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nelle ricerche esatte e faticose della filologia. Ma ciò non toglie che al Grion non isfuggisse, come dicemmo, qualche menda: chi non fa non falla, e nell' opere degli uomini giammai non si trova la perfezione, e stupido è chi crede dovervi essere e folle chi presume trovarvela, sicchè quando si voglia, ovunque la malignità o la sofisteria possono agevolmente trovare cagione di colpa.

Un intempestivo e ingiurioso cicaleccio contro questa pubblicazione uscì fuori nella Rivista dell' Umbria e delle Marche, scritto dal signor Cristoforo Pasqualigo, già professore nel R. Liceo di Verona presieduto dal Grion; che puerilmente assale eziandio la Commissione pe' testi di lingua; ma la critica perde a grande pezza del suo valore quando non sia urbana e gentile: l'astiosa, oltre che non si addice a nessuno ben costumato uomo, entra anche in sospetto ragionevolmente di sleale e di esagerata, donde la poca fiducia de' prudenti leggitori. Di private ire e di sdegni non è lecito mescolare e render partecipe il pubblico sotto quale si voglia forma, manto e colore. E come la critica buona e modesta è di grande giovamento alle lettere, così la rabbiosa torna dannevole; e, anzi che abbattere il criticato, umilia e rende abbietto il criticante: ma di questo basti per ora.

IL NUOVO ISTITUTORE

GIORNALE

D' ISTRUZIONE E DI EDUCAZIONE

È cotesto un Periodico compilato con molto senno, accuratezza e buon gusto: basta dire che n'è Direttore l'illustre professor G. Olivieri, e che vi lavorano letterati di non piccola rinomanza: il chiarissimo sig. professor Francesco Linguiti è de' primi, per tacer d' altri. In cotesto Giornale, che comincia ad avere tre anni di vita, sta un po' di tutto: scritture di pedagogia e di didattica, di agricoltura, di filologia, di bibliografia, ecc. ecc. Insomma meriterebbe d'essere un po' più conosciuto qua da noi, perchè fra la moltitudine di Periodici che ripullulano per tutta Italia, il Nuovo Istitutore cammina co' migliori, onde noi lo raccomandiamo a chiunque ami il decoro della nostra Penisola. Si pubblica in Salerno tre volte al mese.

Le associazioni si fanno a prezzi anticipati mediante vaglia postale spedito al Direttore. Le lettere ed i pieghi non francati si respingono: nè si restituiscono manoscritti. — Prezzo: anno L. 5; sei mesi L. 3; un numero separato di otto pagine Cent. 30; doppio Cent. 50.

ANNUNZI BIBLIOGRAFICI

Due Novelle per festeggiare la laurea dottorale in ambe le leggi del signor ADRIANO nob. DE MALFER presso la R. Università di Padova. Venezia, Narratovich, 1870, in 8.o di pagg. 16.

Edizione non venale eseguita a cura dell' illustre sig. Andrea Tessier. La prima Novella venne tratta dal Magazzino letterario, vol. 1.o, edito in Treviso nel 1823; la seconda dall' Uomo di conversazione; Venezia, Poggi, 1833.

Novellette di PAOLO MINUCCI estratte dalle note al Malmantile racquistalo di Lorenzo Lippi. Venezia, Tipografia del Commercio, 1870, in 8.o di pagg. 30.

Appartiene questa pubblicazione altresi al prefato şig. Andrea Tessier, che volle intitolarla all' esimio bibliofilo sig. Giovanni Papanti, il quale pochi mesi innanzi avea pur dato fuori due di coteste Novelle in soli quattro esemplari numerati, col titolo: Due Novelle di Paolo Minucci tralle dalle Note al Malmantile di Lorenzo Lippi; Livorno, Vannini, 1870, n 8.°. Della suddetta raccolta del

sig. Tessier s'impressero 103 copie, delle quali alcune in diverse carte distinte, e tre in pergamena. Le Novelle sono in tutto XVIII. L'ammazza sette, e l'origine del proverbio Gli è fatto il becco all' oca son le due che in antecedenza avea stampate il sig. Papanti.

Pietrino e la Comare, Novella di FRANCESCO ANGELONI da Terni non prima stampata. Modena, Tipografia Cappelli, 1870, in 8.° di pagg. 16.

Se ne impressero soli 40 esemplari, cinque de' quali in carta colorata d' America e cinque in carta bianca da disegno. La Novella è intitolata al sig. Papanti colla seguente Epigrafe:

A

Giovanni Papanti raccoglitore intelligente e solerte editore splendido ed accurato

di novelle

scritte da illustri italiani

offre

in segno di stima ed amicizia Antonio Cappelli.

Rime di Francesco Petrarca con interpretazioni di Giacomo Leopardi e con note inedite di Francesco Ambrosoli. Firenze, Barbèra, 1870, in 8.° di pagg. XX-194, a due col.

La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso corredata di note filologiche e storiche e di varianti e riscontri colla Conquistata per cura di Domenico Carbone. Firenze, Barbèra, 1870, in 8.o di pagg. XVI224, a due col.

L'onorevole sig. prof. cav. Domenico Carbone, regio Provved. agli studii nella Provincia di Milano, più opere fin qui ha posto in luce a benefizio della studiosa gioventù con particolare diligenza e assennatezza, e coteste sopra citate voglionsi tenere in grande considerazione, Sono tutte corroborate di ottime e giudiziose illustrazioni, sicchè chi vi studia approfitterà grandemente. Che Iddio lo benedica! e gli mantenga il fervore di adoperarsi a pro della crescente generazione, in parte assai isviata da ogni bene, colpa singolarmente i viziosi sensi che di primo tratto sugge fra le pareti domestiche. I vecchi padri eran troppo pietosamente severi, ma i moderni son troppo crudelmente pietosi.

