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31. 41. Certo tra esso, e 'l gaudio mi facea
E quasi peregrin, che si ricrea
E spera già ridir com' ello stea;

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27. 80. Di mia età, dove ciascun dovrebbe

PURG

Ciò, che pria mi piaceva, allor m' increbbe,
Ahi miser lasso, e giovato sarebbe.

13. 125. Della mia vita: e ancor non sarebbe
Se ciò non fosse, ch'a memoria m'ebbe
A cui di me, per caritate, increbbe.

PAR.

6. 140. E se'l Mondo sapesse 'I tuor, ch'egli ebbe, Assai lo loda, e più lo loderebbe.

11.

8. 47. Per allegrezza nuova, che s' accrebhe, Cosi fatta, mi disse, il Mondo m'ebbe Molto sarà di mal, che non sarebbe. 92. Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Poi che la gente poverella crebbe Meglio in gloria del Ciel si canterebbe; 29. 119. Che se 'l vulgo il vedesse, vederebbe Per cui tanta stoltezza in terra crebbe, Ad ogni promession si converrebbe.

INF.

EBBIA

24. 149. Ond' ei repente spezzerà la nebbia,
E detto l'ho, perchè doler ten debbia.

INF.

27.

INF.

32.

PAR.

EBBRE

95. Dentro Siratti, a guarir delle lebbre,
A guarir della sua superba febbre :
Perchè le sue parole parvero ebbre:

EBE

11. Ch'aiutaro Anfione a chiuder Tebe,
Oh sovra tutte mal creata plebe,
Me' foste state qui pecore, o zebe.

EBRA

19. 65. Che non si turba mai, anzi è tenébra, Assai t'è mo aperta la latébra,

INF

Di che facei quistion cotanto crebra :

ECCA

32. 137. Sappiendo, chi voi siete, e la sua pecca, Se quella con ch' i̇' parlo, non si secca. 34. 113. Ched è opposto a quel, che la gran secca Fu l'uom, che nacque e visse sanza pecca:

PURG.

22.

INF.

Che l'altra faccia fa della Giudecca.

47. Per l'ignoranza, che di questa pecca
E sappi, che la colpa, che rimbecca,
Con esso insieme qui suo verde secca.
ECCHI

17. 71. Spesse fiate m'intruonan gli orecchi,
Che recherà la tasca co' tre becchi:

32.

PAR.

La lingua, come bue, che 'l naso lecchi. 50. Forte così: ond'ei, come duo becchi,

Ed up, ch' avea perduti ambo gli orecchi,
Disse, Perchè cotanto in noi ti specchi?

ECCHIA

17. 41. Se non, come dal viso, in che si specchia Da indi, si come viene ad orecchia

PURG.

A vista 'l tempo, che ti s'apparecchia.

ECCHIO

4. 62. Fossero 'n compagnia di quello specchio, Tu vedresti 'I Zodiaco rubecchio

Se non uscisse fuor del cammin vecchio. 15. 14. Delle mie ciglia, e fecimi 'l solecchio, Come quando dall' acqua, o dallo specchio, Salendo su, per lo modo parecchio

PAR.

15. 113. Di cuoio e d'osso, e venir dallo specchio E vidi quel de' Nerli e quel del Vecchio E le sue donne al fuso ed al pennecchio : 29. La divina giustizia fa suo specchio,

19.

PURG.

23. 26

INF. 13.

21.

25.

Sapete, come attento io m'apparecchio
Dubbio, che m'è digiun cotanto vecchio.

ECCO

Erisitòn si fusse fatto secco,
Io dicea, fra me stesso pensando, Ecco
Quando Maria nel figlio diè di becco.

ECE

50. Ma la cosa incredibile mi fece

Ma dillì, chi tu fosti, sì che 'n vece
Nel mondo su, dove tornar gli lece.

8. Bolle l'inverno la tenace pece,

Che navicar non ponno, e 'n quella vece: Le coste a quel, che più viaggi fece: 29. Per lo furar frodolente, ch' ei fece

Onde cessar le sue opere biece,

Glie ne diè cento, e non senti le diece.

29. 116. Perch' i' nol feci Dedalo, mi fece Ma nell'ultima bolgia delle diece Dannò Minòs, a cui fallir non lece. 33. 143. Là dove bolle la tenace pece,

PURG. 16.

20.

PAR

1.

Che questi lasciò 'l Diavolo in sua vece,
Che 'l tradimento, insieme con lui, fece.

32. Per tornar bella a colui, che ti fece,
I' ti seguiterò, quanto mi lece
L'udir ci terrà giunti, in quella vece.
98. Dello Spirito santo, e che ti fece

Tant' è disposto a tutte nostre prece,
Contrario suon prendemo in quella vece:

53. Nell' immagine mia, il mio si fece, Molto è licito là, che qui non lece Fatto per proprio dell' umana spece. 6. 134. Ramondo Berlinghieri, e ciò gli fece E poi il mosser le parole biece

Che gli assegnò sette e cinque per diece. 13. 41. E poscia e prima tanto soddisfece, Quantunque alla natura umana lece

INF.

Da quel valor, che l'uno e l'altro fece:

ECHI

6. 89. Pregoti, ch' alla mente altrui mi rechi: Li diritti occhi torse allora in biechi : Cadde con essa, a par degli altri ciechi.

PAR.

5.

INF.

10.

