Vita di DanteF. Le Monnier, 1853 - 496 sayfa |
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... dire la spiegazione filosofica e religiosa di tutta la storia d'Italia . Imperciocchè , tra i dolori di questa , nacque la indipendenza delle sue città ; da cui poi la civiltà universale . Già fin dal- l'età dei Longobardi , causa il ...
... dire la spiegazione filosofica e religiosa di tutta la storia d'Italia . Imperciocchè , tra i dolori di questa , nacque la indipendenza delle sue città ; da cui poi la civiltà universale . Già fin dal- l'età dei Longobardi , causa il ...
Sayfa 9
... dire che ai nostri maggiori mancasse l'arte e fin l'idea delle confederazioni perenni ; o che da quel funesto nome , da quella potenza dell ' Imperio , e dallo spirito ghibellino , fossero eglino trattenuti dal progredire in quella via ...
... dire che ai nostri maggiori mancasse l'arte e fin l'idea delle confederazioni perenni ; o che da quel funesto nome , da quella potenza dell ' Imperio , e dallo spirito ghibellino , fossero eglino trattenuti dal progredire in quella via ...
Sayfa 15
... dire , con Gregorio VII della parte della Chiesa , detta Guelfa più tardi . Vedesi , quindi , Firenze essere stata culla fin d'allora di quella parte onde fu poi rôcca principale . Ma appunto perchè Matilda era della parte nazionale ...
... dire , con Gregorio VII della parte della Chiesa , detta Guelfa più tardi . Vedesi , quindi , Firenze essere stata culla fin d'allora di quella parte onde fu poi rôcca principale . Ma appunto perchè Matilda era della parte nazionale ...
Sayfa 18
... dire , non so se con isprezzatura o modestia : Gli antichi miei ed io nacqui nel loco , Dove si truova pria l ' ultimo sesto Da quel che corre il vostro annual gioco.1 Basti de ' miei maggiori udirne questo ; Chi ei si furo , ed onde ...
... dire , non so se con isprezzatura o modestia : Gli antichi miei ed io nacqui nel loco , Dove si truova pria l ' ultimo sesto Da quel che corre il vostro annual gioco.1 Basti de ' miei maggiori udirne questo ; Chi ei si furo , ed onde ...
Sayfa 20
... dire : o che vi- vendo ancora Bellincione , egli fosse l'esiliato , e non Ali- ghiero padre di Dante ; ovvero se era questi , ei n'avesse avuta grazia particolare , e ne fosse tornato ; ovvero , che fosse tornata la moglie sola ...
... dire : o che vi- vendo ancora Bellincione , egli fosse l'esiliato , e non Ali- ghiero padre di Dante ; ovvero se era questi , ei n'avesse avuta grazia particolare , e ne fosse tornato ; ovvero , che fosse tornata la moglie sola ...
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Sayfa 397 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa 15 - L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor del regno, quasi lungo il Verde, Dov' ei le trasmutò a lume spento. Per lor maledizion sì non si perde, Che non possa tornar l' eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Sayfa 85 - Tuttavia, dopo alquanto tempo, la mia mente, che s'argomentava di sanare, provvide (poiché né il mio, né l'altrui consolare valea) ritornare al modo che alcuno sconsolato avea tenuto a consolarsi. E misimi a leggere quello, non conosciuto da molti, libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea.
Sayfa 15 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei ; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolge a lei. Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Sayfa 216 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Sayfa 188 - Nè l' impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai; si poco a lui ne calse. Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai 1' uscio de' morti, Ed a colui che 1' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti.
Sayfa 13 - O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto, qual che si sia, il mio ingegno; Con voi nasceva , e s...
Sayfa 399 - Sì che il sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani : Vedi Beatrice con quanti Beati Per li miei preghi ti chiudon le mani. Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell' orator, ne dimostraro Quanto i devoti preghi le son grati. Indi all' eterno lume si drizzaro, Nel qual non si de' creder che s' invii Per creatura l
Sayfa 222 - Veggio in Alagna entrar lo Fiordaliso, E nel Vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e il fele, E tra nuovi ladroni essere anciso.
Sayfa 391 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.