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Si versa, e i paschi8 abbatte, e inonda9 i campi;
Schianta 10 i rami il gran turbo 11, e par che crolli
Non pur le querce 12, ma le rocche 13 e i colli 14.

Torquato Tasso.

1La bufera, der Sturm 2rapire, entführen 3avvampare, auflodern 4l'inferno, die Hölle il baleno, das Wetterleuchten "il gelo, das Eis 7vergießen il pasco, die Weide inondare, überschwemmen 10 schiantare, zerbrechen 11il turbo, der Wirbelwind 12 la quercia, die Eiche 13 la rocca, der Fels 14il colle, der Hügel.

sare,

27.

Il tessitore1 Francesco.

Nei tempi addietro2 vi fu a Milano un tessitore nominato Francesco, il quale non avendo saputo approfittare delle scuole, era cresciuto ignorantissimo negli studi, e trascurato3 nella condotta. Egli riponeva ogni suo diletto nell' accompagnarsi a giovinastri sfaccendati1, che la domenica e il lunedì andavano visitando tutte le bettole 5 della città.

7

Quand' egli toccò i vent' anni, la sorte volle che, morto un suo ricchissimo parente, ereditasse da lui una bella casa e un podere. Ed ecco il tessitore, gonfio d'orgoglio, viaggiare in carrozza alle sue terre, star sul grande, e parlare a spropósito di mietiture, di vendemmie 10 e di seminagioni 11. Quel gonzo credea meritarsi in tal guisa la stima della gente; ma la gente ben sapendo non esser egli seduto che sui banchi della taverna 12, si rideva delle scioccaggini 13 che gli uscivano di bocca.

Il tessitore fatto ricco, avea bruciato il telaio 14, onde non tesseva più: nemmeno sapeva ingannare il tempo coi libri dilettevoli, perchè non sapeva leggere. Quindi stava tutto il dì oziando 15 sull' osteria, ove trovò presto solenni bevitori, con cui giuocava ora un boccale del miglior vino, ora un bicchiere d'acquavite. Quei finti amici lo animavano a tracannare, perchè allora confondeva le proprie idee, ed essi più facilmente gli guadagnavano il denaro al giuoco.

In breve Francesco si diede talmente al vizio del vino, che non tornava mai a casa prima della mezza notte e colla mente sana. Ivi giunto, schiamazzava, batteva la moglie e i

servi. Questi ricorrevano alla Giustizia: Francesco allora era chiamato dalle Autorità, e gli toccava sentire delle belle ramanzine 16. Innanzi ai magistrati, e a stomaco digiuno, Francesco riconosceva il suo vizio, e prometteva d' emendarsi; ma il dì appresso, eccotelo ubbriaco 17 di nuovo.

Così fra il vino e il giuoco sciupò tutto il suo denaro. Ad uno ad uno vendè i campi, e da ultimo cominciò, a dar mano al lardo, alle salsiccie, al lino, ai capi di vestiario della moglie. Lo sciocco portava queste cose a vendere, per la metà del valore, a certe malvage persone, le quali invece di correggerlo, lo confortavano a vivere allegramente, com' esse dicevano, e senza pensieri.

Gli affari di Francesco volgendo di male in peggio, sicchè a poco a poco ricadeva nella prima miseria. Una notte uscì egli dall' osteria più tardi del solito. S'avviò a casa, andando rotolone 18 per la strada; chè egli era cotto come un gambero 19. Passando innanzi a un mulino, si mise a bussare alla porta. Il mugnaio che dormiva saporitamente si svegliò, si alzò e temendo che fossero i ladri, discese con un randello in mano per difendere la sua casa. L'ubriacone 20 intanto continuava a bussare e dir villanie, perchè non gli s'apriva la porta. Allora il mugnaio aprì, e conosciuto essere quello un disturbatore 21 insolente, lo cacciò via a bastonate.

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Francesco arrivò a casa in sull' alba, così pesto, e malconcio dalle percosse e dalle cadute, che facea pietà. Si mise a letto, e siccome non avea più denari da pagare medici e le medicine, perchè gli aveva tutti sprecati all' osteria, si dovè far portare all' ospedale; ove finì miseramente i suoi giorni.

1Il tessitore, der Weber 2addietro, früher 3 trascurato, vernachlässigt 4sfaccendato, unthätig 5la béttola, die Wirthschaft 6il podere, das Landgut 'gónfio, aufgeblasen stare sul grande, den Großen spielen 9la mietitura, die Erndte 10 la vendémmia, die Weinlese la seminagione, die Saat 12 la taverna, das Wirthshaus 13 la scióccaggine, die Dummheit 14il telaio, der Webstuhl 15 oziare, müßig sein 16 la ramanzina, die Strafpredigt 17ubbriaco, berauscht 18 rotolone, rollend 19il gámbero, der Krebs 201'ubbriacone, der Säufer 21il disturbatore, der Störer.

28.

L'accortezza1 d'un Cadì.

