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campar' 14 lui, che me medesimo. Questa cosa durò un pezzo, pur poi cessò, e noi, ch'eramo 15 tutti pesti 16, il meglio che noi potemmo ci rimettemmo a cavallo; ed in mentre che noi andavamo verso l'alloggiamento, mostrandoci l'un l'altro gli scalfitti 17 e le percosse, trovammo un miglio innanzi tanta maggior rovina della nostra, che pare impossibile a dirlo. Erano tutti gli alberi mondi 18 e scavezzati, con tanto bestiame morto quanto la ne avea trovato, e molti pastori ancora morti: vedemmo quantità assai di quelle granella, le quali non si sarébbon cinte con due mani; ce ne parve avere un buon mercato 19, e conoscemmo allora che il chiamare Iddio e quei nostri misereri ci avevano più serviti, che da per noi aremmo potuto fare.

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Cellini.

1 Armbrustwurf 2 veraltet für dai miei 3jüngstes Gericht Hagel 5 langer Stock, im Innern hohl, mit der man Erdkügelchen auf Vögel schleudert 6 Schleuder Haft Florentinismus dentro 9 Klagelied 10 andächtig 11 zer= brechen 12 dette = diede = dare, schlagen 18 avrebbe 14 retten 15 eravamo 16 zerschlagen 17 Streifwunde 18 von Blättern entblößt 19 gut davon gekommen zu sein.

14. L'Italia.

Giace l'Italia come una foglia quasi di quercia 1: da tre bande circa dal mare Adriatico, Ionio e Tirreno, confina solo a ponente con la Provenza, e a tramontana2 colla Germania, mediante però le montagne altissime ed aspre, che si chiamano Alpi. La sua lunghezza maggiore, dal Varo fiumana della Provenza, insino a Reggio di Calabria, secondo i moderni scrittori, è novecento venticinque miglia, ancorachè il Biondo. e il Volterrano, seguendo in ciò gli autori antichi, la pongano da Saluzzo ad Otranto, passando però per Cápua, quasi cento miglia più lunga. E la larghezza dove è più ampia, cioè dal predetto fiume Varo sino alla riva dell' Arsia, modernamente chiamata Límino, che a levante la divide dagli Schiavoni, andando per le radici sempre delle Alpi, è cinquecento settanta miglia; se bene in tutto il restante non arrivi mai a dugento, ma il giro o vogliam dire circúito 3 o accerchiamento dei liti suoi, trapassa di poca cosa duemila cinquecento e cinquanta miglia.

Divídela per lo lungo tutta il continovato monte Apennino, il quale come la spina 5 quasi nei pesci, partendosi dal capo di quella vicino a Nizza e al fiume Varo in sul mare di sotto, se ne va dirittamente quasi in Ancona, come se e' volesse forse passare nel mare Adriatico. Ma non però si conduce a quello; anzi rivoltandosi quindi e ritirandosi verso il mezzo, se ne va insino al Faro di Messina, dove rotto si ferma a Reggio nello estremo della Calabria, lasciando alla parte di mezzogiorno assai copiosamente inondato dalle chiarissime sue fiumane queste sei regioni: Liguria, Toscana, Campagna, Terra di Lavoro, Basilicata e Calabria; e a quella di tramontana: Puglia, Abruzzi, Marca d'Ancona, Romagna, Lombardia, Piemonte, Marca Trevisana, Friuli ed Istria. Delle quali tutte distintamente, ma nei suoi luoghi, ragioneremo.

1 Eiche Norden Umfang 4 übersteigen 5 Fischgräte.

15.

Costumi degli Ungheri.

Giambullari.

Gli Ungheri accettarono l'invito ben volentieri; e trovandosi una gioventù senza numero, e (secondo il costume antico) si esercitata nel cavalcare, che ben potevano parere centauri, uscirono sì copiosamente in sulla campagna 1, che e' parevano quasi locuste 2; a cavallo nientedimanco ciascuno di loro, e fornito di frecce e d'arco, oltre alla lancia, la scimitarra 3, la targa e l'elmetto; ma del resto il più disarmato. Erano genti indurate al ghiaccio e al sole, robuste, fiere e orribili a riguardarle; apparendo la faccia loro piuttosto una massa strana di carne, che un viso di corpo umano; rispetto a' fregi5, al naso, agli occhi, che son fatti in questa maniera. Costumarono sino dalle prime memorie loro, e per lunga stagione appresso, avanti che si desse il latte al fanciullo, sfregiarli con un coltello in diversi luoghi del viso, a cagione che e' s'avvezzassero prima a vedere o patire il ferro, che a gustare il materno latte; e perchè il naso meno impedisse col tempo il mettere dell' elmo, nella età tenerissima sì fatta

mente stiacciarlo sotto una fascia9, che a mala pena 10 si discernesse. Ma gli occhi erano così piccoli per natura, e tanto cóncavi 11 più del dovere, che e' non parevano se non due fori molto profondi, con le luci tanto confitte dentro di quelli che a fatica vi si vedevano. Il resto nientedimanco della persona, tutto era bello e ben fatto veramente: gli ómeri 12 larghi, le braccia grosse, e' fianchi schietti 13, il ventre raccolto 14, le gambe forti: e se la statura fosse più giusta, ben sarebbe stato virile 15. Costoro, ancora che e' paresse pur verosímile 16 che per lunga dissuetúdine 17 avessero dismesso 18 in parte quella crudeltà bestiale e immensa, che gli fe' sempre vaghi 19 del sangue; tuttavolta, perchè gli istinti della natura in qualche modo sempre rampollano 20, erano sì efferati 21 e tanto bestiali, che il báttere, il ferire, l'uccidere gli amici, i fratelli, i padri, non che gli strani 22, era fra loro tenuto uno scherzo: essendo avvezzi pubblicamente a bere il sangue, non ancor freddo, dalle tagliate vene degli inimici, e a mangiare le carni di quelli.

