Sayfadaki görseller
PDF
ePub

BALLATA II.

Madonna, quel Signor che voi portate
Negli occhi tal, che vince ogni possanza,
Mi dona sicuranza

Che voi sarete amica di pietate.
Però che là dov' ei fa dimoranza
Ed ha in compagnia molta beltate,
Tragge tutta bontate

A sè, come a principio c' ha possanza:
Ond' io conforto sempre mia speranza,
La quale è stata tanto combattuta,
Che sarebbe perduta;

Se non fosse ch' Amore

Contr' ogni avversità le dà valore

Con la sua vista, e con la rimembranza
Del dolce loco, e del soave fiore,

Che di nuovo colore

Cerchiò la mente mia,

Mercè di vostra dolce cortesia.

[ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small]

Vidi a voi, Donna, portar ghirlandetta,
A par di fior, gentile,

E sovra lei vidi volare in fretta

Un Angiolel d' Amore tutto umile;
E 'n suo cantar sottile

Dicea: chi mi vedrà

Lauderà il mio Signore.

3.

S'io sarò là dove un fioretto sia,
Allor fia ch' io sospire.

Dirò: la bella gentil donna mia

Porta in testa i fioretti del mio Sire

Ma per crescer desire

La mia donna verrà

Coronata da Amore.

4.

Di fior le parolette mie novelle
Han fatto una Ballata:

Da lor per leggiadria s' hanno tolt' elle
Una veste ch' altrui non fu mai data :
Però siete pregata,

Quand' uom la canterà,

Che le facciate onore.

[blocks in formation]

Come colei che vien dalla sua mente.

Madonna, egli si duole,

E muor chiamando vui

Ne' sospiri del cor celatamente.

Quando il lasciai, piangea si fortemente.

Che forse egli è già morto,

Se alcun buono conforto

Non gli ha donato Amor, di voi parlando.

Amor con lui parlava

3.

Del vostro grande orgoglio,

Che voi d'ogni valor rende compita

E di ciò si laudava

Tanto, che 'l suo cordoglio

Fors' è alleggiato si, che ancora ha vita.
Ma egli ha dentro al cor si gran ferita,
Che non ne può scampare,

Se nol volete aitare

Voi, che 'l feriște e non sapete quando.

Il giorno che da pria

4.

Gli donaste il saluto,

Che dar sapete a chi vi face onore,
Andando voi per via,

Come d'un dardo acuto

Subitamente gli passaste il core:

Allora il prese la virtù d'Amore,
Che ne' vostri occhi raggia:

Poi gli siete selvaggia

Fatta si, che mercè non vi addimando.

5.

Non vi chero mercede,

Madonna, per paura

Ch'i' aggio, che di ciò non vi adiriate

Ma questo dico in fede,

.Sapendo che in figura

Angel del ciel diritto assimigliate.

[ocr errors][merged small][merged small]

SESTINA I.

1.

Amor mi mena tal fïata all'ombra
Di donne, c'hanno bellissimi colli,
E bianchi più che fior di nessun' erba;
Ed havvene una ch'è vestita a verde,
Che mi sta in cor come virtute in pietra,
E 'ntra l'altre mi par più bella donna.

2.

Quando riguardo questa gentil donna,
Lo cui splendore fa sparire ogni ombra,
Sua luce mi fier sì, che il cuor m' impietra;
E sento doglia che par uom mi colli:
Fra ch'io rinvengo, i' son d'amor più verde,
Che non è il tempo, nè fu mai null' erba.

3.

Non credo fosse mai virtute in erba

Di tal salute, chente è in questa donna,
Che, togliendomi il cor, rimango verde.
Quando 'l mi rende, ed io son com' un'ombra,
Non ho più vita, se non come i colli,
Che son più alti, e di più secca pietra.

« ÖncekiDevam »