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opere inedite o rare dei primi tre secoli della lingua che si pubblica dalla R. Commiss. pe' testi di lingua. È cotesta una pubblicazione veramente importantissima non solo pei Dantofili, ma per ogni maniera di letterati e di eruditi. Il prof. L. Scarabelli ha tale energia e solerzia che non la cede a nessuno, e non perdona a fatica per quanto possa essere grave e difficoltosa. Vi sarà qualche menda, ma è inevitabile in un lavoro così laborioso e complicato. L'opera è preceduta da una dedicatoria all' inglese conte E. C. Barlow, cui seguita una larga ragionata Descrizione de' codici Danleschi dali in questa pubblicazione; indi il testo Lambertiniano con a piè di pag. le varianti degli altri XIX testi a penna, e note copiosissime.

Oltre gli ess. uff. altri 50 ne furono impressi a spese dell' illustratore, in gr. 4.to, con fac-simili, con dedicatoria al Re, toltone via quella al Barlow, e con una Presazione storico-filologica, che non si legge nelle copie ufficiali.

Canti e Racconti del popolo italiano, pubblicati per cura di Domenico Comparetti ed Alessandro d'Ancona. Torino-Firenze, Ermanno Loescher, 1870, Vol. 1.o in 8.° di pagg. XVI-158.

L'utilità storica e letteraria di questi componimenti popolari fu assai volte dimostrata da valorosi ingegni dell' età nostra. Molti volumi ne furono pubblicati pertinenti alle varie Provincie della Penisola, ma niuno fin qui si era proposto di farne una raccolta completa. A ciò vogliono ora provvedere gli illustri proff. Comparetti e d' Ancona, sicchè per tale uopo anno fatto un appello a quanti amano in Italia le nostre lettere. Da quale precipua cagione ei sien mossi, a

pertamente il dicono nell' Avvertenza che precede questo primo volume. Ecco le loro parole medesime:

La nostra grande opera nazionale unifica, eguaglia ed innalza il pensiero dei nostri volghi, ogni giorno meno divisi, spingendolo in una via di tramutamento, per la quale dovrå avvenire che tanto si distacchi da taluni prodotti del suo passato da obbliarli affatto. È d'uopo adunque affrettarsi a colmare le lacune in un campo di ricerche di ormai troppo nota importanza. »

Questo primo volume contiene Canti Popolari Monferrini raccolli ed annolali dal Dott. Giuseppe Ferrara; e sono in numero di 112.

Arte, Patria e Religione, Prose di Giambattista Giuliani. Firenze, Le Monnier, 1870, in 16.o di pagg. VI-468.

Aureo e forte manipolo di sceltissime Prose d' uno de' più splendidi ingegni e de' più tersi scrittori dell' età nostra. La maggior parte di coteste Prose versa sul Divino Poema di Dante, ma v' ha tuttavia da deliziarsi ancora in varie altre scritture di gravi e di svariati argomenti. Stanno in fine XL elegantissime Epigrafi a Carlo Alberto e Italia. Gli studiosi non debbono lasciar di provvedersi di questo volume, nel quale vedranno come si possa maestrevolmente scrivere tra lo stil de' moderni e il sermon prisco.

Sonetti di Francesco Petrarca, ora scoperti e pubblicali. Venezia, Tipografia S. Giorgio, MDCCCLXX, in 16.o di pagg. 10

non num.

Graziosissima pubblicazione procurata dall' illustre sig. prof. Gio. Veludo, viceprefetto della Marciana:

ogni buongustaio senza dubbio amerebbe di possederla, ma essa fu stampata in ristretto num. di ess. per le nozze di Amedeo Grassini con Emma Levi. Vero è che non tutti sono propriamente inediti cotesti sei Sonelli, essendovene quattro che anticamente vider la luce, ma e' sono tanto rari, che quasi potrebber chiamarsi inediti, perchè dall' inedito al raro ci ha in vero poca differenza. Circa poi all' appartenere o no al Petrarca resta dubbio: ad ogni modo noi pur siam dello stesso avviso dell' egregio sig. Veludo, ed il Marsand nella sua Biblioteca Petrarchesca disse francamente potersi sostenere per. lavori del nostro primo Lirico.

Notizie per la vita di Lodovico Arioslo tralle da documenti inedili a cura di Giuseppe Campori. Seconda edizione corrella e notevolmente accresciula. Modena, Vincenzi, 1871, in 8.o di pagg. 145.

Ediz. di soli 206 esemplari per ordine numerati. Copiosissimi sono i ragguagli intorno a Lodovico Ariosto che quivi si leggono, scritti colla maggiore disinvoltura e chiarezza. Il caldo e curioso ammiratore di quel sommo Poeta, gli studiosi delle cose storiche e delle glorie letterarie vi troveranno assai di quello che possano desiderare e che fin qui da veruno altro non ci era stato riferito. Sparse per entro alla prima parte leggonsi molte Letlere inedite di eccelsi personaggi relative all'argomento trattato, spigolate dall' illustre Autore negli Archivi di Mantova e di Modena, le quali furono soltanto aggiunte in questa seconda edizione e che aumentano assai pregio all' opera. Grazie sien rese pertanto all'illustre e benemerito signor marchese Giuseppe Campori.

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