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Discorso inaugurale per la Riapertura dell' Università di Bologna nell' anno scolastico 1870-71, letto dal prof. F. Fiorentino il giorno 16 Nov., 1870. Bologna, Società Tipografica dei Compositori, 1870, in 8.o di pagg. 18.

Gravità di stile e robustezza di ragioni risplendono in questo filosofico ragionamento, il quale non produce meno effetto e sensazione nel leggerlo, di quel che si facesse all' udirlo pronunziare dalla viva voce dell' Autore nella grande Aula dell' Università Bolognese, dove riscosse ragionevoli e fragorosi applausi.

Cola di Rienzo, Tragedia di Nicolò Gallo. Palermo, Tipografia del Giornale di Sicilia, 1870, in 8° di pagg. 139.

Che cosa propriamente esser possa cotesta Tragedia, in breve ce lo dice l'Autore stesso in una Avvertenza ai lettori che le va innanzi. Ecco le medesime sue parole:

«Non ho inteso ritrarre un fallo, ma un' epoca; non un tipo, ma un uomo. Ho spezzato i ceppi delle reloriche pedanterie, ho frante le catene del vecchio classicismo, ed ho respirato le purissime aure di quella libertà che favorisce i voli dell' ingegno e le ispirazioni dell' arte. Ho ben fatto? Vi sono riuscito? »

Sia come si voglia, risponderemo noi, ad ogni modo l'Autore, secondo ch' egli stesso ci palesa, ha venti anni soltanto! e se è giunto a spezzar ceppi e a franger calene nella sua tenera età, ha fatto prodigi! Se però possa tornargli a bene, lascieremo che altri giudichi.

Vite di S. Francesco d'Assisi

e di Santa Eufrosina volya

rizzale da fra Domenico Cavalca con note e schiarimenti del sac. Francesco Cerruti dollore in Lellere. Torino, 1870, in 16° di pagg. 260.

Fa parte di una Biblioteca della Gioventù italiana. Chi potrebbe non lodare il sig. dott. Cerruti, che con tanto zelo si adopera ad allestire pe' teneri giovanetti così fatte auree scritture, le quali insieme colla lingua buona ispirano eziandio ottimi esempi di belle costumanze e di morale pietà? Noi ne andiamo assai lieti e confortiamo quel benemerito editore a proseguire oltre con solerzia e coraggio. Ci permetteremo soltanto di fargli notare, che la Leggenda di S. Francesco non è già versione che appartenga al Cavalca, ma ad Autore Anonimo. Essa fa parte delle Vite di Santi e Sante pubblicate dal Manni in aggiunta alle Vile de' Santi Padri detti dell' Eremo, e di queste soltanto fu volgarizzatore il Cavalca.

I Notamenti di Malteo Spinelli da Giovenazzo difesi e illustrati da Camillo Minieri Riccio. Napoli, Meliliero, 1870, in 8° di pagg. 272.

È cotesto libro un bel saggio della vasta erudizione storica del sig. Minieri; e chi l'abbia ponderatamente letto sarà forzato dalle potenti ragioni quivi esposte a non credere una falsificazione i Diurnali dello Spinelli, scondo che con un suo acuto e sottile ragionamento avea fatto credere l'illustre Guglielmo Bernhardi, professore del Ginnasio di Luisenstadt di Berlino. Quest' apologia ha in fine 63 Documenti latini.

Il Libro inlorno la consolazione, dalla lingua latina recato nell' italiana dall'avvocato Filippo Cicconetti. Roma, Tipo

grafia delle belle arti, 1870, in suole far ceffo, ed il vecchio si vor8° di pagg. 92.

Niuno potrà non lodare l'elegante versione di quest' opuscolo. Öltre la bontà della lingua e dello stile si raccomanda mirabilmente per la materia contenuta; e chi soffri e chi patisca vicissitudini troverà grande conforto nel leggerlo e meditarlo, e i dolori e i rammarichi di che fosse trafitto, a parer nostro, si allevieranno.

Le Operette morali di Giacomo Leopardi con la Prefazione di Pietro Giordani, edizione accresciula e corretta da G. Chiarini. Livorno, Vigo, 1870, in 32° di pagg. XXXXVIII-520.

Vano torna ragionare del Leopardi: egli ha tal fama, che niuno potrebbe, per quantunque volesse dirne, accrescergliela o diminuirla. Diremo soltanto che quest' edizione, allestita dall' illustre sig. Cav. Chiarini, è fatta con grande amore e intelligenza, concludendo infine che l'eleganza dei tipi e la nitidezza son tali, che proprio fanno onore all' egregio tipografo sig. Cav. Francesco Vigo, il quale, si vede chiaro, esercita la professione sua più ad onore di essa che per materiale lucro.

Provvisioni e Statuti d' una

Brigala Carnevalesca nel 1613. Scrittura inedita d'un bell'umore Fiorentino del secolo XVII. Firenze, presso Giovanni Dolli, 1870, in 8° di pagg. 30.

