Della libertà nella nuova lirica toscana del 1300: Sunto criticoN. Zanichelli, 1886 - 159 sayfa |
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Sayfa 57
... . La invidia a me ha dato sì di morso , Che m'ha privato di tutto mio bene , E hàmi tratto fuor d'ogni mia spene , Pur ch ' a la vite . fosse breve ' l corso ! O messer Cino , io veggio ch'è discorso Il tempo NELLA NUOVA LIRICA TOSCANA .
... . La invidia a me ha dato sì di morso , Che m'ha privato di tutto mio bene , E hàmi tratto fuor d'ogni mia spene , Pur ch ' a la vite . fosse breve ' l corso ! O messer Cino , io veggio ch'è discorso Il tempo NELLA NUOVA LIRICA TOSCANA .
Sayfa 58
... Veggio cader diviso questo regno , Veggio ch'a ogni buon convien tacere , Veggio quivi regnar ogni malegno . E chi vuol suo stato mantenere , Convien che taccia quel che dentro giace ! Nell ' alma guerra , e nella bocca pace . Perciò ...
... Veggio cader diviso questo regno , Veggio ch'a ogni buon convien tacere , Veggio quivi regnar ogni malegno . E chi vuol suo stato mantenere , Convien che taccia quel che dentro giace ! Nell ' alma guerra , e nella bocca pace . Perciò ...
Sayfa 89
... veggio in voi mi par bellore . Come potea di umana natura Nascere al mondo figura sì bella Com ' sete voi ? Maravigliar mi fate ! E dico nel mirar vostra beltate - Questa non è terrena creatura : Dio la mandò dal ciel , tanto è novella ...
... veggio in voi mi par bellore . Come potea di umana natura Nascere al mondo figura sì bella Com ' sete voi ? Maravigliar mi fate ! E dico nel mirar vostra beltate - Questa non è terrena creatura : Dio la mandò dal ciel , tanto è novella ...
Sayfa 93
... veggio in quella parte la salute Ove lo mio intelletto non può gire . Allor si strugge sì la mia virtute , Che l'anima che move li sospiri S'acconcia per voler dal cor partire . Dopo queste prove passiamo ad esaminare il paragrafo ...
... veggio in quella parte la salute Ove lo mio intelletto non può gire . Allor si strugge sì la mia virtute , Che l'anima che move li sospiri S'acconcia per voler dal cor partire . Dopo queste prove passiamo ad esaminare il paragrafo ...
Sayfa 97
... veggio andar senz ' atto vile . E se venite da tanta pietate , Piacciavi di ristar qui meco alquanto , E che che sia di lei , nol mi celate . Io veggio gli occhi vostri c'hanno pianto E veggiovi venir si sfigurate , Che ' l cor mi trema ...
... veggio andar senz ' atto vile . E se venite da tanta pietate , Piacciavi di ristar qui meco alquanto , E che che sia di lei , nol mi celate . Io veggio gli occhi vostri c'hanno pianto E veggiovi venir si sfigurate , Che ' l cor mi trema ...
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Sayfa 107 - GUIDO , vorrei che tu e Lapo ed io Fossimo presi per incantamento, E messi in un vascel, ch' ad ogni vento Per mare andasse a voler vostro e mio; Sicché fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento, Anzi, vivendo sempre in un talento, Di stare insieme crescesse il disio. E monna Vanna e monna Bice poi, Con quella ch...
Sayfa 150 - Quaut' egli ha più di buon vigor terrestro. Alcun tempo il sostenni col mio volto; Mostrando gli occhi giovinetti a lui, Meco il menava in dritta parte volto. Sì tosto come in su la soglia fui . Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Sayfa 140 - Oltre la spera che più larga gira passa '1 sospiro ch'esce del mio core : intelligenza nova, che l'Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Quand'elli è giunto là dove disira, vede una donna, che riceve onore, e luce sì, che per lo suo splendore lo peregrino spirito la mira.
Sayfa 89 - Ov' ella passa, ogni uom vèr lei si gira, E cui saluta fa tremar lo core. Si che, bassando il viso, tutto smuore, E d' ogni suo difetto allor sospira : Fuggon dinanzi a lei superbia ed ira : Aiutatemi, donne, a farle onore. Ogni dolcezza, ogni pensiero umile Nasce nel core a chi parlar la sente ; Ond
Sayfa 107 - Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento, e messi in un vasel ch'ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio...
Sayfa 101 - Visi di donne m' apparver crucciati , Che mi dicean: Morra' tu pur, morra'ti. Poi vidi cose dubitose molte Nel vano immaginare ov' io entrai : Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere...
Sayfa 56 - Uno giorno avvenne che questa gentilissima sedea in parte ove s'udiano parole de la regina de la gloria, * ed io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine ; e nel mezzo di lei e di me per la retta linea sedea una gentile donna di molto piacevole aspetto, la quale mi mirava spesse volte, maravigliandosi del mio sguardare, che parea che sopra lei terminasse.
Sayfa 111 - Mostrasi si piacente a chi la mira, Che dà per gli occhi una dolcezza al core, Che intender non la può chi non la prova. E par che della sua labbia* si muova Uno spirto soave e pien d' amore, Che va dicendo al1
Sayfa 50 - A ciascun' alma presa e gentil core, Nel cui cospetto viene il dir presente, A ciò che mi riscrivan suo parvente, Salute in lor signor, cioè Amore. Già eran quasi ch'atterzate l'ore Del tempo ch'ogni stella è più lucente, Quando m' apparve Amor subitamente Cui essenza membrar mi da orrore.
Sayfa 74 - E qual soffrisse di starla a vedere Diverria nobil cosa, o si morria: E quando trova alcun che degno sia Di veder lei, quei prova sua virtute; Che gli avvien ciò che gli dona salute, E si l'umilia, che ogni offesa oblia.