Scritti di Gasparo Gozzi: con giunta d'inediti e rari, scelti e ordinati da Niccolò Tommaséo, con note e proemio, 2. cilt

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F. Le Monnier, 1849

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Sayfa 118 - Prima ch' io fuor di puerizia fosse , Volsimi alla sinistra , col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio : men che dramma Di sangue m' è rimasa che non tremi : Conosco i segni dell
Sayfa 110 - E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.
Sayfa 279 - Tutti que' poeti che hanno fino a qui imitato un carattere, ne vestirono un solo personaggio. Euclione in Plauto ed Arpagone nel Molière, sono i soli avari neWAuIularia e nella commedia francese. Da ciò nasce spesso cosa non conveniente ; e ciò è, che volendo il poeta in tal caso far vedere più facce e diversi aspetti del carattere imitato, dee quasi di necessità tirare qualche scena co...
Sayfa 110 - ... io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire a ciò io studio quanto posso, si com' ella sa veracemente. Sicché, se piacere sarà di colui per cui tutte le cose vivono, che la mia vita per alquanti anni perseveri, spero di dire di lei quello che mai non fu detto...
Sayfa 117 - Non che Roma di carro così bello Rallegrasse Africano, ovvero Augusto, Ma quel del Sol saria pover con elio; Quel del Sol che sviando fu combusto, Per l'orazion della Terra devota; Quando fu Giove arcanamente giusto.
Sayfa 64 - Egli ti basti prendere da loro l'eloquenza del parlare e gli ornamenti della lingua, come spoglie da' nemici ». Qual passione maggiore e più nobile vorremmo noi cercare nel suo poema (giacché si dice essere il suo poema privo di passione), che quella veemente continua collera, e quell'invincibile odio contro al vizio, e quel grande, insuperabile affetto alla virtù, che per tutto ardono e risplendono in esso, e l'animo de' leggitori or ad orrore, or a compassione, or a sdegno, e talora a schernire...
Sayfa 95 - Mille grottesche positure e bizzarri tormenti non fanno certo gran credito a quell'Inferno né all'immaginazione del poeta. Tutti poi quanti sono ciarlieri e loquacissimi di mezzo ai tormenti, o alla beatitudine, e non mai stanchi in raccontare le strane loro venture, in risolvere dubbi teologici o in domandar le novelle di mille toscani loro amici o nemici, e che so io. Nulla dico de
Sayfa 67 - ... vocaboli i quali sono dai suoi censori stimati forse i più rugginosi ei più rozzi, leggonsi quasi tutti essere stati in uso fra gli scrittori de' tempi di Dante; onde affermo ch'egli a' tempi suoi scrivesse in pulitissimo e purgatissimo stile; e non l'affermo di mio capo, no; ma ce ne fa testimonio Giovanni Villani nella sua Cronaca nel libro nono, dove parla della morte di Dante. « Questi fu grande letterato...
Sayfa 109 - Quest'anima pittoresca non solo gli facea comprendere le cose quasi vive ed in corpo, e con quelle attitudini che si converrebbero in una tela e in un quadro; ma gliele facea anche vestire con espressioni, che non agli orecchi suonano solamente, ma con gli occhi le vedi e le senti col...
Sayfa 90 - Questi non ciberà terra nè peltro, Ma sapienza e amore e virtute, E sua nazion sarà tra Feltro e Feltro.

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