemplando gustò di quella pace.

8. Per lo cui caldo, nell' eterna pace,
Qui se' a noi meridiana face

Se' di speranza fontana vivace.

ACI

14. Con Epicuro tutti i suoi seguaci, Però alla dimanda, che mi faci, E al disio ancor, che tu mi taci. 14. 13. Flegetoute, e Letèo, che dell' un taci,

19.

PURG.

In tutte tue question certo mi piaci,
Dovea ben solver l'una, che tu faci.
1. O Simon mago, o miseri seguaci,
Deono essere spose, e voi rapaci,

21. 104. Con viso, che, tacendo, dicea Taci:
Che riso e pianto son tanto seguaci
Che men seguon voler ne' più veraci :
24 101. Che gli occhi miei si fero a lui seguaci,
Parvermi i rami gravidi e vivaci

PAR.

27.

INF.

20.

25.

PURG.

Per esser pure allora volto in laci.

53. A privilegi venduti e mendaci,
In vesta di pastor lupi rapaci

O difesa di Dio, perchè pur giaci!

ACO

59. E venne serva la città di Baco,
Suso in Italia bella giace un laco,
Sovra Tiralli, ed ha nome Benaco:
23. Con l'ale aperte gli giaceva un draco,
Lo mio maestro disse: Quegli è Caco,
ᎠᎥ sangue fece spesse volte laco.

5. 80. Quand' i' fu' sovraggiunto ad Oriàco, Corsi al palude, e le cannucce e' l braco Delle mie vene farsi in terra laco,

INF.

ACQUE

19. 107. Quando colei, che siede sovra l'acque, Quella, che con le sette teste nacque, Fin che virtute al suo marito piacque. 26. 137. Che dalla nuova terra un turbo nacque, Tre volte il fe' girar con tutte l'acque, E la prora ire in giù, com' altrui piacque,

PURG.

1. 131. Che mai non vide navicar su' acque Quivi mi cinse, sì com' altrui piacque: L'umile pianta, cotal si rinacque. 8. 53. Giudice Nia gentil, quanto mi piacque, Nullo bel salutar, tra noi, si tacque: Appiè del monte, per le lontan' acque ? 15. 92. Ti cercavamo: e come qui si tacque,

Indi m'apparve un' altra, con quell'acque Quando, per gran dispetto, in altrui nacque : 18. 125. E della mente peggio, e che mal nacque, Io non so, se più disse, o s'ei si tacque, Ma questo 'ntesi, e ritener mi piacque.

PAF.

7

14.

26. Freno a suo prode, quell' uom, che non nacque, Onde l'umana spezie inferma giacque

Fin ch' al Verbo di Dio di scender piacque.

5. Questo, ch'io dico, sì come si tacque
Per la similitudine, che nacque

A cui si cominciar, dopo lui, piacque.

29. 17. Fuor d'ogni altro comprender, com'ei piacque, Ne prima quasi torpente si giacque :

PAR.

Lo discorrer di Dio sovra quest' acque.

ACQUI

14. 152. Tre volte cinse me, sì com' io tacqui, Io avea detto; sì nel dir gli piacquí.

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27. 89. E nessuno era stato a vincere Acri,
Nè sommo uficio, nè ordini sacri
Che solea far li suoi cinti più macri.

PURG. 31.

PAR.

25.

INF.

ACRO

I. O tu, che se' di là dal fiume sacro,
Che pur, per taglio, m' era parut' acro,

1. Se mai continga che 'l poema sacro,

Sì che m' ha fatto, per più anni, macro,
ADA

6. 110. In vera perfezion giammai non vada,
Noi aggirammo a tondo quella strada,
Venimmo al punto, dove si digrada:
8. 89. E disser: Vien tu solo, e quei sen' vada,
Sol si ritorni per la folle strada:

22.

Che gli hai scorta si buia contrada. 92. Li passi miei, per si selvaggia strada, Che ne dimostri, là ove si guada, Che non è spirto, che per l'aer vada. 15. 41. E poi rigiugnerò la mia masnada, I' non osava scender della strada, Tenea, com'uom, che riverente vada. 16. 35. Tutto che nudo e dipelato vada, Nepote fu della buona Gualdrada

Fece col senno assai, e con la spada. 28. 38. Si crudelmente al taglio della spada

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