Sayfadaki görseller
PDF
ePub

E sconsolate e tarde

Si struggon l'ore che sperando affretto:
Ahime, per mille affanni

Già declina il sentier de' miei begli anni!
Forse mentr' io ti chiamo, e tu nol sai,
Giunge la vita afflitta all' ore estreme;
Nè ti vedrò più mai,

Nè i nostri petti s'uniranno insieme:
Tu dell' amico intanto

Piangendo leggerai l'ultimo canto.
Se lo spirito infermo e travagliato
Compirà sua giornata innanzi sera,
Non sia dimenticato

1

Il tuo misero amante: una preghiera
Dal labbro mesto e pio

Voli nel tuo dolore innanzi a Dio.
Morremo, e sciolti di quaggiù n'aspetta
Altro amore, altra sorte ed altra stella.
Allora, o mia diletta,

La nostra vita si farà più bella;
Ivi le nostre brame

Paghe saranno di miglior legame.

Di mondo in mondo con sicuri voli
Andran l'alme, di Dio candide figlie,
Negli spazi e nei soli

Numerando di Lui le maraviglie,
E la mente nell' onda

Dell'eterna armonia sarà gioconda.

[merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]

VII.

A GIOVAN BATTISTA VICO.

1

Di norma social nel tuo volume 1
Chiuse filosofia germe profondo,"
Che per cultura diverrà fecondo
E darà frutti di miglior costume.
La mente vagheggiando il nuovo lume,
Che dell'eterna Idea rivela il fondo,
Per l'intellettuale ordin del mondo
Di volo in volo a Dio leva le piume.
Virtù m' ispiri, ond' io spezzato il laccio
Che mi fa servo di caduco limo,
All' ocean de' secoli m' affaccio:
E fissando lo sguardo al Centro primo,
Arditamente l'universo abbraccio,
Mi rinnovo, m'intendo, e mi sublimo.

2

VIII.

LA FIDUCIA IN DIO.

Statua di L. Bartolini.

Come dicesse a Dio: D' altro non calme.
DANTE, Purg., Vill.

Quasi obliando la corporea salma,
Rapita in Quei che volentier perdona,
• Sulle ginocchia il bel corpo abbandona
Soavemente, e l'una e l'altra palma.
Un dolor stanco, una celeste calma

Le appar diffusa in tutta la persona,

Nell'opera intitolata Principii di scienza nuova, nella quale quel gran filosofo gettò i fondamenti d'una scienza nuova davvero, che prese poi il nome di Filosofia della storia. Vedi nella Antologia della prosa moderna, pag. 428 e seg. 2 Cioè, Dio. Espressione che ha del dantesco.

3 Vedi Antologia della prosa moderna, pag. 457 e seg.

Ma nella fronte che con Dio ragiona Balena l'immortal raggio dell' alma; E par che dica: se ogni dolce cosa

M'inganna, e al tempo che sperai sereno Fuggir mi sento la vita affannosa, Signor, fidando, al tuo paterno seno L'anima mia ricorre, e si riposa In un affetto che non è terreno.

IX.

AFFETTI D'UNA MADRE.

Presso alla culla in dolce atto d'amore,
Che intendere non può chi non è madre,
Tacita siede e immobile, ma il volto
Nel suo vezzoso bambinel rapito,
Arde, si turba e rasserena in questi
Pensieri della mente inebriata:
Teco vegliar m'è caro,

Gioir, pianger con te: beata e pura
Si fa l'anima mia di cura in cura;
In ogni pena un nuovo affetto imparo.
Esulta, alla materna ombra fidato,'
Bellissimo innocente!

Se venga il dì che amor soavemente
Nel nome mio ti sciolga il labbro amato;

Come l'ingenua gota e le infantili

Labbra t'adorna di bellezza il fiore;
A te così nel core

Affetti educherò tutti gentili.

Così piena e compita

Avrò l'opra che vuol da me natura;

Sarò dell' amor tuo lieta e sicura,

Come data t' avessi un' altra vita.

Goder d'ogni mio bene,

D'ogni mia contentezza il Ciel ti dia!

[ocr errors]

Io della vita nella dubbia via
Il peso porterò delle tue pene.
Oh, se per nuovo obietto

Un di t' affanna giovenil desio,
Ti risovvenga del materno affetto !
Nessun mai t' amerà dell' amor mio.
E tu nel tuo dolor solo e pensoso

Ricercherai la madre, e in queste braccia
Asconderai la faccia;

Nel sen che mai non cangia avrai riposo.

1

1 Molto affetto e gentile, immagini spontanee e naturali, una dolce e malinconica armonia di verso da ricordare il Petrarca; tali sono le qualità principali che fanno cari i pochi versi non satirici del Giusti.

[merged small][graphic][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed][subsumed]
« ÖncekiDevam »