15.

23.

27.

28.

ECI

65. Siate fedeli, ed a ciò far non bieci,
Cui più si convenia dicer, Mal feci,
Ritrovar puoi lo gran duca de' Greci:

32.

ECO

56. Avesse di veder, s' altri era meco:
Piangendo disse, Se per questo cieco
Mio figlio ov'è, e perchè non è teco?
Se Brunetto Latini un poco teco,
lo dissi lui: Quanto posso, ven' preco.
Faròl, se piace a costui, che vo seco.
83. Dell' animo, col viso, d'esser meco :
Quando fur giunti, assai, con l'occhio bieco,
Poi si volsero 'n sè, e diceán seco:
23. Non t'incresca restare a parlar meco:
Se tu pur mo in questo mondo cieco
Latina, onde mia colpa tutta reco;
86. E tien la terra, che tal è qui meco,
Farà venirgli a parlamento seco:

PURG.

22.

Non farà lor mestier voto, nè preco.

101. Rispose'l duca mio, siam con quel Greco, Nel primo cinghio del carcere cieco. Ch' ha le nutrici nostre sempre seco. 26. 56. Le membra mie di là, ma son qui meco, Quinci su vo, per non esser più cieco: Perchè 'l mortal pel vostro Mondo reco. 20. Mi disse, tanto, che s'i' parlo teco, Si com' i' fui, com' io doveva, seco, A dimandare omai, venendo meco?

33.

PAR.

20.

INF.

12.

53. Non si trasmuta, perchè degno preco L'altro, che segue, con le leggi, e meco, Per cedere al pastor si fece Greco.

EDA

38. Che venisse colui, che la gran preda Da tutte parti l'alta valle feda Sentisse amor, per lo quale è chi creda 31. 116. Che fece Scipion di gloria ereda, Recasti già mille lion per preda,

PURG

20.

De' tuoi fratelli, ancor par ch' e' si creda,

11. Che più che tutte l'altre bestie hai preda, O ciel, nel cui girar par, che si creda Quando verrà, per cui questa disceda? 33. 35. Fu, e non è, ma chi n'ha colpa, creda. Non sarà tutto tempo sanza reda

PAR.

Perchè divenne mostro, e poscia preda .

6. 110. Per la colpa del padre e non si creda, Questa picciola stella si correda

INF.

2.

Perchè onore e fama gli succeda:

EDE

29. Per recarne conforto a quella fede,

Ma io, perchè venirvi? o chi 'l concede? Me degno a ciò, nè io, nè altri il crede. 10. 131. Di quella, il cui bell' occhio tutto vede, Appresso volse a man sinistra il piede: Per un sentier, ch' ad una valle fiede, 11. 65. Dell' universo, in su che Dite siede, Ed io Maestro, assai chiaro procede Questo baratro, e 'l popol, che 'l possiede. 13. 74. Vi giuro, che giammai non ruppi fede E se di voi alcun nel mondo riede, Ancor del colpo, che 'nvidia le diede. 20. 101. Mi son si certi, e prendon si mia fede,

34. 92.

PURG.

4.

Ma dimmi della gente, che procede;
Che solo a ciò la mia mente risiede..
La
gente grossa il pensi, che non vede,
Levati su, disse 'l maestro, in piede:
E già il Sole a mezza terza riede.

5. E questo è contra quello error, che crede
E però, quando s'ode cosa, o vede,

Vassene 'I tempo, e l'uom non se n'avvede : 5. 110. Quell'umido vapor, che in acqua riede,

Giunge quel mal voler, che pur mal chiede, Per la virtù, che sua natura diede. 7. 116. Lo giovinetto, che retro a lui siede, Che non si puote dir dell'altre rede: Del retaggio miglior nessun possiede. 9. 23. Abbandonati i suoi da Ganimede, Fra me pensava: Forse questa fiede Disdegna di portarne suso in piede.

15. 134. Chi guarda pur con l'occhio, che non vede, Ma dimandai, per darti forza al piede: Ad usar lor vigilia, quando riede. 16. 98. Nullo: perocchè 'l pastor, che precede, Perchè la gente, che sua guida vede,

Di quel si pasce, e più oltre non chiede. 17. 59. Che quale aspetta prego, e l'uopo vede, Ora accordiamo a tanto 'nvito il piede: Che poi non si poria, se 'l di non riede: 18. 44. E l'anima non va con altro piede,

Ed egli a me: Quanto ragion qui vede,
Pure a Beatrice; ch'è opra di fede.
28. 86. Impugnan dentro a me novella fede
Ond' ella: I' dicerò, come procede,
E purgherò la nebbia, che ti fiede.

PAR.

41. Di veder quella essenzia, in che si vede, Li si vedrà ciò che tenem per fede A guisa del ver primo, che l'uom crede. 4. 50. Non è simile a ciò, che qui si vede, Dice, che l'alma alla sua stella riede, Quando natura, per forma, la diede. 2. Di là dal modo, che 'n terra si vede, Non ti maravigliar: che ciò procede Così nel bene appreso muove 'I piede. 8. 14. Ma d'esserv' eutro mi fece assai fede E come in fiamma favilla si vede, Quando una è ferma, e l'altra va e riede, 110. Piacque di trarlo suso alla mercede,

5.

11.

Ai frati suoi, sì com'a giuste erede,

E comandò che l'amassero a fede:

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