Non è da vero senza pregio cotesto componimento, quantunque a' nostri tempi possa trovare chi gli faccia mal viso. Anche dalle più minute cose i nostri antichi sapevan trar materia di scherzo e di giovialità: oggi a tutto, che non sia di gazzette, di politica, di brillanti carneficine belliche e di romanzi, si

rebbe interamente distruggere, perchè tutto si biasima e si vitupera. Or che diamine è egli mai cotesto? Che fossero tutti imbecilli i nostri padri? Or che la verace sapienza, che tutto lo scibile umano siensi sviluppati oggidì soltanto? Alcuni nol credono, anzi tengon per fermo, che, salvo le debite eccezioni, al presente abbiavi grande copia di boria, di prosunzione, di vanterie e di cattività con un po' d' ignoranza. Ma tornando al nostro libriccino dirò, che egli è scritto molto elegantemente, e che dobbiamo saperne grado all' egregio sig. Giulio Piccini che il trasse da un cod. Magliabechiano: peccato che ne facesse imprimere un cosi scarso numero d' esemplari! Trentasei numerati son pochi in fede nostra!

Osservazioni critiche sulla Terzina 10 del Canto III dell'Inferno di Dante. Padova, Penada, 1870, in 8o di pagg. 14.

È lavoro di un egregio giovane, il sig. Alessandro de Colle, studioso e ammiratore del primo fra i nostri classici antichi Poeti. Molto buone e ragionevoli sembranci le sue Osservazioni e da prenderle in considerazione. Ad ogni modo ei si dimostra assai studioso, erudito e di sottile ingegno, quindi merita lodi e conforto.

Lo Spiritismo, Novella di Tommaso Vallauri. Torino, 1870, in 32.°

Graziosissima Novella morale, in cui l'Autore si cimenta a provare quanto sien fallaci le predizioni di cotesti Spiritisti, e ne disprezza apertamente le loro ciurmerie. La condotta e l'intreccio sono lodevoli assai e la lingua e lo stile si allontanan di molto dall' odierne comuni barbariche guise. Sembraci che il

sig. Vallauri possa e debbasi allogare tra i meglio Novellatori de' nostri tempi. Lo Spiritismo è per ordine la decima delle sue Novelle.

Canti Popolari Siciliani raccolli ed illustrati da Giuseppe Pitrė, preceduti da uno studio critico dello stesso autore. Volume secondo. Palermo, Luigi Pedone - Lauriel, 1871, in 8° di pagg. XII-500 con 16 pagg. di Tavole in musica.

Non meno importante e dilettevole ed erudito del primo volume è cotosto secondo, che pur dobbiaalle incessanti sollecitudini dell' illustre Pitrè. Noi già parlammo di questa copiosissima e graziosa raccolta alla pag. 204, Anno III, Parte prima, del nostro Periodico, e quel poco che ne dicemmo allora in nota, or vie più riconfermiamo, colà rimandando i nostri leggitori. In questo secondo volume si contengono Ninne Nanne, Canti fanciulleschi, Invocazioni e Preghiere, Indovinelli, Arie, Leggende e Storie, Contrasti, Salire, Canli religiosi e morali, in tutto sono componimenti 279,

i quali, uniti ai 727 del primo volume, forman la ragguardevole raccolta di 1006! Non vuolsi in fine pretermettere, che in questo secondo volume, oltre la moltiplicità delle note dichiarative e d'ogni maniera d' erudizione, sta pure un amplo Glossario, comprendente in singolar modo la maggior parte delle voci illustrate alle note.

A Vittorio Emanuele II Re d'Italia, Canzone di Achille Monti. Firenze, Tipografia di G. Barbèra, 1870, in 8° gr. di pagg. 15.

È un componimento che, a parer nostro, non ha da invidiare i più belli che di tal genere sieno usciti sin da quando fiorivano i nostri maggiori letterati nei primi anni del corrente secolo: chi voglia persuadersene si faccia a leggerlo attentamente. Il signor Monti, in una parola, è degnissimo nipote del celebre Vincenzo, e che in fatto di lettere da lui non traligna: ce ne rallegriamo cordialmente.

X.

INDICE

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Pag.

3

58

Compendio storico della letteratura tedesca (prof. CARLO
FILIPPO HENRISCH)
Rinaldo da Montalbano, Continuazione e fine (prof. PIO RAINA) »
Intorno ad una Canzone e ad un Sonetto italiani del Sec.
XII, e ad una Canzone Sarda, tratti dalle Carte d'Ar-
borea (conte CARLO VESME)

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Origine della lingua italiana in Sicilia (Prof. VINCENZO PAGANO) >>
Le pretese amate di Dante (BERGMANN-PITRE).
Comentario sulla Tenzone di Ciullo d'Alcamo (cav. LIONARDO

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Saggio di commento alla Cronaca fiorentina di Dino Compagni
(prof. cav. ISIDORO DEL LUNGO) .

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128

145

225

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436

Luoghi del convito che illustrano il poema di Dante (NICOLÒ
TOMMASEO)

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La Rotta di Roncisvalle (prof. PIO RAINA)
Leggenda di S. Margarita fin qui inedita, in ottava rima

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Delle Carte d'Arborèa e delle Poesie volgari in esse con-
tenute, continuazione e fine (Girolamo Vitelli )

VARIETÀ

Nota sul verso del X Canto dell'inferno. Forse cui Guido
vostro ebbe a disdegno (prof. FRANCESCO D'OVIDIO).
Leggenda di S. Margarita vergine e martire, in prosa (dott.
ANTONIO CERUTI).

La Novellaja milanese, Esempii e Panzane lombarde (prof. VIT-
TORIO IMBRIANI)

Nota sul verso del X Canto dell' inferno. Forse cui Guido

-

vo tro ebbe a disdegno (prof. comm. NICOLÒ TOMMASEO)

Esempio morale antico

I codici Roncioniani illustrati (cav. CESARE GUASTI).

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