Antologia della poesia italiana modernaGiuseppe Puccianti Successori Le Monnier, 1872 - 588 sayfa |
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Sayfa 42
... Imeneo Scoter sua face ; e unirsi al freddo sposo , Di lui non già ma delle nozze amante , La freddissima vergine , che in core Già volge i riti del Bel Mondo , e lieta L'indifferenza maritale affronta . Così non fien della crudel ...
... Imeneo Scoter sua face ; e unirsi al freddo sposo , Di lui non già ma delle nozze amante , La freddissima vergine , che in core Già volge i riti del Bel Mondo , e lieta L'indifferenza maritale affronta . Così non fien della crudel ...
Sayfa 74
... IMENEO .. Bella in siepe frondosa È la fiorita spina , Allor che rugiadosa Fuor de l'eoa marina L'alba novella uscì : Ma , se gentile innesto Non cangia il tronco duro , Cadon le foglie , e presto Rozzo virgulto oscuro Torna qual era un ...
... IMENEO .. Bella in siepe frondosa È la fiorita spina , Allor che rugiadosa Fuor de l'eoa marina L'alba novella uscì : Ma , se gentile innesto Non cangia il tronco duro , Cadon le foglie , e presto Rozzo virgulto oscuro Torna qual era un ...
Sayfa 75
... Imeneo con presta Man non ne unisce il core , Oltre che inutil resta , Illanguidisce il fiore Di sua gentil beltà . Pera chi dunque i santi Nodi d'Imen non cura . Delizia de gli amanti , Fonte di eterna e pura Gioia , Imeneo , tu se ...
... Imeneo con presta Man non ne unisce il core , Oltre che inutil resta , Illanguidisce il fiore Di sua gentil beltà . Pera chi dunque i santi Nodi d'Imen non cura . Delizia de gli amanti , Fonte di eterna e pura Gioia , Imeneo , tu se ...
Sayfa 77
... morte , quando venuta la sua ora altri consentisse a morire per lui : e Alceste tanto l'amava che volenterosa s ' offerse a morte per salvare i suoi giorni . Mesto sol perchè troppo a te lontano , Candido Auronte I FASTI D'IMENEO . 77.
... morte , quando venuta la sua ora altri consentisse a morire per lui : e Alceste tanto l'amava che volenterosa s ' offerse a morte per salvare i suoi giorni . Mesto sol perchè troppo a te lontano , Candido Auronte I FASTI D'IMENEO . 77.
Sayfa 80
... imeneo scorgan le faci , Fin che in tremola età venendo meno Porganmi i labbri suoi gli ultimi baci . Ma , se a me stesso e a le tue leggi infido , Dando al sentier de la virtù le spalle , Levar di me dovessi infame grido Del vizio ...
... imeneo scorgan le faci , Fin che in tremola età venendo meno Porganmi i labbri suoi gli ultimi baci . Ma , se a me stesso e a le tue leggi infido , Dando al sentier de la virtù le spalle , Levar di me dovessi infame grido Del vizio ...
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Sayfa 428 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Sayfa 411 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 426 - D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so.
Sayfa 421 - Ahi, ma qualvolta A voi ripenso, o mie speranze antiche, Ed a quel caro immaginar mio primo; Indi riguardo il viver mio sì vile E sì dolente, e che la morte è quello Che di cotanta speme oggi m'avanza; Sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto Consolarmi non so del mio destino.
Sayfa 404 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 249 - Perché tutti sul pesto cammino Dalle case, dai campi accorrete? Ognun chiede con ansia al vicino, Che gioconda novella recò? Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia favelli? I fratelli hanno ucciso i fratelli; Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi; S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.
Sayfa 419 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 250 - Beata fu mai Gente alcuna per sangue ed oltraggio? Solo al vinto non toccano i guai; Torna in pianto dell'empio il gioir. Ben talor nel superbo viaggio Non l'abbatte l'eterna vendetta ; Ma lo segna; ma veglia ed aspetta; Ma lo coglie all'estremo sospir.
Sayfa 246 - Te dalla rea progenie degli oppressor discesa, cui fu prodezza il numero, cui fu ragion l'offesa, e dritto il sangue, e gloria il non aver pietà.
Sayfa 421 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto, ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto. Chi rimembrar vi può senza sospiri, O primo entrar di giovinezza, o giorni Vezzosi, inenarrabili, allor quando Al rapito...