30 35 40 Per nova cosa onne Santo la mira, E in vèr lei parla onne Vertute. Di che vi stringe 'l cor pianto ed angoscia, Ch'avete in ciel la mente e l'intelletto? Ch'a l'egra mente prendate conforto, Nè figura di morte in vostro aspetto: Che d'aver lei, al suo signor la chiede, v. 27. la Salute: Dio. Così in Dante (Parad. XXXIII, 27): < più alto verso l' ultima Salute ». v. 28. onne Vertute. « Virtudi sono chiamati quegli spiriti, per li quali si fanno le virtù dei miracoli ». CAVALCA, Frutti di lingua, xvI. E teologicamente, fanno serie con gli Angeli, Arcangeli, Troni, Dominazioni, ec. v. 44. fate resto: desistiate, cessiate. In antichi rimatori: A San Giovanni.... Ten va' immantinente, e non far resto >> (Chiaro Davanzati); « Verso del tempio andò senza far resto » (Passione di G. C.). 45 50 55 Or inchinate a sì dolce preghera, Traete il vostro core omai, per Dio, Che non sia così rio Vèr l'alma vostra, che ancora spera Vederla in cielo e star nelle sue braccia: v. 48-50. dispera.... disperanza. In senso che aveva del religioso, intendendo propriamente il disperare della misericordia di Dio, o di sè al bene. « L'uomo dispera della divina miseri<< cordia, e pargli d'essere da Dio abbandonato »; ovvero, « dispera di non potere perseverare nel bene». CAVALCA, Medicina del cuore, 280. Altrove CINO: « Quella donna gentil.......... << Mi mena con tant' ira in disperanza, Che 'l cuor dispregia la << sua vita omai». E altrove ancora, con stretta rispondenza al concetto di questa Canzone: « Se tu non ti conforti, tu cadrai << In disperanza si malvagiamente, Che questo mondo e l'altro perderai ». E Dante da MaiANO: « Uomo che in dispe<< ranza Si gitta per doglienza, Disperde canoscenza, E prende << loco e stato di follia». La bella ciera, intendi il bel volto di Beatrice: comune in quei rimatori. 《 v. 55. nelle sue braccia, cioè di Beatrice. La medesima imagine che nella Canzone di Cino per la morte di Dante : Ah vero Dio, che a perdonar benegno Quest' anima, bivolca Sempre stata e d'amor coltivatrice, Ricovera nel grembo di Beatrice. 60 65 Donque spene di confortar vi piaccia. La vostra donna ch'è'n ciel coronata; E tanto più quant'è me' conosciuta. v. 60. innamora: sost. femm., da innamoranza; come innamoro da innamoramento, solo rimasto vivo. << E senza << cortesia non è innamoro D'alcuno amante che pregi valore >> DINO COMPAGNI. E DANTE DA MAIANO: « Mi dà conforto, << Ch'ave nocchier talora, Contra fortuna, porto. Così di mia << innamora Non prendo disconfortò, Nè mi dispero ancora. « Uomo che in disperanza Si gitta ec. » vedi sopra. v. 61. mente: menti, intelligenze, intelletti: a significare gli spiriti angelici, od anche le anime beatificate, era proprio di que'rimatori, che l'attingevano dal linguaggio de' teologi: « av« vegnachè........ la mente che si leva anagogicamente, senza com< parazione sia differente dalle menti glorificate ». (Teologia mistica, volgarizzata da messer DOMENICO DA MONTECCHIELLO, pag. 58). V. 64-66. DANTE, nella Canz. Quantunque volte (v. 20-26): il piacere de la sua beltate Luce d'amor che gli angeli saluta, 70 75 Come fu ricevuta Dagli angeli con dolce canto e riso, E dice loro: «Mentre ched io fui Che vi conforti, sì come vi piace. v. 67-70. DANTE, nella Canz. Donna pietosa (v. 47-51): Levava li occhi miei bagnati in pianti E vedea (che parean pioggia di manna) v. 69-70. DANTE, nella Canz. Voi che intendendo: Solea esser vita dello cor dolente Un soave pensier, che se ne gia A pag. 40, lin. 4, invece di e da Montevarchi, leggi da Mon tevarchi. I... Testamento di Folco Portinari, de' 15 gennaio 1287 (s. f.) II.. Atto di fondazione dell'Ospedale di Santa Maria Nuova per Folco Portinari, de' 23 giugno 1288. 107 115 III. Magistrature di Folco Portinari, e altre indicazioni su lui. 135 IV. Documenti fiorentini militari del 1285, attinenti alla interpretazione d' un luogo |