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27.

La tomba d'Alessandro Magno.
Apritemi quest' urna. Ahi qual rinserra
Maestosa memoria un sasso muto!
O dell' estinto fúlmine di guerra
Ceneri incoronate, io vi saluto!

Il guardo mio qui si confonde ed erra,
Nè più discerne 1 il vincitor temuto.
Ahi quanto poca e verminosa 2 terra
I sospiri dell' Asia ebbe in tributo!

Che se per lui già di gravosi incarchi 3
Geméan le basi, ora un oblío profondo
Copre sotterra i re superbi e gli archi.

Ond' io raccolto il cenere infecondo 5,
Alzando il braccio, esclamerò: Monarchi,
Ecco in un pugno 6 il vincitor del mondo.

4

Manara. 6

1unterscheiden 2wurmig Last Vergessenheit 5 unfruchtbar, todt Faust, Handvoll.

28.

Alla camera del Petrarca in Arquà1.

Ọ cameretta, che già in te chiudesti

Quel grande, alla cui fama angusto è il mondo,
Quel sì gentil d'amor mastro 2 profondo,

Per cui Láura ebbe in terra onor celesti;

O di pensier soavemente mesti

Solitario ricovero giocondo;

Di quai lacrime amare il petto inondo
Nel veder ch'oggi inonorata 3 resti!

Prezioso diaspro, ágata ed oro
Fôran debito fregio e appena degno
Di rivestir sì nobile tesoro.

Ma no: tomba fregiar d'uom ch'ebbe regno
Vuolsi, e por gemme ove disdice 5 alloro:

Qui basta il nome di quel divo ingegno. Alfieri.

Der große ital. Dichter Francesco Petrarca starb in seinem Landhaus in Arquà, in der Nähe von Padua 2 Meister, Sänger. Petrarca ist berühmt wegen feiner Sonetti an Laura gewidmet ungeehrt, vergessen fôran

6

passen göttlich.

=

sarebbero nicht

29.

In morte di suo padre.

Era la notte; e sul funereo letto 1
Agonizzante 2 il genitor vid'io
Térgersi gli occhi, e con pietoso aspetto
Mirarmi e dirmi in suon lánguido: Addio.

Quindi, scordato ogni terreno obbietto,
Érger la fronte ed affissarsi5 in Dio;
Mentre, disciolta il crin, battéasi il petto
La madre rispondendo al pianto mio.

Ei, volte a noi le luci 6 lagrimose,
„Deh basti!" disse, e allo mal ferma palma7
Appoggiò il capo, tacque, e si nascose;

E tacque ognun. Ma alfin spirata l'alma,
Cessò il silenzio, e alle strida amorose
La notturna geméa terribil calma 8.

U. Fóscolo.

Todtenbett sterbend abwischen *erheben 5die Augen heften Augen "Handfläche Stille, Ruhe.

8

30.

La risurrezione 1.

È risorto: or come a morte

La sua preda fu ritolta?
Come ha vinte l'atre 2 porte,
Come è salvo un'altra volta
Quei che giacque in forza altrui?
Io lo giuro per Colui
Che da morte il suscitò 3,

E risorto: il capo santo
Più non posa nel sudario 4:
È risorto da l' un canto
De l'avello 5 solitario
Sta il coperchio rovesciato:
Come un forte inebrïato 6

Il Signor si risvegliò.

Come a mezzo del cammino,

Riposato a la foresta,

Si risente il pellegrino,

E si scote da la testa

1 Auferstehung düster auferwecken Schweißtuch, Leichentuch 5Grab © berau

schen erwachen.

23.

Giuditta.

Alfin col teschio d'atro1 sangue intriso 2
Tornò la gran Giuditta, e egnun dicea:
Viva l'eròe: nulla di donna avea,
Fuorchè il tessuto inganno 3 e'l vago viso.

Corser le verginelle al lieto avviso ;
Chi'l piè, ch'il manto di baciar godea,
La destra no, ch'ognun di lei temea
Per la memoria di quel mostro ucciso.

Cento profeti alla gran donna intorno,
Andrà, dicean, chiara di te memoria
Finchè il sol porti, e ovunque porti il giorno.

Forte ella fu nell'immortal vittoria :

Ma fu più forte allor che fe' ritorno,
Standosi tutta umíle in tanta gloria.

Zappi.

schwarz, düster besprißen weibliche List umíle, nur des Accentes willen wird das Wort so betont, sonst úmile.