Giambullari.

1ins Feld 2 Heuschrecken 3 kurzer, breiter Degen 4 Art Schild 5 Verzierung 6 entstellen solcher Gestalt 8zusammendrücken 9 Band 10 kaum 11 eingesunken 12 Schulter 13 schlank 14 zusammengezogen 15 männlich 16 wahrscheinlich 17 Ent= wöhnung 18 ablegen 19 gierig 20 hervorkeimen 21 grausam 22 fremd.

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16.

La peste di Milano.

Una scena pietosa 1 d'una madre.

Scendeva dalla soglia 2 d'uno di quegli usci e veniva verso il convoglio3 una donna, il cui aspetto annunziava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione e da un languor 6 mortale: quella bellezza, molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante: c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che

attestava un' anima tutta consapévole 9 e presente a sentirlo. Ma non era il solo suo aspetto che, tra tante miserie, la indicasse 10 così particolarmente alla pietà, e ravvivasse per lei quel sentimento ormai stracco 11 ed ammortito 12 ne' cuori. Portava essa in collo una bambina di forse nov' anni, morta; ma tutta ben accomodata 13, co' capelli divisi sulla fronte, con un vestito bianchissimo, come se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo, e data per premio. Nè la teneva a giacére, ma sorretta 14, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto, come se fosse stata viva; se non che una manina, bianca a guisa di cera 15, spenzolava 16 da una parte, con una certa inanimata gravezza: e il capo posava sull' ómero della madre, con un abbandono più forte del sonno della madre, chè, se anche la somiglianza dei volti non n' avesse fatto fede, l'avrebbe detto chiaramente quello de' due che esprimeva ancora un sentimento.

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Un turpe 17 monatto 18 andò per levarle la bambina dalle braccia, con una specie però d'insolito rispetto, con un' esitazione 19 involontaria. Ma quella, tirandosi indietro, senza però mostrare sdegno, nè disprezzo: "No!" disse: „non me la toccate per ora; devo metterla io su quel carro. Prendete." Così dicendo, aprì una mano, fece vedere una borsa, e la lasciò cadere in quella che il monatto le tese. Poi continuò: „Promettetemi di non levarle un filo d'intorno, nè di lasciar che altri ardisca di farlo; e di metterla sotto terra così.“

Il monatto si mise una mano al petto; e poi tutto premuroso, e quasi ossequioso 20, più per il nuovo sentimento da cui era come soggiogato, che per l'inaspettata ricompensa, s'affaccendò a fare un po' di posto sul carro per la morticina. La madre, dato a questa un bacio in fronte, la mise lì come sur un letto, ce l'accomodò, le stese sopra un panno bianco, e disse l'ultime parole: „Addio, Cecilia! riposa in pace! Stasera verremo anche noi, per restar sempre insieme. Prega intanto per noi; ch'io pregherò per te e per gli altri." Per voltatasi di nuovo al monatto: „Voi," disse, passando di qui verso sera, salirete a prendere anche me; e non me sola."

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Così detto rientrò in casa; e, un momento dopo, s'affacciò alla finestra, tenendo in collo un' altra bambina più piccola, viva, ma coi segni della morte in volto. Stette a contemplare quelle così indegne eséquie 21 della prima, finchè il carro non si mosse, finchè la potè vedere; poi disparve. E che altro potè fare, se non posar sul letto l'única che le rimaneva, e mettersele accanto per morire insieme? come il fiore, già rigoglioso sullo stelo, cade insieme col fiorellino ancora in bóccia, al passar della falce che pareggia tutte le erbe del prato.

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Manzoni.

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1 rührend 2Schwelle Todtenwagen verdorben Schmerz Mattigkeit 7schleppend 8 ruhig bewußt 10 anzeigen 11 müde 12 abstumpfen 18 zurichten 14 stüßen 15 Wachs 16 herabhängen 17 häßlich 18 so hießen in Mailand die Todtengräber zur Zeit der Pest 19 Unschlüssigkeit 20 ehrerbietig 21 Leichenbegängniß.

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III. NARRAZIONI STORICHE.

1.

Poro ed Alessandro.

Alessandro, dopo aver vinto Darío, mandò ambasciatori a Poro, re d'una parte delle Indie, per intimargli1, che si disponesse 2 a cédergli i suoi stati. Il re indiano altrettanto sdegnato quanto sorpreso d'una tal proposta, rispose, ch' egli andrebbe egli stesso sulle frontiere del suo regno, per riceverlo colle armi alla mano. S'avvicinò infatti coll' esercito alle rive dell' Idaspe, per impedire il passo al conquistator Macédone. Ciò non ostante, Alessandro passò l'Idaspe col favor delle ténebre, e vinse Poro.

Questo príncipe avventurò un secondo combattimento, e fu vinto di nuovo, dopo aver mostrato un intrépido 5 valore, e adempito ogni dovere di soldato e di capitano. Vedendo finalmente disfatti tutti i suoi soldati a cavallo e la maggior parte dei suoi pedoni 6, ed avendo egli stesso ricevute molte ferite, fu costretto di ritirarsi sopra il suo elefante.

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