Antologia della poesia italiana modernaGiuseppe Puccianti Successori Le Monnier, 1872 - 588 sayfa |
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Sayfa 3
... suon . Inni dal petto supplice Alzerò spesso ai cieli , Si che lontan si volgano I turbini crudeli ; E da noi lunge avvampi L'aspro sdegno guerrier , Nè ci calpesti i campi L'inimico destrier . E perchè ai numi il fulmine Di man più ...
... suon . Inni dal petto supplice Alzerò spesso ai cieli , Si che lontan si volgano I turbini crudeli ; E da noi lunge avvampi L'aspro sdegno guerrier , Nè ci calpesti i campi L'inimico destrier . E perchè ai numi il fulmine Di man più ...
Sayfa 13
... Suon che virtude ispira . Scorrea con giovanile Man pel selvoso mento Del precettor gentile , 5 E con l'orecchio intento D'Eácide la prole Bevea queste parole : 1 Sacri spirti o sacri ingegni solevano chiamarsi i poeti . Chirone ...
... Suon che virtude ispira . Scorrea con giovanile Man pel selvoso mento Del precettor gentile , 5 E con l'orecchio intento D'Eácide la prole Bevea queste parole : 1 Sacri spirti o sacri ingegni solevano chiamarsi i poeti . Chirone ...
Sayfa 22
... suon . Rapido il sangue fluttua Nelle mie vene : invade Acre calor le trepide Fibre ; m'arrosso : cade La voce ; ed al rispondere Util pensiero invan cerco e sermon . Ride , cred ' io , partendosi Il messo . E allor , soletto , Tutta ...
... suon . Rapido il sangue fluttua Nelle mie vene : invade Acre calor le trepide Fibre ; m'arrosso : cade La voce ; ed al rispondere Util pensiero invan cerco e sermon . Ride , cred ' io , partendosi Il messo . E allor , soletto , Tutta ...
Sayfa 34
... suon di mie parole ? Ah ! non è questo , Signore , il tuo mattin . Tu col cadente Sol non sedesti a parca mensa , e al lume Dell ' incerto crepuscolo non gisti 4 Ieri a corcarti in male agiate piume , Come dannato è a far l'umile vulgo ...
... suon di mie parole ? Ah ! non è questo , Signore , il tuo mattin . Tu col cadente Sol non sedesti a parca mensa , e al lume Dell ' incerto crepuscolo non gisti 4 Ieri a corcarti in male agiate piume , Come dannato è a far l'umile vulgo ...
Sayfa 39
... suon fieda gli orecchi ! Or te questa , o signor , leggiadra schiera Trattenga al nuovo giorno ; e di tue voglie Irresolute ancora or l'uno or l'altro Con piacevoli detti il vano occúpi.1 Mentre tu chiedi lor tra i lenti sorsi Dell ...
... suon fieda gli orecchi ! Or te questa , o signor , leggiadra schiera Trattenga al nuovo giorno ; e di tue voglie Irresolute ancora or l'uno or l'altro Con piacevoli detti il vano occúpi.1 Mentre tu chiedi lor tra i lenti sorsi Dell ...
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Sayfa 428 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Sayfa 411 - Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 426 - D'ogni celeste, ogni terrena cosa, Girando senza posa, Per tornar sempre là donde son mosse; Uso alcuno, alcun frutto Indovinar non so.
Sayfa 421 - Ahi, ma qualvolta A voi ripenso, o mie speranze antiche, Ed a quel caro immaginar mio primo; Indi riguardo il viver mio sì vile E sì dolente, e che la morte è quello Che di cotanta speme oggi m'avanza; Sento serrarmi il cor, sento ch'ai tutto Consolarmi non so del mio destino.
Sayfa 404 - L'itala gioventude? O numi, o numi: Pugnan per altra terra itali acciari. Oh misero colui che in guerra è spento, Non per li patrii lidi e per la pia Consorte ei figli cari, Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir morendo: Alma terra natia, La vita che mi desti ecco ti rendo.
Sayfa 249 - Perché tutti sul pesto cammino Dalle case, dai campi accorrete? Ognun chiede con ansia al vicino, Che gioconda novella recò? Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia favelli? I fratelli hanno ucciso i fratelli; Questa orrenda novella vi do. Odo intorno festevoli gridi; S'orna il tempio, e risona del canto; Già s'innalzan dai cori omicidi Grazie ed inni che abbomina il ciel.
Sayfa 419 - ... d'in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Sayfa 250 - Beata fu mai Gente alcuna per sangue ed oltraggio? Solo al vinto non toccano i guai; Torna in pianto dell'empio il gioir. Ben talor nel superbo viaggio Non l'abbatte l'eterna vendetta ; Ma lo segna; ma veglia ed aspetta; Ma lo coglie all'estremo sospir.
Sayfa 246 - Te dalla rea progenie degli oppressor discesa, cui fu prodezza il numero, cui fu ragion l'offesa, e dritto il sangue, e gloria il non aver pietà.
Sayfa 421 - De' miei poveri dì, che sì per tempo Cadeva: e spesso all'ore tarde, assiso Sul conscio letto, dolorosamente Alla fioca lucerna poetando, Lamentai co' silenzi e con la notte II fuggitivo spirto, ed a me stesso In sul languir cantai funereo canto. Chi rimembrar vi può senza sospiri, O primo entrar di giovinezza, o giorni Vezzosi, inenarrabili, allor quando Al rapito...