24.

L'Angelo sterminatore.

Foco eran l'ali folgoranti1, ed era
Fulmínea fiamma il ferro che stringea
L'Angel che in notte orribilmente nera,
Rotta da rosse folgori, scendea.

Sulle gran penne, che copriano intera
La minacciata terra, alto pendea;
Quando tonando dalla somma sfera 2
L'onnipotente voce a lui dicea :

Venner dell'ira mia, vennero i tempi:
Mio portator di morte e di spavento,
Ferisci, atterra; il grand' eccídio3 adempi.

5

Disse ; e su cento inique 4 fronti e cento
Scese l'ultrice spada, e feo6 degli empi
Arida polve7, che disperse il vento.

Frugoni.

4

'bligend, flammend 2 vom höchsten Himmel Blutbad, Zerstörung gottlos

Brächend feo

=

fece polve = voc. poet. für polvere.

25.

Annibale sulle Alpi.

Ferocemente la visiera bruna
Alzò sull'alpe l'African guerriero,
Cui la vittrice militar fortuna
Ridea superba nel sembiante altero.

Rimirò Italia: e qual chi in petto aduna
Il giurato sull'ara 1 odio primiero,
Maligno rise, non credendo alcuna
Parte secura del nemico impero.

E poi col forte immaginar rivolto
Alle venture memorande 2 imprese,
Tácito e in suo pensier tutto raccolto,

Seguendo il génio che per man lo prese,
Coll'ire ultrici e le minaccie in volto,
Terror d'Ausónia 3 e del Tarpeo discese.

1 Altar 2 denkwürdig 3 Italien.

26.

Esilio di Scipione.

Quando il gran Scipio dall'ingrata terra,
Che gli fu patria e il cener suo non ebbe,
Esule1 egregio si partía 2, qual debbe
Uom che in suo cor máschio3 valor rinserra,

Quei che seco pugnando andâr1 sotterra
Ombre famose, onde sì Italia crebbe,
Arser di sdegno; e il duro esen pio in
Ai genii della pace e della guerra;

E seguirlo fûr 5 viste in atto altere
Sull' indegna fremendo offesa atroce
Le virtù antiche del latino impero :

E allor di Stige 6 sulla negra foce 7
Di lui che l' Alpi superò primiero,
Rise l'invendicata ombra feroce.

1 verbannt 2 partia

=

3

partíva männlich andâr

Frugoni.

=

Frugoni.

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Stig Mündung.

7

E se niega talor grazia, o mercede,
O niega sol perchè a pregar ne invita,
O negar finge, e nel negar concede.

19.

Il ratto di Prosérpina.

Diè un alto strido, gittò i fiori, e vôlta
All'improvvisa 1 mano che la cinse,
Tutta in sè, per la tema onde fu côlta,
La siciliana vergine si strinse.

Il nero dio 2 la calda bocca involta
D'íspido3 pelo a ingordo bacio spinse,
E di stigia fulíggin con la folta
Barba l'ebúrnea 6 gota e il sen le tinse.

Ella, già in braccio al rapitor", puntello8
Fea9 d'una mano al duro orribil mento,
Dell'altra agli occhi paurosi un velo.

Ma gia' il carro la porta; e il cielo intanto
Ferian 10 d'un rumor cupo il rio 11 flagello 12,

Le férree 13 ruote e il femminil lamento.

2

3

Filicaia.

Cassiani.

rasch Pluto, der Gott der Unterwelt struppiggierig 5 Stir elfenbeinern Entführer Stüße fea = faceva 10 ferian

8

20.

=

13

ferivan 11 grausam 12 Geißel 18 eisern.

Sulla morte di Gesù Cristo.

Quando Gesù coll' ultimo lamento

Schiuse le tombe e la montagna scosse,

Adamo rabbuffato 1 e sonnolento 2
Alzò la fronte e sovra i piè rizzosse 3.

Le torbide pupille intorno mosse

Piene di maraviglia e di spavento,
E palpitando addimandò chi fosse
Lui che pendeva insanguinato e spento.

Allor che'l seppe, alla rugosa fronte,

Al crin5 canuto ed alle guance smorte
Colla pentita man fe' danni ed onte.

5

1zerfaust 2schläfrig 3rizzosse = si rizzò, sich aufrichten gefurcht crine = voc. poet., Haar.

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