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Quando ai dì della festa ella si ornava,
E ancor sana e snella

Solea danzar la sera intra di quei

Ch'ebbe compagni dell' età più bella.
Già tutta l'aria imbruna,

Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
Giù da' colli e da' tetti,

Al biancheggiar della recente 1 luna.
Or la squilla 2 dà segno
Della festa che viene;
Ed a quel suon diresti
Che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando

Su la piazzuola in frotta3,
E qua e là saltando,

Fanno un lieto romore:

E intanto riede alla sua parca mensa,

Fischiando, il zappatore,

E seco pensa al dì del suo riposo.

Poi quando intorno è spenta ogni altra face 4

E tutto l'altro tace,

Odi il martel picchiare, odi la sega

Del legnaiuol, che veglia

Nella chiusa bottega alla lucerna,

E s'affretta, e s'adopra

Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.

Questo di sette è il più gradito giorno,
Pien di speme e di gioia:

Diman tristezza e noia

Recheran l'ore, ed al travaglio usato
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,

Cotesta età fiorita

È come un giorno d'allegrezza pieno,

Giorno chiaro, sereno,

Che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,

Stagion lieta è codesta.

Altro dirti non vo'; ma la tua festa

Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.

3

'seit kurzem wiedererschienen 2 Glocke Schwarm Licht.

G. Leopardi.

13.

Folchetto di Provenza.

Leggenda cavalleresca.

Serventese.

Bello al pari d'una rosa
Che si schiude al sol di maggio
È Folchetto, un giovin paggio
Di Raimondo di Tolosa;
Prode in armi, ardito e destro,
Trovator di lai1 maestro.

Chi lo vede al dì festa
Su un leardo pomellato 2
Fulminar per lo steccato 3
Con la salda lancia in resta,
A san Giorgio lo ragguaglia
Che il dragon vince in battaglia;

Se al tenor 5 di meste note
Sciorre il canto 6 poi l'intende,
Quando il biondo crin gli scende
In anella per le gote,
Tocco il cor di maraviglia
Ad un ángiol l'assomiglia.

In sua corte lo desia

Qual signor più in armi vale:
Non è bella provenzale

Che il sospiro ei non ne sia;
Ma il fedel paggio non ama
Che il suo Sire 8 e la sua Dama.

D'un baron di Salamanca
Essa è figlia, e Nelda ha nome;
Nero ciglio, nere chiome,
Guancia al par d'avorio 9 bianca;
Non è vergine in Tolosa
Più leggiadra o più sdegnosa.

All' amor del giovinetto
La superba non s'inchina 10.
„Sente 11 ancor della fucina",

6

men nad 1 Gesänge 2 Apfelschimmel 3 Turnierplay Drache 5 Melodie Gesang anstim

7

etwas schmecken.

10

Tra sè dice con dispetto:
„No, sì basso il cor non pone
La figliuola d'un barone."

Piange il paggio e si lamenta
Notte e di sulla mandóla 12
Di lei canta, di lei sola
La sua cobla 13 e la sirventa 14;
La quintana 15 corre a prova,
Lance spezza, e nulla giova.

Ond' ei langue, come fiore
In sul céspite 16 appassito;
Smunto il viso, n'è smarrito
Delle fragole il colore;
E si spegne a poco a poco
Ne' cerúlei 17 sguardi il foco.

Ne moría 18, ma gli fûr pronte
Le larghezze 19 del suo Sere:
Ei lo cinse cavaliere,

Di Narbona lo fe' conte,
E in un giorno gli die' sposa
La leggiadra disdegnosa 20.

Forte d'armi apparecchio s'aduna
Di Tolosa pei campi e pel vallo,
Chè far tristo un ribelle 21 vassallo
Il Signor di Provenza giurò.

Non vi manca bandiera nessuna
Di baron, di cittade soggetta;
Verso Antibo già il campo s'affretta
Ne' suoi piani le tende piantò 22.

A Folchetto che a par gli cavalca
Dolcemente Raimondo favella:
Perchè sempre sì mesto? la bella
Che sospiri fra poco verrà.

Di Narbona il cammino già calca
Un corrier che a chiamarla ho spacciato 23;
Troppo presto da lei t'ho strappato, 24

Del tuo duolo mi strinse pietà!“

12 Bandore, eine Art Laute 13 eine Art lyrischen Gedichtes 14 lyrisches Gedicht in dreiverfigen Strophen 15 ein hölzerner Mann, wornach man mit der Lanze rennt 16 Strauch 17himmelblau 18 moría morebbe 19 Großmuth 20 spröde 21widerspenstig 22 aufschlagen 23abfertigen 24 entreißen.

=

Ecco il giorno in che Nelda s'attende,
Ecco un altro, ed un altro succede;
Passa il quarto, ed il messo non riede, 25
E la bella aspettata non vien.

La città combattuta s'arrende,
Già caduto è il ribelle stendardo 26:
Vien Folchetto al suo fido leardo,
Che più nullo rispetto lo tien.

Alla volta del grato castello
Tutto un giorno viaggia soletto.
Poi, svïandosi verso un borghetto
Che di mezzo agli ulivi traspar,

Leva gli occhi al veron 27 d'un ostello 28
Al cui piè l'onda irata si frange,
E vi scorge una donna che piange
Intendendo gli sguardi nel mar.

Al portar 29 della bella persona,
Al sembiante, al vestir gli par dessa;
Palpitando al verone s'appressa:
Ella è Nelda, più dubbio non v'è.

Sulla strada il cavallo abbandona,
Di sospetto tremante a lei vola:
"Tu, mia sposa - le grida,
le grida, — qui sola?
E piangente? . . . Di', come, perchè?"

Sciolta le chiome; pállida,

E pur secura in viso,
Schiudendo dalle trépide 30
Labbra un superbo riso,

La bella a lui rivolta:

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5 zurückkehren 26 Fahne 27 Altane 28 Herberge 29 Haltung 30 zitternd 31 rein

32 Geschlecht 33 Gemeinheit 34 fea

faceva.

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35 vernachlässigt 36 schweigsam, ruhig 37 Verräther 38 schnell 39 mit Fingern zeigen Schmach 41 niedrig, verächtlich 2 Lärmen beim Fallen 43 zerschmettern 14 lheraustauchen.

44

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