Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stab. tipo-lit. Gatturi e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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... pochi ebbero in sorte quella potenza di mente e quella robustezza di complessione , che si trovarono congiunte nel Mai , più pochi son forse coloro , che al par di lui abbiano saputo coltivare con sì amorosa sollecitudine quelle doti di ...
... pochi ebbero in sorte quella potenza di mente e quella robustezza di complessione , che si trovarono congiunte nel Mai , più pochi son forse coloro , che al par di lui abbiano saputo coltivare con sì amorosa sollecitudine quelle doti di ...
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... pochi anni , insieme al magistero del verso , il Mai avesse saputo trovare una più felice e sincera espressione del pensiero e del sentimento . Sul cadere del 1797 , allorchè per l'invasione francese fu- rono improvvisamente chiuse le ...
... pochi anni , insieme al magistero del verso , il Mai avesse saputo trovare una più felice e sincera espressione del pensiero e del sentimento . Sul cadere del 1797 , allorchè per l'invasione francese fu- rono improvvisamente chiuse le ...
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... pochi esemplari , è diventato ormai una rarità tipografica , nè si trova in alcuna delle nostre Biblioteche , nemmeno nella Braidense e nell ' Ambrosiana . Per ciò penso far cosa grata ai let- tori , riportando alcuni versi , che scelgo ...
... pochi esemplari , è diventato ormai una rarità tipografica , nè si trova in alcuna delle nostre Biblioteche , nemmeno nella Braidense e nell ' Ambrosiana . Per ciò penso far cosa grata ai let- tori , riportando alcuni versi , che scelgo ...
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... pochi tocchi descrive l'ardente spiaggia , che si stende in arco dai campi Flegréi alle falde del Vesuvio : Ma il sulfureo vapor chiuso ritiene Nelle viscere sue dal Sarno a Cuma L'ardente spiaggia , e bollono le arene Di calid ' acque ...
... pochi tocchi descrive l'ardente spiaggia , che si stende in arco dai campi Flegréi alle falde del Vesuvio : Ma il sulfureo vapor chiuso ritiene Nelle viscere sue dal Sarno a Cuma L'ardente spiaggia , e bollono le arene Di calid ' acque ...
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... pochi ma valenti amici , il suo nome avea già varcato i confini d'Italia e si ripetea con ammirazione dal Jacobs , dal Moser , dal Niebuhr e dai più chiari ellenisti di quel tempo . Le Accademie di Monaco , di Amsterdam e di Parigi l ...
... pochi ma valenti amici , il suo nome avea già varcato i confini d'Italia e si ripetea con ammirazione dal Jacobs , dal Moser , dal Niebuhr e dai più chiari ellenisti di quel tempo . Le Accademie di Monaco , di Amsterdam e di Parigi l ...
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Sayfa 126 - Oh te beato, A cui fu vita il pianto! A noi le fasce Cinse il fastidio; a noi presso la culla Immoto siede, e su la tomba, il nulla.
Sayfa 141 - Fu gloria, e del ritorno Ai rischi. Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 106 - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa 144 - Livor privato e de' tiranni. Amore, Amor, di nostra vita ultimo inganno, T'abbandonava. Ombra reale e salda Ti parve il nulla, e il mondo Inabitata piaggia.
Sayfa 131 - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa 111 - De' nostri alti parenti, A te ne caglia, a te cui fato aspira Benigno sì che per tua man presenti Paion que' giorni allor che dalla dira Obblivione antica ergean la chioma, Con gli studi sepolti, I vetusti divini, a cui natura Parlò senza svelarsi, onde i riposi Magnanimi allegrar d'Atene e Roma.
Sayfa 133 - Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa 142 - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa 147 - Età né suolo. Altri anni ed altro seggio Conviene agli alti ingegni. Or di riposo Paghi viviamo, e scorti Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, 175 Che il mondo agguaglia.
Sayfa 145 - Torna, torna fra noi, sorgi dal muto E sconsolato avello, Se d'angoscia sei vago, o miserando Esemplo di sciagura. Assai da quello Che ti parve sì mesto e sì nefando, È peggiorato il viver nostro.