Un mercante cristiano noleggiò2 a Aleppo un conduttore di cammelli che gli trasportasse a Costantinopoli venti balle di seta. Il cristiano si pose in viaggio colla caravana, ma in mezzo del cammino ebbe la disgrázia di cadere ammalato, e di dovere restare indietro. Egli raccomandò caldamente la sua seta al conduttore, e lo pregò di consegnarla a Costantinopoli ad un suo corrispondente di cui gli diede l'indirizzo3. La caravana arriva a Costantinopoli, il conduttore indúgia a consegnare i colli al loro indirizzo, e dopo tre settimane, non vedendo comparire il mercante, il conduttore s'immagina che sia morto, e fisso in questa idea crede di poter essere suo erede tanto quanto un altro. Egli vende la seta, vende i cammelli e si prepara alla partenza. Il mercante arriva finalmente a Costantinopoli, e non trovando la seta del suo amico, fa le più esatte ricerche. Trova finalmente nel porto il conduttore di cammelli, e gli chiede di ritorno le consegnategli balle di seta. Costui nel suo nuovo travestimento (spacciandosi viaggiatore) crede di poter mentire e dice: „Signore, voi sbagliate, io non sono mai stato conduttore di cammelli, lasciatemi in pace!" Disse queste parole con tanta fermezza che il mercante era già sul punto di credere; ma dopo un momento di riflessione, la voce, la statura, la barba gli levarono ogni dubbio, e si persuase essere egli il truffatore, e lo condusse innanzi al Cadi.

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Cosa pretendi tu da questo musulmanno ?" disse il Cadi al cristiano. Venti balle di seta che consegnai a costui in Aleppo.“ „E cosa rispondi tu?" „Egli mi prende certamente in isbaglio; io non so che cosa egli vogli dire colle sue balle di seta." Quali prove sai tu addurre per sostenere il tuo asserto?" Io non posso addurre altra prova che la malattía che m'impedì di seguire la caravana.“ Il Cadì disse ad entrambi: „Ritiratevi dalla mia presenza, voi siete due sciocchi.“ Mentre che se ne andavano l'uno malediceva la giustizia turca,

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s'udi gridare: „Conduttore di cammelli! ancora una parola!" Il turco, dimenticando d'aver negato la sua professione, si volta e corre dal Cadì, il quale lo conosce ingannatore, lo costringe a indennizzare il cristiano e per soprassello lo fa bastonare a modino8.

1L'accortezza, der Scharfsinn 2noleggiare, miethen l'indirizzo, die Adresse il travestimento, die Vermummung 5spacciarsi, sich ausgeben "il truffatore, der Betrüger 7indennizzare, schadlos halten Sa modino, wie es sich gehört.

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die Spize

7 dorare,

1Voler dire, bedeuten 2la fiaba, das Mährchen 3imbrunare, dunkel werden 41'ôra, die Luft 5il Reno, der Rhein il cúlmine, vergolden il calare, das Untergehen 9mirando, wunderbar 10 il serto, der Kranz 11 pettinarsi, sich kämmen 12 onnipotente, allmächtig 13 scuótere (irr.), erschüttern 14il búrchio, das Schiff 15 il flutto, die Fluth 16 ingoiare, verschlingen 17il nocchiero, der Schiffer 18 il canto, der Gesang 19 lusinghiero, verführerisch.

30.

Leonardo da Vinci.

Leonardo da Vinci fu pittor di molta eccellenza Or mentre ch' egli dipingeva in Milano nel convento delle Grazie la cena del nostro Signore, menava l'opera più in lungo di quel che il padre priore di quel convento avrebbe voluto. Il

padre dopo averlo pregato più e più volte di finire, veggendo (vedendo) ch'egli non si moveva, ricorse al duca Francesco 5 Sforza. Il duca chiamò il Vinci, e gli disse molto seriamente che non mancasse di por quanto prima fine all' opera. Signore, rispose egli, io spero di darvi tosto soddisfazione8 perchè non mi mancano, se non due teste, cioè quella di S. Pietro e quella di Giuda. La prima mi par d'averla abbozzata assai a mio gusto; la seconda, cioè quella di Giuda, se mi mancherà altra invenzione 10, mi servirò della testa del priore, che mi par assai a propósito 11. Con questa risposta il Vinci fece ridere non poco il duca, e si sbrigò d'impáccio 12.

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1L'eccellenza, die Auszeichnung 2il convento, das Kloster 3la cena, das Abendmahl 4menare in lungo, in die Länge führen 5ricórrere (irr.), seine Zuflucht nehmen quanto prima, baldmöglichst 7por fine, endigen dar soddisfazione, zufriedenstellen abbozzare, entwerfen 10 l'invenzione, die Erfindung la propósito, passend 12 sbrigársi d'impaccio, sich aus der Verlegenheit helfen.

31.

Galileo cieco.

Un mattino di primavera del 1639 un vecchio venerando 1, privo della luce degli occhi, uscito dalla villa di Arcetri non lungi dall' Arno e da Firenze, solo, sopra pensiero2, smarrì la via3 e più non sapeva dove fosse. Questo venerando canuto era Galileo Galilei. In quella sua villa dava egli lezione, benchè cieco, a pochi ma egregi giovani, che ogni mattina si raccoglievano intorno a lui. Quel mattino giunsero gli scolari ad Arcetri, entrarono nel luogo della scuola, e non vi trovarono il ben amato maestro. Si diedero a cercarlo 5 per le stanze di quella casa e per i prati circostanti, ma indarno. Stavano perciò in molta angústia, e non sapevano che pensare di lui. Egli frattanto smarrito pei vialis onde s'era messo, trovavasi ormai in riva dell' Arno, il rumore delle cui acque lo fece avvertito del perícolo che pur troppo correva. Si ferma su due piedi 10, si mette in ascolto, se oda qualcuno che a lui si appressi11; e non udendo che il mormorío 12 del fiume, leva la faccia incontro al sole, e dice sospirando: „Gran Dio! Tu che mi desti per tanti anni di

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