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1.Areostoto di Charles e Robert 1. dicemb. 1783.2. Areos. di Montgolfier 19. Settemb. 1783 3. Areost di Montgolfier portando MM. Rozier e Giraud de Villette 19.Ottob. 1783 4. Simile 12. Settemb. 1783.

Non è qui da omettersi che anche l' anfiteatro di Milano godette nel 1808 uno spettacolo aereostatico dato dal signor Andreoli, ove dopo varj esperimenti fatti nel

premio di 20,000 lire sterline. Ecco il rapporto spedito dallo stesso:

Alla Reale Accademia di Londra.
«Signori accademici,

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«La vostra accademia propose, anni sono un premio di 20,000 lire sterline a chi trovasse la direzione orizzontale degli aerostati. Io sciolgo il problema con un metodo quanto semplice, altrettanto infallibile, che vi sottopongo, entrando in concorso per la corrispondente aggiudicazione.

« Le grandi scoperte che hanno portato si oltre i progressi delle scienze e delle arti, ed hanno cagionato le note rivoluzioni del genere umano, come l'attrazione universale, la polvere da guerra, i pendoli, il nuovo mondo, sono debirici della loro origine ad un fatto acidentale, ad una fortuita combinazione d' idee.

La scoperta che io vi presento, è anch'essa originata più da un casuale riflesso che da una profonda meditazione; e da lei pure sono attendibili i più portentosi cangiamenti nella nostra specie. Dalla storia degli avanzamenti del mio spirito nel ridurla a perfezione, apparirà forse che io non abbia trascurato i primi lampi che me la fecero travedere, o mi sia rappresentato sotto i suoi possibili aspetti un oggetto per sè dilettevole, della cui vasta importanza son sempre stato altamente convinto. Ma io protesto in prevenzione di riconoscerne la opponibile facilità, superbo di correre la sorte di Colombo, con lui collocato nella circostanza di Galileo, di Bacone e di Newton.

Uno sferico involucro di pelle del diametro di poche once, ripieno di pallini la caccia e sospeso all' aerostato mediante una corda di seta, è l'ancorapalla dei nostri volatori italiani.

« Osservai che l'ancora-palla adempiendo alla sua destinazione pel moto accelerato che acquista, lasciata cadere dall' aerostato, vince la forza elevatrice elo fa discendere da alquante pertiche. Sopra una tale osservazione corse il pensiero d' indagare se potesse esservi

un mezzo onde vibrare orizzontalmente una palla, che avvinti seco traesse gli areostati, e mi offerse l'artiglieria (proporzionale alla loro portata). Conobbi di aver trovato, e ne fui lieto come Archimede nel bagno. Ma nacque la riflessione, che l'elasticità della polvere all'atto dell'esplosione agisce sul fondo del pezzo ugualmente che della palla. Ebbene, diss' io, si riceva soltanto l'urto che dà sul fondo, e si lasci andar quello che dà sulla palla: il cannone allo sparo retrocede d'alcuni passi. Aggiungono i pirotecnici, che due cannoni impostati nelle teste d'una trave equilibrata sopra un perno, sparati a vicenda, si mettono al posto l'uno dell' altro. Caricai quindi un piccolo mortaro inclinato sopra un fusto a quattro ruote tornite, lo posi col calcio indentro all'angolo d'una tavola levigata, e datogli fuoco, vidi fuggirsene l'apparecchio e cader fuori dall' angolo opposto.

«Mi sovvenne dei fuochi di gioja, e volli notar cogli occhi il presunto effetto d'un raggio su d'una sfera pensile di baudruche, gonfia d'aria atmosferica, e glie la vidi rapire orizzontalmente, rompendo i vincoli che la ritenevano.

«Non sono queste e le loro simili, se non modificazioni d'una medesima causa, che possono unirsi od alternarsi per ottenere dalle une la mossa, dalle altre la continuazione del corso. Ogni artiglieria che si spari, ogni raggio che si rilasei, sarà un colpo di remo all'aereo naviglio che sia in equilibro. Nè abbiamo più d'uopo di ricorrere alle teorie della poca forza richiesta per muovere un corpo nel fluido; nè più dobbiamo augurarci coi passati aeronauti di poter comunicare alla macchina la velocità d'una tartaruga. L'attività della polvere è immensa, ed è trovato il punto d'appoggio per esercitarla all'uso in discorso: Dic ubi consistam etc. Dunque la polvere da cannone, modificata con senno nella sua spinta, è il mezzo sicuro, e per avventura unico di dar moto orizzontalmente ai globi aereostatici. Restaso lo che si costruiscano

vasto edifizio, salì a tale altezza, che si perdette agli sguardi degli spettatori, essendo disceso senza alcun sinistro in una campagna nelle vicinanze di Casal Pusterlengo.

In quell'anno stesso il ch. signor Brioschi, astronomo milanese, fece una sua ascensione aereostatica nella città di Padova unitamente al succitato sig. Andreoli, ed arrivò ad un' altezza non raggiunta da alcun altro aereo volatore, cioè a piedi 25,443, vale a dire piedi 3,969 di più del sig. Gay-Lussac, del quale ho parlato più sopra a pag. 439, avendo così superato di piedi 614 il più alto monte della terra, qual è il Dhawalagiri nella regione del Tibet in Asia, alto 24,829.

§ 3.

Paracadute.

Non possiamo restar senza sorpresa che Zambeccari, diligente calcolatore, che metteva a profitto anche le più piccole cause per ottenerne i suoi ragionati effetti, non abbia posto in opera i più opportuni mezzi di difesa della persona. Tanto ne' suoi voli, come in tutti gli altri dal 1783 al primo decennio del nostro secolo, è stata trascurata la garanzia degli aereonauti colla sicurezza del

consentanei nella loro appendice a tutti i circoli della nautica, e che si applichi l'impero della polvere a quel rombo che vuol percorrersi: ecco la direzione che si cerca.

"So che per profittare del ritrovamento è indispensabile l'impermeabilità dell' involto, come è necessario il possesso della libera elevazione verticale.

Ho un certo dato, e su quel dato un mio calcolo, che in un modo immancabile al pari dell' esposto somministra la soluzione del doppio problema, vietando affatto la dispersione dell'idrogeno, e regolando verticalmente da palmo a palmo un macchinismo il men complicato, escludente ancora ogni pericolo della polvere accesa. Veduto il

merito che mi si accorda per la prima
partecipazione,
avrò campo
d'insinuare
le ulteriori, accompagnate, ove piaccia,
della mia stessa cooperazione, a cumulo
dell' intrapresa ed a totale disinganno
dell' impaziente aspettazione del mondo.
Bologna, 12 marzo 1821.
"Sott. Gio. MARIA ATENODORO MINGA-
RELLI, bolognese n.

NB. Non si è saputo se a Mingarelli sia stato aggiudicato il premio, e come venisse accolto il di lui progetto.

Lo stampatore Jacopo Marsigli di Bologua pubblicò l'opuscolo: Costruzione degli areostali, con tutto ciò che si era riservato dire il citato Mingarelli nel suo rapporto alla regia Accadamia di Londra.

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1. Macchina aereobat di Pasquale Andreoli elevata a Venezia 21. Nov. 1826. 2. Macch. aereostatica di M. Garnerin col paracadute inalzata a Milano nel 1827. 3. Paracadute.

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